Lezioni di musica : “ MUSICLEO “ e la scuola non è più una nota dolente!

Che la musica aiuti a sviluppare l’intelletto ed eserciti la concentrazione è un concetto noto da tempo. Questa consapevolezza ha trovato però oggi un vero e proprio riscontro scientifico grazie ad uno studio che ha inseguito le note musicali nel labirinto del cervello per verificare quanto il loro apprendimento influenzi anche altre sfere cerebrali. Questo studio, infatti, conferma che i bambini che seguono corsi di musica, fuori e dentro la scuola, e vanno abitualmente ai concerti con i genitori, hanno un rendimento migliore degli altri. Tale miglioramento avverrebbe sia nelle materie letterarie che in quelle scientifiche, e nell’arco di tutta la carriera scolastica, università compresa. La scoperta arriva dai ricercatori dell’Università dell’Ohio, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista “Social Science Quarterly”. Lo studio dimostra che i bambini che frequentano un programma di diversi anni di educazione musicale, con graduali incrementi di complessita’ ritimica, tonale e pratica, hanno maggiori abilita’ cognitive rispetto ai loro coetanei. Già molti studi precedenti avevano dimostrato una correlazione tra le abilità musicali e incremento di altre capacità di base dei bambini, ma in questo caso l’attenzione si è focalizzata soprattutto sul rapporto specifico che intercorre tra l’apprendimento della musica e quello del linguaggio. Gli studiosi affermano, infatti, che esistono delle similitudini sul modo in cui i soggetti interpretano il linguaggio musicale ed il linguaggio verbale. Per dimostrare questa teoria i ricercatori hanno selezionato bambini di due scuole diverse situate nella stessa area geografica e con simili caratteristiche socio-demografiche, in modo da assicurarsi che i due gruppi fossero piu’ simili possibile. In tutto, 46 bambini che avevano ricevuto regolari lezioni di pianoforte per tre anni consecutivi e 57 bambini che non avevano mai avuto lezioni di musica né suonato un strumento. Sono stati seguiti i progressi delle capacita’ verbali di entrambi i gruppi attraverso dei test somministrati al termine di ciascun anno scolastico e alla luce dei risultati analizzati, alla fine del periodo stabilito, si e’ potuto apprezzare una maggiore pienezza di vocabolario e un maggior punteggio nei risultati dei test di seguenze verbali dei bambini del primo gruppo rispetto a quelli del secondo. La scoperta, aggiungono gli autori, dimostra che è necessario incrementare maggiormente la comune pratica degli ”educatori incorporando una maggiore varietà di approcci educativi, includendo la musica, nelle loro pratiche d’insegnamento, in un continuo sforzo di migliorare le abilità verbali dei bambini”. Ecco perché l’agenzia Musicleo sita in Giugliano in Campania (NA) offre una prestigiosa scuola di musica con corsi pensati anche per i più piccoli. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini in maniera graduale all’amore per la musica, partendo dall’ascolto fino alla produzione della musica, con percorsi basati sulla vocalità e su strumenti quali pianoforte, sax, chitarra, violino, clarinetto, mandolino, arpa e tastiere. La scuola, infatti, è articolata in cinque corsi: il corso baby, in cui i genitori sono guidati dai tutor nell’individuazione dell’indirizzo musicale del bambino, che sarà accompagnato nel primo apprendimento delle nozioni base: il corso è aperto a bambini dai 5 agli 8 anni e prevede 2 lezioni settimanali collettive della durata di 30 minuti; il corso junior, rivolto ai bambini dagli 8 ai 13 anni; il corso senior, per i ragazzi dai 13 anni in su; ed infine il corso superior, che prevede lezioni specialistiche per preparazioni ad esami e concorsi.

Saluti
Il maestro Leo Ferraro
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