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La borsa di Milano: rischiare per guadagnare

Oggi si sente sempre più spesso parlare di borsa e di Piazza Affari: se ne sente parlare in merito all’economia, in merito soprattutto alle crisi finanziarie ed economiche, così come siamo abituati a sentir nominare spread ed altri termini non sempre comprensibili.
La più antica delle borse italiane ad oggi conosciute è la Borsa di Venezia: essa nacque nel 1630; seguono cronologicamente le altre borse, come quella di Trieste – che è stata istituita nel 1775 – e quella di Roma, istituita nel 1802.
La Borsa di Milano – ad oggi tra le più seguite e conosciute, tanto che il suo secondo nome è “Piazza Affari”, di cui sentiamo spesso parlare nei telegiornali ed in tv – è la quarta borsa italiana in ordine cronologico, ma non per questo la meno importante: essa è anzi regolamentata e seguita dalla borsa Italiana, nata nello stesso anno della Borsa di Milano, che ne garantisce tutt’oggi l’equità, la trasparenza e l’efficienza che la contraddistinguono.
Essa nacque nel 1808 a Milano, fondata dal generale francese Eugenio di Beauharnais, all’epoca Vicerè d’Italia – il titolo gli era stato affidato qualche anno prima da Napoleone – il quale, qualche anno dopo, ovvero nel 1809, decise di spostare la sede della Borsa di Milano dalla antica sede, che era quella del Palazzo quattrocentesco del Monte di Pietà di Milano, a quella che oggi è sede della Camera di commercio, ovvero Palazzo dei Giureconsulti, a Piazza Mercanti.
La Borsa di Milano conobbe tuttavia, nel corso degli anni, diverse sedi: passò infatti dal Palazzo dei Giuresconsulti a Palazzo Broggi – inaugurato nel 1901 – fino a raggiungere quella che è la sua attuale sede, ovvero Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari (disegnato da Paolo Mezzanotte), inaugurata nel 1932.
Le motivazioni di tutti questi spostamenti sono presto dette: negli anni, a causa dell’efficienza e dello sviluppo sempre più importante di questa borsa, si è sentita sempre di più l’esigenza di avere degli spazi più grandi, che permettessero un maggior numero di contrattazioni. Se la prima sede della borsa di Milano fu infatti Palazzo quattrocentesco del Monte di Pietà di Milano, solo un anno dopo, esattamente nel 1809, il Vicerè decise di fare un primo spostamento della sua sede, portandola a quella che oggi è la sede della Camera di Commercio (peraltro da lui fondata). La necessità di avere spazi sempre più grandi, spinse poi a spostare la borsa in altre sedi più grandi, nelle quali gli spazi permettessero un maggior numero di contrattazioni ed investimenti: fu così che la Borsa di Milano – passando per Palazzo dei Giureconsulti, a Piazza Mercanti, e poi per Palazzo Broggi, inaugurato nel 1901 – raggiunse la sede attuale, quella in cui oggi è insediata, ovvero Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari.
Collegandosi al sito Internet borsadimilano.org, non sarà difficile ricostruire la storia di questa antica e molto seguita borsa, che nel corso degli anni conobbe diverse sedi, proprio per il suo successo ed il conseguente senso di ristrettezza e l’esigenza di spazi più grandi per permettere un numero maggiore di contrattazioni.

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