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Sold out al cinema di fine e inizio anno a Crotone. Simone Borrelli incanta la sua città con “Eddy”

Anche a Crotone il film “Quo Vado” del comico Checco Zalone ha registrato il tutto esaurito dall’1 gennaio 2016. Un fenomeno inarrestabile che – a causa degli enormi incassi- è riuscito a minare un certo filone cinematografico fatto di cine-panettoni e commedie all’italiana incapaci, ormai, di lasciare un imprinting nella memoria visiva dello spettatore. Zalone non ha pretese e non desidera vincere l’Oscar. E con il suo agire un po’ da outsider del grande schermo nella vita reale, un pò da italiano medio nella finzione cinematografica, convince tutti con estrema facilità.
Se il nuovo anno è iniziato con l’esodo dei cittadini verso il cinema, quello che ci ha lasciato da poco merita di essere ricordato per il tutto esaurito del 2 dicembre 2015. Un Teatro “Apollo” come non si vedeva dalla stagione teatrale del 2006. Merito di questo risveglio culturale è stato la proiezione del film “Eddy”: medio metraggio del 2015, scritto, diretto e interpretato da Simone Borrelli, il quale ha scelto d’inserire la sua Crotone tra gli appuntamenti di un tour internazionale formato da quasi 90 date. Eddy è il primo film a livello mondiale, in cui un unico artista ricopre da solo i ruoli di regista, sceneggiatore, protagonista, compositore, arrangiatore e musicista, nonché autore e interprete della colonna sonora. Simone Borrelli è il classico bravo ragazzo. Occhi sinceri e cuore nel suo mestiere. E’ uno di quelli cui non interessa il numero dei followers su Twitter, ma solo quante emozioni il pubblico riesce a provare assistendo a Eddy. E’ il riscatto di una terra, in cui, a volte, i sogni sembrano immensi per stare fuori dal cassetto.
“Crotone ha un cuore enorme e ha solo bisogno di gente che le dia la possibilità di tornare a sognare” ha affermato l’attore. Ed è lui ad aver donato, per una sera, un sogno a questa città in soli 30 minuti, in cui si dimostra che, alla fine, è sempre il cuore a vincere. Il protagonista del film è Rodrigo, un medico italiano che decide di partire in Siria, nonostante la sua compagna aspetti un figlio cui sarà dato il nome di Eddy. Ma una volta arrivato all’ospedale di guerra, il giovane dottore percepirà subito le difficoltà del posto. Saranno giorni duri in cui si ritroverà a salvare bambini in condizioni delicate e con i segni del conflitto sul volto. Rodrigo li cura, li consola come se fossero i suoi figli, s’innamora dei loro sorrisi innocenti e, nel frattempo, pensa al bambino in arrivo: due occhi che non vedrà mai e ai quali lascerà la testimonianza di un mondo migliore possibile, malgrado gli orrori del regime siriano. Gli ideali e i sentimenti che traspaiano dalla pellicola, le hanno consentito di essere applaudita in tutto il mondo e di essere annoverata tra le più importanti produzioni della storia del cinema in tema di Diritti umani; oltre ad aver ricevuto, per di più, il riconoscimento di Film ufficiale dei Diritti umani 2015 per il Consiglio d’Europa. Grazie al suo rilievo culturale e sociale, è stato tradotto in oltre dieci lingue con il supporto dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, è stato promosso dal Miur e sostenuto da Ong mondiali (Unicef, Medici senza frontiere, Croce Rossa e Amnesty International).
Simone Borrelli rimane incredulo difronte al suo successo e alla platea di Crotone racconta come abbia desiderato creare qualcosa d’importante che – dinanzi allo stupore dei critici in una prima a Hollywood- è andato al di là delle sue previsioni. “Non mi aspettavo di essere invitato a Standford davanti ai dipendenti di aziende come Google e Instagram” ha aggiunto, inoltre, l’attore.
Simone è un artista umile e senza pretesa, se non quella di continuare a far riflettere chiunque deciderà di assistere alla visione di Eddy in una delle date del tour in continuo aggiornamento sul sito. Il giovane attore crotonese ha dimostrato di essere versatile e di riuscire a fare tutto in maniera eccellente. E chissà che questo suo talento, unito a una profonda sensibilità verso alcuni temi, non lo conducano un giorno nel gotha del cinema mondiale: la notte degli Oscar.

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