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SS&C e l’inchiesta su “La creatività in tempo di crisi”: vince chi osa

Il connubio tra creatività ed  innovazione, considerato un optional
fino a pochi anni fa, è stato invece riconosciuto tra gli elementi
essenziali per raggiungere l’eccellenza e per rimanere al passo con i
vorticosi aggiornamenti dei nostri tempi: si tratta dunque del ‘driver’
più potente che, innescato a tutti i livelli della filiera produttiva e
comunicazionale, può permettere di fare la differenza in un momento di
crisi e ‘di passaggio’ come quello attuale.
È dunque necessario parlare di creatività e proporre percorsi
innovativi sui quali far viaggiare la ripresa. In occasione dell’evento
‘IDEE CONTRO CRISI’ proposto dall’agenzia SS&C – Comunicazione e
Marketing, è stata lanciata l’inchiesta “La creatività in tempo di
crisi”.

Creatività e innovazione è la ricetta anti crisi.

Molte le risposte, termometro veritiero del ‘sentiment’ del mondo
professionale verso questo delicato momento di transazione. Ecco una
selezione delle prime risposte all’inchiesta lanciata dal portale ‘Creativitaly’ e da SS&C in occasione dell’European Year of Creativity and Innovation 2009.

Davide Piolini, Allianz – Ras: “Oggi le leve per comunicare non più
le tre classiche, televisione, stampa, affissioni, ma sono cinque,
forse sette, forse dieci o più. La creatività oggi deve essere
soprattutto veicolabile e declinabile dai media perché altrimenti
rimane fine a sé stessa, come fosse unicamente un bell’esercizio di
calligrafia”.
Marco Camisani Calzolari, Ceo Speakage: “La creatività vince sempre. Al
titolo dell’evento “Idee contro Crisi”, io aggiungo “Uno a Zero”! C’è
bisogno di una creatività dirompente che vada oltre gli schemi.
L’approccio del secolo scorso ormai non è più adatto ai cambiamenti in
corso di questi ultimi anni. Questa crisi costante sta facendo fuori il
vecchio modo di pensare, i vecchi (non anagraficamente parlando)
manager, le vecchie imprese e tutto quel vecchio mondo che non è più
pronto per affrontare le sfide del futuro”.
Nico Trotta, Kärcher: “Ritengo che in un periodo di crisi le
opportunità possano essere molteplici. Un’azienda deve essere molto
intelligente e costruire una creatività a 360° che vada a comprendere
non solo l’azienda ma anche la rete vendita”.
Laura Galli, Luisoni Consulenze: “In un periodo di crisi più o meno
globale come questo non bisogna perdere il contatto con il mercato,
bisogna anzi aggredirlo con quanti più strumenti possibili. Come in
ogni periodo difficile bisogna fare di ‘necessità virtù’, aguzzare
l’ingegno ed utilizzare magari mezzi e strumenti che prima erano stati
trascurati. Nel caso dell’azienda per cui lavoro, un esempio è il web”.
Claudio Breno, Unicom: “In un periodo di crisi, la creatività deve
vivere in ogni settore della comunicazione, in particolare in questo
momento, dove è forte la necessità di trovare o nuovi mezzi o un nuovo
modo di utilizzare sia i mezzi nuovi sia quelli tradizionali. L’impresa
di comunicazione deve assumere anche il ruolo di consulente marketing
capace di tagliare su misura del cliente una strategia ed un budget
adeguati”.
Luca Carretta, API Giovani Imprenditori: “La mia idea di creatività in
un momento di crisi è legata soprattutto ad un continuo mettersi in
gioco, di non fossilizzarsi su quanto si sente tutti i giorni ai
telegiornali o si legge sui quotidiani: di riuscire a vedere il
bicchiere mezzo pieno”.
Massimo Giordani, Time&Mind: “Probabilmente il periodo di crisi che
stiamo vivendo ci ha portato ad un passaggio epocale in cui dovremo
abituarci a vivere in una condizione di continuo caos. La creatività
può essere uno dei modi più efficaci per governarlo in qualche modo.
Quindi creatività non nel senso tradizionale del termine ma nel senso
di capacità di adattarsi, osservare quello che è il mutare dello
scenario e soprattutto per riuscire a trovare le soluzioni giuste per
governarlo dinamicamente”.
Umberto Rega, API Servizi Varese: “In un periodo di crisi la creatività
che serve maggiormente è quella della condivisione. Condividere idee,
non aver paura di mettersi in gioco, condividere quindi senza aver
paura di perdere qualcosa ma per far crescere qualcosa. Quando le
persone si incontrano, parlano e condividono in questa maniera, nascono
idee nuove e si sviluppa la creatività”.
Alberto Rovati, Geberit Italia: “In tempi di crisi bisogna trovare i
mezzi adatti a sfruttare e a colpire spendendo il meno possibile, il
che vuol dire soprattutto differenziarsi dagli altri, sperimentare i
nuovi canali legati ai new media, senza trascurare l’integrazione di
tutta la comunicazione”.

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