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Manutenzione ordinaria della casa

La propria abitazione potrebbe essere soggetta a dei lavori, i quali risultano essere essenziali per poterla rendere abitabile, o comunque per poterla migliorare: tali lavori generalmente prendono il nome di manutenzione ordinaria della casa, che si differenzia parecchio dai lavori straordinari.
Ma quali sono le categorie di lavoro che fanno parte di questo gruppo, ovvero della manutenzione ordinaria?
Essi sono di diverso tipo, ma che comunque non implicano grandi modifiche o demolizioni della casa: al primo posto bisogna inserire tutte le operazioni di tinteggiatura, sia interna che esterna, che spesso viene accompagnata dalle operazioni di manutenzione ordinaria riguardanti l’intonaco esterno.
Oltre a queste due particolari operazioni, nella manutenzione ordinaria rientrano anche quelle operazioni che riguardano la sostituzione dei pavimenti e degli infissi, ma attenzione: questi lavori vengono definiti manutenzione ordinaria solo se non viene completamente cambiato il piano originale della casa, ovvero il suo schema non deve subire delle variazioni, e lo stesso deve valere per gli elementi che devono essere utilizzati.
Anche l’aspetto tecnologico e la sostituzione delle sue parti sono manutenzione ordinaria, sempre che ovviamente la casa non venga completamente rivoluzionaria, e pure la riparazione o sostituzione degli impianti sanitari, grondai, finestre e altre piccole parti sono tutte operazioni che riguardano la manutenzione ordinaria.
Quelle straordinarie invece riguardano il cambiamento totale del piano caso, ovvero il cambiare i materiali ed eseguire operazioni complete di restaurazione o ristrutturazione all’interno o esterno di una casa.
Per poter affrontare tutte queste operazioni ordinarie comunque, il proprietario della casa può richiedere un prestito alla banca e potrà ottenere anche diversi agevolamenti sul costo della manutenzione e sulle rate del mutuo.
Per poter richiedere il mutuo, il proprietario della casa deve presentarsi nell’ente finanziario e richiedere il prestito: dopo aver compilato il questionario e la domanda di richiesta, con tanto di somma di denaro desiderata, lo stesso proprietario deve essere in grado di mostrare che i lavori inizieranno entro i sei mesi successivi alla richiesta del prestito.
Lo sgravo o detrazioni principali infatti riguardano proprio l’inizio dei lavori: se questi sono immediati, per il proprietario della casa ci sarà una piccola, ma comunque significativa, riduzione della spesa da sostenere.
Inoltre ci sono diversi sgravi sull’acquisto dei mobili, che rientrano nella categoria della modernizzazione e dell’aggiornamento della casa.
Lo stesso vale anche i piccoli lavori di ristrutturazione, che possono essere oggetto di riduzione della spesa.
Il proprietario della casa, per poter richiedere il mutuo ed ovviamente per poter avere questi sconti, deve dimostrare innanzitutto di non essere un cattivo pagatore, e di voler iniziare subito i lavori nella sua abitazione, qualunque essi siano, a patto che ovviamente questi rientrino a far parte della categoria manutenzione ordinaria, ovvero riguardino piccoli lavori di miglioramento della casa senza che gli elementi che la compongono o la struttura stessa vengano modificati radicalmente. www.lagazzettaimmobiliare.it

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