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“Area marina protetta Torre del Cerrano”

“Area marina protetta Torre del Cerrano”

Vero successo o importante segnale di allarme per il turismo a Silvi Marina?

Come si ripercuoteranno il divieto di balneazione e le altre misure restrittive, giustamente correlate all’area parco, sul turismo locale e soprattutto sul valore delle strutture turistiche ricettive e balneari interessate?

 

 

 

Divieto di balneazione a Silvi?

 

Dalle pagine del sito della Provincia di Teramo sembrerebbe proprio di si!

http://www.provincia.teramo.it/sala-stampa/provincia-comuni-e-regione-gestiranno-larea-marina-protetta-torre-di-cerrano

 

Nell’area marina non sono consentite le attività che possono danneggiare le caratteristiche dell’ambiente: la pesca; la navigazione, l’utilizzo di moto d’acqua, la balneazione etc etc.”

 

Mentre nasce un’importante progetto di valorizzazione e conservazione del patrimonio ambientale, costiero e marino abruzzese, sorgono leciti alcuni dubbi sulle ripercussioni che l’istituzione di tale area marina può avere su di una parte dell’imprenditoria turistica locale.

Sulla base delle affermazioni di Pina Manente (Provincia di Teramo, Direzione Generale, Ufficio Stampa), che ricordiamo essere una giornalista professionista iscritta all’albo da 15 anni, il rischio è notevole e l’istituzione dell’area marina protetta potrebbe assestare un durissimo colpo a tutte le strutture ricettive e balneari direttamente interessate.

 

In particolare, il divieto di balneazione comporterebbe un drastico crollo dell’affluenza turistica nelle strutture ubicate nella zona costiera interessata ed un inevitabile crollo del valore delle strutture turistiche stesse nonché delle relative licenze.

 

Oltretutto, mentre gli imprenditori e gli operatori delle aree direttamente interessate sarebbero costretti a subire il forte calo lavorativo e la consistente perdita di valore del proprio patrimonio immobiliare/imprenditoriale, ciò andrebbe a sicuro vantaggio delle strutture ricettive e balneari limitrofe che, non interessate dalle restrizioni dell’area parco, beneficerebbero sia della valorizzazione e del ritorno di immagine dell’area marina protetta, sia nella gestione della componente di consumo turistico che “fuggirebbe” dalle aree soggette alle limitazioni.

 

Famiglie che da generazioni vivono di questo lavoro ed investono in attività di ricezione e balneazione (dagli Alberghi agli Stabilimenti Balneari) potrebbero in un sol colpo perdere fonte di reddito e patrimonio.

 

A fianco all’indubbia importanza della tutela e della valorizzazione ambientale, anche dal punto di vista della valorizzazione delle risorse turistiche, spero non siano stati trascurati gli interessi ed il futuro degli imprenditori turistici interessati.

 

Peccato che sul sito del nostro Comune (Silvi) che, con il Comune di Pineto, la Provincia e la Regione è parte fondamentale in causa (il Sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura è il vice presidente del consorzio di gestione) non sia possibile accedere ad alcuna informazione.

 

 

 

Mentre l’annoso referendum “Trovi vantaggioso che la CITTA’ di SILVI faccia parte della Provincia di PESCARA anziché di TERAMO?” (Sì – No  Per me, non cambia nulla) e l’indispensabile applicativo “CARTOLINE DA SILVI” (spiaggia – panorama) si contendono la home page e tutte le pagine del sito internet del comune di Silvi, “navigo” inutilmente in lungo ed in largo il sito alla ricerca informazioni sull’area marina protetta che  vede coinvolti i comuni di Pineto e di Silvi, oltre a provincia e regione.

 

A nulla vale il tentativo di impiego dell’utile strumento di ricerca ma. Malgrado numerosi tentativi di ricerca (area marina, cerrano, area protetta, parco marino, coges, co.ges, co ges . . .), il risultato è sempre “La ricerca non ha prodotto risultati”. Decido di abbandonare.

 

Sul sito della provincia di Teramo, dove ho trovato il comunicato redatto da Pina Manente, nell’area rassegna stampa, raggiungo abbastanza agevolmente informazioni importanti.

 

L’iter della costituzione di questo importante progetto di tutela e valorizzazione delle risorse costiere e marine risale al 1997.

 

Per la gestione dell’area marina viene costituito il consorzio “Co.Ges” la cui presidenza, inizialmente attribuita in forma transitoria al presidente della Provincia Ernino D’Agostino, è oggi onere ed onore del Sindaco di Pineto, Luciano Ponticelli.

La vicepresidenza del consorzio è del Sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura.

 

Il Co.Ges viene costituito con un fondo di 60.000 Euro. Il 45% delle quote sono del Comune di Pineto, il 25% sono del Comune di Silvi, il 15% della provincia e l’ultimo 15% della Regione.

Il decreto istitutivo assegna all’area marina 250 mila euro di finanziamenti per lo start up ed un finanziamento annuo di 130 mila euro, a partire dal 2008.

 

L’area marina si estenderà per 7 Km di costa, a partire dal torrente Calvano di Pineto, fino alla Piazza dei Pini a Silvi Marina ed avrà una profondità dalla costa di 6 Km.

 

Nessuna informazione sulle fasce di protezione che dovrebbero caratterizzare l’area protetta ne, tantomeno, informazioni su studi di scenario o di impatto sull’imprenditoria turistica locale.

Il finanziamento annuo di 130 mila Euro non sembra inoltre idoneo a garantire eventuali interventi di sostegno imprenditoriale in un’area tanto estesa.

 

In mancanza di informazioni chiare ed accessibili, oggi rimango all’informazione “ufficiale”, poiché di un organo istituzionale direttamente coinvolto, che l’istituzione dell’area marina protetta Torre di Cerrano determina un divieto di balneazione su un’importante fascia costiera, forse la più bella e godibile e di questo non posso che prendere atto ed avvisare amici e familiari che ogni anno vengono a trascorrere le vacanze a Silvi.

 

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