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Pop….Pop Rock….brit pop? Andrea Magini stavolta va “OLTRE”

Dopo un Ep estivo (Luglio Zerodieci) controverso e interlocutorio, che ha lasciato interdetti gli addetti ai lavori e gli stessi ascoltatori per le sonorità dance e gli arrangiamenti molto easy listening, Andrea Magini pubblica il nuovo album “Oltre” ed è un ritorno alle origini che non mancherà di far felici i fan, 8 tracce di altissimo livello, suoni crudi,asciutti, limitatissimo per non dire assente l’uso dei campioni, chitarra, basso, batteria, pianoforte e la potente voce di Magini riempiono la scena sin dal primo brano del disco, che alterna rock ad alto bpm a splendide ballate, una commistione di stili e di influenze che da sempre caratterizza la produzione discografica dell’artista toscano che associa il brit pop alla melodia pop italiana, il prodotto che ne viene fuori è particolare, per certi versi innovativo, difficile etichettarlo…pop o pop rock o brit pop….è un disco alla Magini punto e basta! Ma andiamo a scoprire questo gioiellino di disco, apre le danze “Nuvola rosa” traccia numero 1 dell’album, un riffone di chitarra acustica in apertura già da la prima sensazione dell’energia del brano , l’attacco vocale di Magini è maestoso, una prima parte molto cadenzata e meno graffiata del solito e una seconda parte di potenza piena (e con il tipico graffio!) nel crescendo tipico delle composizioni di Magini. Altra traccia altro brano, neanche il tempo di riprendersi dall’energia di Nuvola Rosa che subito parte il basso in levare di “Ma si!” altro gran bel pezzo rock con momenti di testo interessantissimi ..alla traccia numero tre la struggente “Stella Cadente” che Magini dedica ad un bambino ammalato, un testo maestoso quello scritto dall’artista toscano, che nella delicatezza e la drammaticità del momento non cade nella trappola del pietismo ma anzi trasforma il dolore in gioia lo stralcio di testo ..”Non voglio compassione questa è la vita mia, non vogli sguardi tristi chiedo gioia ed allegria….” ne è un espressione. Alla traccia numero quattro troviamo il brano capolavoro dell’album “Storia del pittore Josè” Magini incastona in un rock sofisticatissimo un testo bellissimo nel quale racconta con infinita delicatezza la storia di un artista che decide, dopo essere stato colpito da una malattia molto grave, di suicidarsi perchè quella non era più la vita che voleva vivere, e che si reca al cospetto di Dio per spiegare i motivi del suo gesto, “…..Hey Dio ti spiace se entro e perdona l’ardire che ho, si lo so che non ho appuntamento ,mi presento, io mi chiamo josè!” questi sono i primissimi versi del brano che merita di essere ascoltato con attenzione. Alla traccia numero cinque un altro bel rock “alla Magini” che propone “Il grande affabulatore” poco spazio al testo in questo caso che ricorda vagamente nei concetti “Tutto in una sera” ma ampio scenario ai musicisti, Il basso macina riff su riff, le chitarre disegnano giri e pallmuting da urlo, una batteria pregevolissima completa l’opera di un brano che non può generare all’ascolto un irrefrenabile voglia di muoversi! Alla traccia numero sei se mi è consentito trova l’unica a mio personalissimo parere nota stonata, il brano Luca e katia da un po’ l’idea del riempi buco, un riempibuco del quale francamente avremmo fatto volentieri a meno! Ma Magini si riscatta subito con la riedizione di “Maremma Amara”celeberrimo canto dialettale toscano che quì troviamo in chiave rock….e che rock! distorsioni a profusione e un impatto vocale fuori dalla norma per un pezzo che nonostante sia datato duecento anni ritrova un’ originalità e un’attualità con questo arrangiamento davvero interessante. E per ultima la dolcissima “Un pezzo di se” dove Magini parla di un padre che scrive ad un figlio che sta per nascere.
Insomma un album davvero bello che vale la pena acquistare anche per la politica del prezzo scelta da Magini che, come sappiamo è un indipendente, che ha deciso di proporre il suo Disco a 4,99 €, praticamente un prezzo politico oer dare a tutti ma proprio tutti la possibilità di comprarlo in linea con quello che è il pensiero “Maginiano” da sempre….”LA MUSICA E’ DI TUTTI” e se è fatta bene come questa ne siamo davvero tutti felici!

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