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Fiera del bovino, a Cremona successo per l’edizione 2012

È giunta alla 67° edizione e si è conclusa per quest’anno la Fiera del Bovino di Cremona Fiere, una delle più famose del settore a livello mondiale e seconda in Europa solo a quella agrotecnica di Hannover.
La fiera del bovino attrae ogni anno gli operatori del comparto zootecnico e caseario da tutto il mondo, desiderosi di conoscere le ultime novità del settore e partecipare a discussioni su tematiche di attualità riguardanti i problemi dell’allevamento e della cura del bestiame.
L’organizzazione di Cremona Fiere ha garantito il successo della fiera del bovino anche quest’anno, raggiungendo uno storico risultato di oltre 78.000 visitatori.
Le delegazioni straniere in visita hanno registrato un aumento, così come i visitatori totali della fiera: ben undicimila in più rispetto all’edizione della Fiera del Bovino 2011. Già nel 2011 la fiera del bovino aveva raggiunto importanti risultati, ospitando oltre 800 espositori, dei quali il 17% provenienti dall’estero, e un totale di più di 75.000 visitatori.
A configurare ulteriormente la Fiera del Bovino da Latte come uno dei punti d’incontro più importanti per il settore agroalimentare ci hanno pensato i saloni Italpig e Expocasearia, rispettivamente la più grande manifestazione per la suinicoltura nazionale e quella legata alla produzione e trasformazione del latte, settore che in Italia vale oltre 15 miliardi di euro.
La Fiera Internazionale del Bovino da Latte ha visto quest’anno protagonisti nello spazio di Cremona Fiere ben 843 espositori provenienti da Italia e dal mondo e un programma di convegni che ha registrato il tutto esaurito.
Tra gli argomenti affrontati durante i seminari e le tavole rotonde spiccano le questioni relative ai modelli cooperativi di produzione e trasformazione, la sostenibilità ambientale e i costi di produzione, la cura e il benessere degli animali e l’ottava edizione degli Stati Generali del Latte, molto attesa sia dai rappresentati sia produttori del settore ma dove tuttavia si è fatta notare l’assenza del Ministro per le Politiche Agricole.
Lo scopo di Cremona Fiere e della Fiera del Bovino è da sempre quello di fornire gli strumenti necessari ai giovani imprenditori e agli allevatori per farsi conoscere, diventare competitivi sul mercato e per migliorare il proprio lavoro, creando a tutti gli effetti una community professionale.
Per questo Cremona Fiere, in occasione della fiera del bovino ha messo a disposizione la sua imponente struttura fieristica, che si compone di quattro capannoni e un totale di 55.000 metri quadrati di spazio espositivo al coperto.
Ma la fiera del bovino si è potuta arricchire anche grazie al centro congressuale messo a disposizione da Cremona Fiere, dove 6 sale convegni da 300 posti hanno permesso un programma di convegni e seminari che hanno arricchito ulteriormente l’Internazionale del bovino da latte.
La fiera del bovino si è rivelata un successo nonostante la crisi attuale, e di questo è stato ragionevolmente felice il presidente di Cremona Fiere, Antonio Piva, che ha sottolineato i numeri della manifestazione del bovino da latte per evidenziare il lavoro svolto dagli organizzatori fieristici.
Un successo sia di numeri che di qualità per questa 67° edizione della fiera del bovino.



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