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Come richiedere il duplicato del codice fiscale on line

Sull’agenda del contribuente http://www.finanze.it/ si può trovare risposta a ogni dubbio circa i propri doveri fiscali, dalla tassazione degli immobili o delle rendite finanziarie alle donazioni, alla registrazione di un atto. Come comportarsi con la dogana, la nuova previdenza complementare, cosa fare se si intende avviare un’attività economica commerciale, 1’Ici e le addizionali regionali e comunali. Insomma, tutto quello che avreste voluto sapere sulle tasse e nessuno è mai riuscito a farvi capire. Un apprezzabile esempio di trasparenza della Pubblica Amministrazione. Lo statuto del contribuente prevede anche la possibilità per il cittadino di chiedere informazioni nel caso in cui ci siano dubbi di interpretazione della normativa, la cosiddetta “guida all’interpello” agenziaentrate.it
Tra i servizi già disponibili sul sito Web del Ministero, va segnalata la possibilità di richiedere il duplicato del codice fiscale serviziweb.finanze.it, il calcolo del bollo auto il servizio che permette di verificare la correttezza formale e la corretta attribuzione di un altro operatore commerciale, residente in uno degli stati dell’Unione Europea, attraverso il collegamento con i sistemi fiscali dei paesi membri.
Basta inserire il numero della partita Iva dell’azienda di cui si vogliono avere notizie per ottenere le risposte. Infine è a disposizione degli operatori una banca dati di documentazione tributaria. Grazie a un nuovo regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri, l’agenzia delle entrate accetta la trasmissione per via telematica anche delle dichiarazioni d’inizio, variazione e cessazione d’attività, e tutti i “documenti, atti e istanze previsti dalle disposizioni che disciplinano i singoli tributi”. Con lo stesso sistema si possono ottenere certificazioni e altri servizi connessi ad adempimenti fiscali.
Per gli operatori di commercio elettronico, la dichiarazione di inizio attività inviata online dovrà contenere anche l’indicazione dell’indirizzo del sito Web e dei dati identificativi del provider, mentre il numero di partita Iva dovrà essere indicato non solo sui documenti tradizionali, ma anche sulla home page del sito. La registrazione per via telematica è prevista anche per i contratti di locazione, sia pure attraverso intermediari abilitati o delegati dall’agenzia delle entrate.

A proposito di Ici, grazie a un accordo tra numerosi Comuni e le Poste italiane, è possibile pagare il bollettino di conto corrente anche da casa, collegandosi al sito poste.it . Dovete innanzitutto verificare dall’elenco se la vostra città ha aderito alla convenzione e poi seguire le istruzioni per il versamento. E agevolato chi ha già un conto corrente postale, perché l’operazione costa soltanto 0,52 euro. Le Poste penalizzano invece chi intende pagare con la carta di credito, con un costo di 2,07 euro.

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