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Case a basso consumo energetico e antisismiche: ecco i materiali costruttivi

Certamente di recente l’attenzione che rivolgiamo alla natura ed al rispetto dell’ambiente è maggiore rispetto ad un tempo: la richiesta più diffusa infatti anche da parte di chi sta progettando la costruzione di una casa, è quella di avere una casa ecosostenibile e quindi ad impatto ambientale minimo.

Proprio per questo le imprese edili sono ormai sempre più proiettate verso lo studio di nuovi metodi costruttivi che consentano ai loro acquirenti di poter scegliere fra un buon numero di possibilità per case a basso consumo energetico- in alternativa al classico metodo costruttivo in mattoni- che siano ecocompatibili e che offrano cioè un buon isolamento sia termico che acustico, non trascurando però la resistenza alle scosse sismiche, che nella nostra penisola sono un fenomeno geofisico da tenere in considerazione.

La parola ecologia, non a caso, è tratta del greco oikos, che significa appunto “casa”. Quando si parla di edifici antisismici, ci sono diversi materiali che possono essere utilizzati per le costruzioni: una tipologia di costruzione antisismica può essere costruita in cemento armato, ovvero calcestruzzo armato normale o precompresso; il cemento armato deve il suo nome all’armatura di barre in acciaio- che possono essere di carbonio, inossidabile o con rivestimento speciale- interconnesse fra di loro e con un diametro minimo di 5 millimetri. La normativa prevede che la classe di resistenza del cemento debba essere differente da zona a zona, a seconda del rischio sismico del territorio in cui deve essere realizzato il progetto edilizio e stabilisce quindi la proporzione di acciaio rispetto al cemento,per creare l’ armature di pilastri e travi.

Altro materiale utilizzato nelle case antisismiche ed anche in molte costruzioni in classe A è il legno, che grazie alle sue caratteristiche fisiche di grande flessibilità e resistenza, può essere assemblato con componenti meccanici e materiali adesivi, per la costruzione di case in grado di rispondere in maniera ottimale alle sollecitazioni provenienti dal terreno; l’intelaiatura portante infatti crea una struttura resistente ma flessibile in grado di galleggiare sulle fondamenta ed inoltre la resistenza nel tempo delle costruzioni in legno è maggiore rispetto ad una struttura in cemento armato, che è destinata ad indebolirsi nel tempo ed inoltre ha un peso molto maggiore, che sottoposto a vibrazioni può sbriciolarsi. Le costruzioni in legno sono quindi sia resistenti alle scosse sismiche che ottimali in termini di comfort abitativo, rispetto dell’ambiente e risparmio energetico.

Per le strutture di grande valore architettonico, un altro materiale che risponde bene alle sollecitazioni sismiche, è l’acciaio, materiale noto per le sue caratteristiche di forza e leggerezza; l’acciaio risponde bene anche alle esigenze di controllo della sostenibilità e dell’impatto ambientale sia dei processi industriali che delle costruzioni e la sua elevata riciclabilità e la facilità di montaggio in loco lo rende un materiale che oltre che ecologico, limita anche i costi di gestione e di preparazione.

La muratura e la muratura armata sono altre due metodologie costruttive utilizzate nella costruzione di edifici antisismici; la muratura armata in particolare è nata proprio come sistema costruttivo per gli edifici da realizzare in zone ad alto rischio sismico ed è una struttura in muratura formata da elementi resistenti artificiali semipieni che consentono la creazione di pareti murarie che incorporano armature metalliche orizzontali e verticali.

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