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Il castagnaccio, un dolce autunnale

In Europa , Asia e Africa , le castagne vengono spesso utilizzate come un sostituto delle patate, anche tutti i giorni . Anche se sono meravigliose cotte direttamente al forno o sul camino , le castagne si possono utilizzare, in autunno e inverno, in molti modi , sia dolci che salati . Prima di provare una gustosissima ricetta, vi invito a conoscere la storia delle castagne.
Probabilmente uno dei primi alimenti consumati dall’uomo, la castagna risale alla preistoria. Il castagno , Castanea sativa , è stato introdotto in Europa grazie alla Grecia . La maggior parte dei castagni presenti attualmente in America provengono dall’Europa, ma i nativi americani utilizzavano la varietà americana, Castanea dentata, molto tempo prima che i “conquistatori” europei introducessero i semi del castagno europeo .
Purtroppo nel 1904 , a causa di castagni asiatici malati piantati a Long Island (New York), si è diffuso un fungo che ha quasi devastato l’intera popolazione del castagno americano, lasciando solo un paio di boschetti in California e nel Pacifico nord-occidentale.
Oggi, la maggior parte delle castagne per uso alimentare è importata da Giappone, Cina, Spagna e Italia.
Questi frutti amidacei sono donati ai poveri come simbolo di sostentamento in occasione della festa di San Martino e sono anche tradizionalmente mangiati il giorno di San Simone in Toscana.
La leggenda vuole che l’esercito greco sopravvisse proprio grazie alla scorta di castagne durante la loro ritirata dall’Asia Minore nel 401-399 aC.
Le castagne contengono il doppio dell’amido delle patate. Non c’è da meravigliarsi che siano ancora un importante coltura alimentare in Cina , Giappone e nel sud Europa , dove spesso vengono macinati nell’impasto per la panificazione, dando così origine al soprannome di “albero del pane”.
La farina di castagne viene utilizzata per il Castagnaccio. La gustosissima ricetta che vi avevamo promesso. Un piatto che si può considerare sia dolce che, accompagnato da rosmarino e formaggio, salato.
In passato, nelle campagne, il castagnaccio veniva considerato un “cibo povero”, ma con il tempo è stato rivalutato e lo troviamo sulle tavole italiane, da nord a sud. In cucina le ricette con le castagne si sprecano. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le preparazioni: semplici e più sofisticate, leggere e con più calorie, veloci e più articolate.

Il legno di castagno, assomiglia al suo cugino, il rovere, sia in colore che consistenza ed è altamente apprezzato nella realizzazione di armadi e tavoli. Nei nostri boschi, sulle Alpi e sugli Appennini, è facile trovare intere piantagioni di castagni.

A La Salle (Valle d’Aosta) c’è il Tsahagnèr de Derby, che è considerato il più famoso (anche perché l’unico castagno monumentale) della Valle d’Aosta e uno dei più vecchi alberi d’Italia.
È sicuramente l’unico castagno da frutto, in Italia, di dimensioni eccezionali. Infatti l’albero, ha un fusto grosso, singolo e stratificato – ubicato vicino al villaggio della regione alpina – con una circonferenza di 7,63 metri e un’altezza di 27 metri. L’età è di circa 400 anni. Si può raggiungere tranquillamente a piedi, a cinque minuti dal paese alpino, in località Saint-Ours, a monte del villaggio di Derby. Riconosciuto come albero monumentale dalla Regione nel 1993, è protetto dalla legge regionale . Gli alberi di castagno possono vivere fino a 500 anni e di solito non iniziano a produrre frutti prima dei 40 anni di età.

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