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Simone Iodice Designer di Severe Gusts Italy vittima di abusi da parte della Telecom.

Simone Iodice Designer di Severe Gusts Italy, ormai lo conosciamo al centro di gossip e vicende di intercettazione telefoniche abusive da parte della Telecom, una vicenda che risale al lontano 2006 dove, vede coinvolte moltissime persone di spicco, Imprenditori, calciatori ecc ecc. Articolo uscito il 2006 sul quotidiano il GIORNALE e che ne pubblichiamo una parte: Sono state emesse oggi 21 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti d’ufficio a carico di dirigenti e collaboratori dell’azienda Telecom Italia, un commercialista, 11 fra poliziotti e militari in servizio in Guardia di Finanza e Carabinieri e un dipendente delle agenzie delle entrate di Firenze. Gli inquirenti hanno portato alla luce una rete di intercettazioni illegali, che ha visto coinvolti Telecom, il Sismi ed un’agenzia di investigazioni. Le intercettazioni sarebbero state effettuate durante un lungo periodo di tempo (a partire dal 1997), ma la storia è venuta alla luce solo nel 2005. Il sistema di intercettazioni illegali Il sistema sarebbe stato gestito dall’ex responsabile della Security Telecom, Giuliano Tavaroli, dal suo successore Pierguido Iezzi, dal titolare dell’agenzia d’investigazioni fiorentina Polis d’Istinto Emanuele Cipriani, e dal commercialista calabrese Marcello Gualtieri (che avrebbe creato, per conto di Cipriani, il sistema finanziario servito, secondo la Procura, a riciclare all’estero 13 milioni di euro). È stata inoltre accertata la complicità di Marco Mancini del Sismi, arrestato il 5 luglio 2006 nell’ambito delle indagini sul rapimento di Abu Omar. Gli inquirenti milanesi Nicola Piacente, Fabio Napoleone e Stefano Civardi sono attualmente impegnati nell’inchiesta sulla raccolta abusiva di informazioni, con accuse di vario genere (associazione a delinquere, riciclaggio, corruzione, violazione del segreto d’ufficio) a carico degli indagati. Collegamenti con il suicidio di Adamo Bove Alla vicenda è inoltre correlata la storia di Adamo Bove, il dirigente della Telecom, che si è ucciso il 21 luglio 2006 a Napoli. Tramite sistemi segreti di raccolta di informazioni sui tabulati telefonici, Bove chiedeva ad una sua collaboratrice di effettuare accertamenti su arabi legati alla vicenda Abu Omar (come da ordinanza del giudice). Tali dati dovevano essere forniti (come confermato dal suo successore alla guida della security di Telecom e dalla stessa collaboratrice), a persone preannunciate da Bove e che accedevano al suo ufficio in tarda serata. Tale specifica vicenda è attualmente in fase di accertamento. Gli intercettati Molti e molto diversi tra di loro erano gli intercettati (politici, dipendenti Telecom, imprenditori, calciatori…). Tra gli spiati ci sono Calisto Tanzi (ex patron di Parmalat), il presidente di Capitalia Cesare Geronzi, l’ex presidente della Figc ma anche del Mediocredito, banca d’affari di Capitalia Franco Carraro, Vittorio Ripa di Meana, presidente del patto di sindacato di Capitalia, Alfio Marchini e Pierluigi Toti, azionisti, Jan Marteen de Jong, presidente di Abn Amro, un dirigente di Coca-Cola Italia. L’investigatore privato Marco Bernardini ha ammesso di aver preparato dei dossier anche su Emilio Gnutti, di Olimpia, Marco De Benedetti, amministratore delegato di Tim, Diego Della Valle, azionista di Bnl, Generali e Rcs, Gilberto Benetton, azionista di controllo di Telecom attraverso Olimpia. Oggi dopo 6 anni, il Designer si difende, andando a capo della vicenda come andra’ a finire?
Il suo marchio fa’ il giro del mondo ogni giorno attraverso quei canali web oramai a disposizione, designer di borse in pelle i suoi disegni ovvero, le sue creazioni vengono commercializzate in tutta Italia. Il 28 Giugno 2012 uscita in prima pagina del locale giornale IL GOLFO per un’altra vicenda che lo vede vittima del Pezzotto. Infatti le sue borse sono state clonate e vendute su bancarelle. Impiegato presso una azienda di trasporti partenopea il suo sogno era creare borse da donna, ed a quanto pare e’ riuscito nella sua impresa. Le borse si mettono in vetrina nei Corsi “IN” delle varie localita’ Italiane, in particolare L’isola di Ischia, nel Corso Vittoria Colonna da Lambitelli Boutiques,quella di Procida,in Via Vittorio Emanuele nr. 8 da Ciamarosa Group, Napoli citta’,non pervenutaci l’attivita’ commerciale, Catania Citta’in via M.R: Imbriani 147 Damylu’ Group e Montevarchi in Provincia di Arezzo, al Concept Store Sophie in via G. Leopardi nr. 29. il Sito web www.severegustsitaly.it Uscita di nuovi modelli e pelli per l’anno 2013 dove lo ritroviamo a creare quelle che sono borse di pelle di lusso,infatti il suo motto e’ “CHI LO HA DETTO CHE LA PAROLA LUSSUOSO SIGNIFICA COSTOSO”. Le pelli usate per le realizzazioni sono Made in Italy e lavorate da artigiani italiani, infatti le borse sono realizzate totalmente a mano. Lo ritroviamo sul set del Regista e attore Alfredo Li Bassi, in preparazione il nuovo film Venti anni dopo il sequel Mery per sempre e ragazzi fuori dopo venti anni.Partecipa come figurante al cortometraggio di Riccardo D’Angelo prodotto dalla Shagghy Cinematografica dove vede sul set Alfredo Li Bassi e Orio Scaduto.Un film con tema l’alcolismo e la violenza sulle donne. Simone Iodice e’ nato a Ischia il 27 luglio 1978. Web marketing online nel mondo.

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