Boom dei furti nei negozi e nei centri commerciali e quota record di 3,5 miliardi di Euro questo il valore totale dei furti raggiunto dai furti perpretrati da clienti e personale interno, già molti negozi e attività commerciali di una certa dimensione sono corsi la riparo da tempo adottando soluzioni e installando sistemi antitaccheggio oltre ad assumere addetti all’antitaccheggio che monitorizza le merci direttamente o attraverso telecamere installate nelle zone meno visibili, tra le due possibilità la soluzione dell’antitaccheggio elettronico è sicuramente quella più economica anche in considerazione del fatto che il controllo esercitato direttamente da addetti preposti ha comunque bisogno del supporto di sistemi antitaccheggio elettronici perchè possano operare giustificatamente e produttivamente. La congiuntura economica sfavorevole oltre ad aver fatto registrare un aumento dei taccheggiatori che provano a sottrarre indebitamente le merci, ha anche spinto parte dei commercianti a ridurre i costi coinvolgendo nei tagli alle spese anche quelle destinate ad aumentare la protezione delle merci con sistemi antitaccheggio, provocando così un ulteriore aumento dei furti portati a buon fine. Un punto interessante su cui riflettere sulla questione è che nonostante a far aumentare il numero dei furti sembra sia stato il difficile momento economico che ormai da anni colpisce fasce sempre più ampie delle popolazione, toccando ogni strato sociale anche nel nostro paese, in cima alla lista dei beni maggiormente sottratti indebitamente ci sono merci che nulla hanno a che vedere con i classici beni di prima necessità, questo fenomeno è riscontrabile a livello globale nei paesi sviluppati e non solo in Italia; mp3, console, giochi, profumi e articoli per la cosmesi non possano certo venir classificati come generi necessari ma nonostante ciò sono quelli che subiscano i maggiori ammanchi negli scaffali dei negozi. Da questo si può probabilmete tracciare anche un profilo di chi taccheggia e forse anche qualche considerazione sociale sulla nostra società moderna che però esime dal tema di questo articolo che vuole approfondire la questione del taccheggio. Chi ruba nei negozi questo genere di oggetti non è facilmente individuabile perchè non ha da un punto di vista esteriore le fattezze del poveraccio o del ladro, bensì facilmente potremo individuarlo nel prototipo del perfetto cliente, attento all’abbigliamento e aggiornato sui prodotti tanto da poter tranquillamente presentarsi come un cliente informato e interessato, in modo da poter in breve tempo distogliere l’attenzione e i sospetti su di sè, spesso sono anche persone che comprano e durante la fase dell’acquisto riescano a sottrarre altri prodotti. Questa tipologia di taccheggiatore è molto difficile da sorprendere se non supportati dai sistemi antitaccheggio che anche in caso di tentativo di rimozione necessitano di tempo e manomissioni aggiuntive per non essere rilevati ai varchi elettronici, fasi nelle quali il malintenzionato rischia di essere visto e smascherato nell’esecuzione di tali operazioni. L’evoluzione della tecnologia fornisce comunque soluzioni antitaccheggio di ottimo livello a prezzi accessibili che facilmente si ripagano anche solo con l’effetto di deterrenza, si evince infatti che proporzionalmente il numero dei furti cala alla presenza di sistemi elettronici antifurto e telecamere magari ben visibili o menzionate su appositi cartelli a scopo dissuasivo, la dissuasione è infatti uno dei fattori che riesce con maggior efficienza a far calare il numero dei furti nei negozi, a volte infatti dove non sussitano particolari esigenze di design, la tecnica più proficua è quella di situare sistemi antitaccheggio ben visibili su merci e ai varchi di uscita. D’altro canto leggi poco chiare e poca efficienza nell’esercizio della giustizia hanno reso il reato di furto semplice sempre meno temuto da parte di persone con pochi scrupoli che spesso riescano a sottrarsi ad un giusto guidizio, anche questo fattore ha sicuramente inciso sull’attuale aumento dei furti nei negozi.