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Capibell cream: dalle lumache la nuova crema-viso

Le lumache hanno la peculiare caratteristica di non presentare sofferenze cutanee nonostante per muoversi siano obbligate a strisciare direttamente con la pelle sulle superfici più ruvide e accidentate dell’ambiente in cui vivono. Gli studiosi si sono chiesti se le medesime sostanze protettive e rigeneranti che rivestono il corpo nudo dell’animale, potessero essere d’aiuto anche per la cute umana, e hanno quindi considerato le potenzialità del loro uso nel trattamento naturale della pelle. I risultati? la Capibell cream. Anche le associazioni animaliste non hanno obiezioni all’uso del secreto di lumaca, perché ricavato da lumache vive che non vengono danneggiate durante il processo di raccolta. Le lumache rispondono ai danni cutanei provocati dai predatori o dagli incidenti rigenerando le cellule danneggiate. Non sviluppano un’eccessiva
reazione infiammatoria e inoltre le ferite sono riparate velocemente senza la formazione di cicatrici evidenti. I ricercatori hanno visto che la pelle delle lumache ha la stessa composizione di quella umana, con i medesimi elementi strutturali come il collagene e l’elastina. Quando la pelle del corpo umano è danneggiata o attaccata da microrganismi, la reazione infiammatoria che si scatena è molto differente e più forte di quella che si verifica
nelle lumache. La lumaca reagisce ai danni cutanei producendo una grande quantità di muco che, attraverso
la formazione di numerose bolle, bagna e aderisce completamente alla superficie della cute. Il fluido naturale idrata efficacemente la pelle e nello stesso tempo la protegge con i suoi peptidi antimicrobici, le sostanze antiossidanti e le molecole che incentivano l’ordinario processo rigenerativo che ristruttura e rinnova le cellule dei tessuti danneggiati. La bava di lumaca ha peculiari caratteristiche adesive. Grazie a una particolare componente proteica, anche in concentrazioni minime, aderisce in maniera efficace in ambienti umidi, oppure a superfici irregolari.

Composizione Chimica
La bava di lumaca (Helix aspersa Mu?ller) ha una composizione complessa di sostanze attive che la rende un ingrediente cosmetico unico e non replicabile in laboratorio con un prodotto di sintesi o una miscela di essi.
L’analisi chimica quali-quantitativa ha evidenziato la presenza in particolare di: Allantoina 0.3 – 0.5%
Collagene 0.1 – 0.3%
Acido glicolico 0.05 – 0.1%
Acido lattico 0.05 – 0.1%
Anti-proteasi 1.3 – 1.8%
Vitamine e Minerali in tracce I primi studi sulla composizione aminoacidica del collagene contenuto nella bava di lumaca risalgono al 1960. In queste ricerche è stato evidenziato un elevato contenuto di glicina, idrossiprolina, prolina e acido glutammico, con una proporzione simile tra loro per i primi due aminoacidi, caratteristica che rende la composizione della bava di lumaca più vicina a quella del collagene dei vertebrati rispetto a quanto avviene per quella di altri invertebrati studiati.

Studi Preclinici
In un recente lavoro è stato messo in evidenza che il secreto di Crymptophalus aspersa, utilizzato per applicazioni cutanee, possiede proprietà rigenerative per la pelle umana per le quali sono state fatte interessanti ipotesi di meccanismo d’azione. Il secreto utilizzato per lo studio (identificato con l’acronimo SCA, dalle iniziali
di Secreto di Crymptophalus aspersa) è stato ottenuto in accordo al protocollo descritto nel US patent 5538740. In breve le lumache sono state stimolate tramite centrifugazione a secernere una maggiore quantità di secreto. Il secreto è stato collezionato e separato dalle lumache vive, chiarificato per filtrazione tramite filtri di 0.22- μm e diluito ulteriormente in acqua a pH 7.4. SCA ha dimostrato attività antiossidante SOD (Superossido Dismutasi) e GTS (Glutatione-S-Transferasi). SOD è un enzima chiave nel processo di inattivazione dell’anione radicale superossido (O·2-) e del perossido di idrogeno (H2O2), mentre GST è un enzima tipico della fase 2, responsabile della detossificazione da sostanze xenobiotiche e dai radicali liberi ROS. E’ stato ipotizzato che la bava di lumaca possieda molteplici modelli di attività antiossidante, sia di tipo enzimatico che non enzimatico. L’azione antiossidante di SCA agisce in due livelli, sia riducendo la formazione dei radicali liberi, sia nella seconda fase, ovvero nel sequestro degli stessi. Questo meccanismo è implicato nella protezione cellulare dei danni mediati dalla formazione dei radicali liberi indotti da irraggiamento UV. Infatti la radiazione UV può diminuire i livelli di antiossidanti endogeni e aumentare il danno ai tessuti. In questo caso gli antiossidanti possono prevenire i danni e i segni cutanei causati da foto-invecchiamento secondario, cioè da formazione di radicali liberi indotti dalle radiazioni. – SCA aumenta la sopravvivenza dei fibroblasti sottoposti a irraggiamento con UVA; è stato ipotizzato un meccanismo di duplice azione, antiossidante e stimolante sull’attività proliferativa cellulare. – SCA inibisce l’espressione delle metalloproteinasi MMP-1 e MMP-2 e di conseguenza limita il danno tessutale
riducendo l’azione degenerativa sulle proteine fisiologiche da parte delle MMP e contribuisce ai processi rigenerativi cutanei. – Ulteriori test in vitro hanno dimostrato che SCA promuove la sopravvivenza e la proliferazione dei fibroblasti. La proliferazione è essenziale per la guarigione delle ferite senza la formazione della cicatrice. Si è dimostrato che favorisce l’assemblaggio e la riorganizzazione della matrice extracellulare del derma. Inoltre induce la formazione della fibronectina tramite un’azione diretta sulle cellule.

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