L’impatto che i beni di consumo hanno sull’ambiente risponde ad un cambiamento delle logiche alla base degli atti d’acquisto. La ricerca del benessere personale, che si esprime nella cura di sé e dell’ambiente in cui si vive, ha preso il posto di criteri relativi alla mera utilità dei prodotti. Nel 2008 DoubleClick Performics, la divisione marketing di DoubleClick Inc., ha sviluppato un sondaggio on line sugli atteggiamenti dei consumatori nei confronti del green marketing. I risultati della ricerca dimostrarono che, posti di fronte ad una scelta tra due prodotti dalle caratteristiche simili, l’orientamento generale dei consumatori era quello di preferire i beni eco-compatibili, anche a fronte di una spesa superiore del 5%.
Il progressivo aumento del costo della vita ha influito sulle scelte di consumo delle famiglie italiane mettendole in condizione di prestare maggiore attenzione al prezzo. È solo un luogo comune quello secondo il quale economicità e sostenibilità non possono procedere di pari passo. Una grande azienda come la Coop ha da diversi mesi intrapreso una campagna di comunicazione che punta sulla promozione di prodotti nazionali, eco-nomici ed eco-sostenibili, che si associa all’impegno contro la deforestazione. L’invito ad una scelta critica dei prodotti di consumo, selettiva nei confronti del prezzo e responsabile nei confronti dell’ambiente, risponde alle mutate richieste di qualità da parte dei clienti.
Il problema della riduzione dei budget disponibili per le spese di “quotidiana amministrazione” non riguarda solo l’economia familiare, ma le stesse aziende. Toner Company ad esempio punta su un servizio di ricarica toner e cartucce. Inviando 20 toner scarichi è possibile riceverne in omaggio uno carico. Un servizio efficiente dal punto di vista dell’impatto ambientale e del risparmio, segno che è giunto il tempo del consumo responsabile.