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Trasporto a temperatura: 3 regole per la conservazione

Tempistica, imballaggio e condizioni esterne sono 3 dei fattori principali durante il trasporto a temperatura. Ecco una regola per ognuno di questi aspetti.

Spesso, per chi si occupa di logistica, la priorità non si limita al consegnare la merce integra e per tempo, ma anche fare in modo che la conservazione sia ottimale, specie per quel che riguarda i prodotti termosensibili: se la merce perde il proprio valore o la propria efficacia perché esposta troppo a lungo a condizioni esterne sbagliate, allora il fatto di averla consegnata in tempo e intatta non conterà nulla.
Come si effettua dunque un buon servizio di trasporto a temperatura? Gli aspetti base da tenere in mente sono 3, ossia tempistiche, tipo d’imballaggio e condizioni esterne. Ecco quale prassi adottare per intervenire nel modo corretto su ognuno di questi fattori, così da prevenire i vari imprevisti legati che si possono verificare durante il tragitto.

Controllare i tempi di trasporto
Durata del trasporto, orario in cui esso avviene e tempo di resistenza della merce: queste sono le tempistiche che maggiormente influenzano la spedizione. Per ottimizzare e rendere più efficacie le spedizioni è quindi bene:
· Tenere sempre in considerazione il tempo di resistenza di ogni singolo prodotto, evitando soluzioni uniformate.
· Cercare di ridurre i tempi di trasporto ottimizzando il tragitto e le varie fasi.
· Pianificare il viaggio anche in base agli orari della giornata, considerando quali possono essere i meno caldi e quali quelli meno trafficati.

Il contenitore non basta
I contenitori isotermici sono un ottimo sistema di mantenimento della temperatura, ma a volte non sono sufficienti a garantire la tenuta per il tempo richiesto. Per questo motivo si può pensare di aggiungere al loro interno altri sistemi refrigeranti come i gel pack, oppure ricorrere direttamente a contenitori elettricamente refrigerati (che però rischiano di scaldare l’ambiente circostante). Anche in questo caso è necessario regolarsi sulla base della tenuta del carico.

Ridurre l’aria al minimo
Per evitare che le condizioni esterne impattino sulla merce, una delle pratiche migliori è quella di sigillare al meglio l’ambiente di trasporto: meno aria e meno infiltrazioni corrispondono ad un minor effetto sul carico e ad un minore sforzo del meccanismo refrigerante per mantenere l’ambiente a temperatura. In questo modo si potranno prevenire eventuali guasti o malfunzionamenti al sistema elettrico, fatto che, se dovesse accadere, rischierebbe di compromettere la riuscita del trasporto, dal momento che sarebbe richiesto l’intervento immediato di un tecnico per la riparazione o, in alternativa, lo spostamento della merce all’interno di un luogo refrigerato o di un altro mezzo.

Queste sono solo pratiche basilari, ma che fungono da punto di partenza per lo sviluppo di un buon servizio. Per ottimizzare ognuna di esse e disporre di tutti gli strumenti necessari è consigliabile contattare un’azienda esperta nei servizi logistici e nel trasporto a temperatura.

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