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Il solare fotovoltaico: ora non é più un sogno

L’effetto fotovoltaico non è altro che la conversione diretta dell’energia solare in energia elettrica come risultato dell’assorbimento della radiazione solare da parte di opportuni dispositivi (celle solari).

L’interesse per l’energia solare nasce dal fatto che è inesauribile, sicura, non è inquinante, preserva i combustibili fossili ed è gratuita.

 

Sin dai tempi più antichi l’uomo ha sempre cercato di prendere dal sole quanti più benefici possibili, esso era una fonte inesauribile di luce, calore, benessere e pertanto in molte civiltà era considerato divino. La scoperta della corrente elettrica ha rivoluzionato il sistema energetico ma ha anche sconvolto l’ambiente e l’economia. Da allora la prospettiva di poter unire una fonte eccezionale come il sole alla trasmissione elettrica ha scatenato un gran numero di ricerche. Quindi non deve stupire se negli ultimi, grazie alla scoperta dell’effetto fotovoltaico per opera di Becquerel nel 1839 e alla realizzazione della prima cella fotovoltaica avvenuta nel 1953, vi è stato uno sviluppo tecnologico e una sperimentazione in continua crescita.

 

Una cella fotovoltaica caratteristica misura 10 cmq, esposta alla luce solare, produce una potenza di circa 1-1,4 Watt, ha un voltaggio di circa 0,5-0,6 Volt e una corrente di circa 2 Ampere.

L’assemblaggio di più celle, una a fianco all’altra, con i relativi collegamenti elettrici costituisce un pannello fotovoltaico. Il pannelo più comuneente usato è composto da 72 celle ed ha una superficie di 1mq. Un Consumatore, quindi, può decidere di installare un numero di pannelli in misura all’energia richiesta. La modularità del sistema è un altro vantaggio di questa nuova tecnologia e da la possibilità di una manutenzione più semplice. Chiunque decidesse di installare un impianto fotofoltaico per uso privato può optare tra due scelte: Un impianto "autonomo", caratterizzato dalla presenza di un accumulatore, ed un impianto collegato alla rete di distribuzione locale. Quest’ultimo ha il vantaggio di garantire una costante erogazione e da la possibilità di usufruire degli incentivi statali del programma "conto energia".

 

Aspetti economici : Costi dell’impianto

Generalmente la durata di vita di un impianto è stimato di 25-30 anni. I costi dell’impianto sono dettati al 80% dalla tecnologia dei pannelli fotovoltaici adottati, risultano ancora elevati seppure negli ultimi 10 anni il costo è diminuito dal 5 al 10%.

• Attualmente il costo standard per un sistema di 1kWp (8-10mq) è circa 6500 euro (IVA al 10% esclusa).

• Il costo annuo di manutenzione è di circa l’1% del costo dell’impianto.

• Il costo di esercizio è limitato al canone annuo da pagare alla società elettrica per l’installazione, quando presente, di un secondo contatore (circa 30 euro annue).

 

La produzione di un impianto viene previamente stimata abbastanza accuratamente attraverso la radiazione solare annua del luogo, orientamento ed inclinazione dell’impianto, prestazioni tecniche dei moduli fotovoltaici e loro condizioni operative.

 

Dal 2001, Il Programma Nazionale e Regionale “tetti fotovoltaici” ha concesso contributi in conto capitale fino al 75% (IVA esclusa) del costo dell’impianto. Inoltre è possibile detrarre, per le persone fisiche in sede di dichiarazione IRPEF, il 36% del costo dell’impianto effettivamente sostenuto (IVA inclusa) in dieci rate annuali. La concessione di contributi in conto capitale però non ha spronato le aziende produttrici ad abbatterei costi di vendita nè a cercare tecnologie più efficenti da un punto di vista produttivo, per questo motivo nel 2003 lo stato ha optato per un altra direzione sull’esempio del modello incentivante adottato da altri paesi quali la Germania e il Giappone: il D.lgs. 387/2003 ha stabilito il passaggio dal meccanismo d’incentivazione con contributi in conto capitale a quello in conto energia. Il nuovo decreto, firmato dai ministri delle Attività Produttive e dell’Ambiente e pubblicato il 5/08/2005, prevede la remunerazione dell’energia prodotta dall’impianto, quindi sia quella consumata dall’utente e sia quella non consumata e immessa in rete,  con una tariffa incentivata fino al raggiungimento di una potenza cumulativa installata di 100 MW nel paese.

 

A titolo di esempio, una famiglia che vive a Roma (1200 kWh annue producibili) in un appartamento di 100mq, consuma mediamente 3500 kWh all’anno. Per coprire totalmente il fabbisogno è dunque richiesto un impianto da 3kWp (24-30mq) ovvero un impianto da 21.500 euro.

 

L’ammortizzamento delle spese grazie al conto energia avviene in circa 11 anni. Successivamente  l’energia non solo sarà graituita (niente più bollette da pagare) ma persino remunerativa! Questo non era forse un sogno!?

 

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