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L’Oro, le Banche ed il Commercio in Antichità

Quando l’oro ha cominciato a diffondersi grazie allo sviluppo del commercio con paesi sempre più lontani, a Firenze ed in altre città di italia si è cominciato a sentire il bisogno di una moneta di maggior valore.
Fino ad allora i denari d’argento introdotti da Carlo Magno erano le uniche monete in circolazione, nonostante la diffusione capillare i denari d’argento non avevano un valore sufficiente per il grande sviluppo commerciale di quell’epoca.
In quell’epoca nelle città italiane più importanti si diffusero le prime banche che fornivano prestiti e sostegno economico alle fiorenti attività commerciali, soprattutto Firenze sviluppo particolarmente questo genere di attività che in poco tempo permise alle più potenti famiglie fiorentine di accumulare grandissime ricchezze.
L’introduzione dell’oro nelle monete fu possibile grazie alle crescenti quantità d’oro che provenivano dai paesi orientali che commerciavano con i più importanti centri come Firenze e Venezia.
Il maggior valore delle monete era necessario per acquistare oro e altre merci pregiate oltrechè per ostenere i grossi prestiti che venivano fatti ai regnanti di tutta europa, a causa di questa esigenza fu realizzata una zecca a Firenze, la Zecca di Firenze svolgeva il compito di convertire l’oro in monete o più esattamente nel Fiorino d’oro di Firenze.
La Zecca di Firenze svolgeva un servizio a pagamento al quale poteva accedere chiunque compresi i privati, furono così realizzate un numero impressionante di monete per un valore altissimo.
L’introduzione di questa istituzione portò il Fiorino d’oro a diffondersi in tutta europa grazie alle fiorenti attività commerciali fiorentine oltreché alle varie banche presenti in città.
Imitando Firenze anche Venezia introdusse la propria moneta d’oro che prese il nome di Ducato, anche questa moneta assunse grande importanza e diffusione soprattutto negli stati orientali per i quali Venezia era la porta d’acceso d’europa per il commercio con l’europa.
Le grandi ricchezze di alcune famiglie di Firenze erano tali da influenzare la politica e le decisioni dei grandi stati europei di quell’epoca che fecero della città toscana uno dei loro punti di riferimento finanziari.
Il Fiorino d’oro di Firenze si diffuse nel trecento in tutti gli stati europei acquisendo un’importanza tale da essere accettata come la moneta internazionale di quel periodo.

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