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Come educare i figli: scappellotto sì o no? Il consiglio di Psicologo360

Come educare i propri figli è da sempre un dilemma per le giovani coppie ma anche per quelle più collaudate. Esiste un famoso proverbio secondo il quale uno schiaffo ai figli è un gesto che aiuta a crescere. «Mazze e panelle fanno i figli belli» non è evidentemente un proverbio scandinavo.

E’ proprio di questi giorni la notizia dell’arresto di Giovanni Colasante, consigliere comunale di Canosa in vacanza nel paese dei fiordi con la famiglia, colpevole di aver dato uno schiaffo in pubblico al figlio dodicenne a seguito di un rimprovero. La polizia di Stoccolma, informata dell’accaduto, lo ha immediatamente fermato, ammanettato e tenuto in carcere per tre giorni. In Svezia infatti non è tollerato usare anche forme lievi di violenza contro i figli. E in Italia? Secondo l’ultima ricerca di Save the Children, realizzata da Ipsos, lo «sculaccione che aiuta a crescere» è tutto sommato ancora ben visto: lo usa, per sua stessa ammissione, il 25% dei padri e delle madri italiane. Il 2% di questi vi fa ricorso tutti i giorni, mentre il 23 solo qualche volta al mese. Ma nei casi limite la percentuale di genitori che usa schiaffi sale al 53%. Il 44% ritiene che infliggere qualche punizione fisica sia ancora un metodo valido, soprattutto quando si ha a che fare con i bambini più piccoli. Ma è davvero così?

“L’uso della percossa come strumento pedagogico non è mai una buona scelta – dichiara la dottoressa Valeria Cani, psicoterapetuta di psicologo360.it specializzata in problemi familiari, di coppia e conflitti tra genitori e figli – I metodi coercitivi, che fanno uso della violenza, rischiano di incrinare irrimediabilmente i rapporti tra genitori e figli. Anche se lo scopo è quello di disciplinare il bambino, il rischio è quello di generare un trauma e un risentimento che possono avere effetti sui rapporti anche molto tempo dopo gli accadimenti. Esistono molti altri modi di persuadere i bambini e di educarli – prosegue la dottoressa Cani – Sin da piccolissimi, infatti, i bambini sono sensibili al tono di voce e alle espressioni del volto e del corpo dei genitori, e sono in grado di distinguere cosa è lecito fare e cosa no. Quando i bambini sono più grandi le parole e il dialogo possono fare molto di più (e meglio) di un rapidissimo ceffone dato, spesso, solo per frustrazione.”

Psicologo360.it nasce per dare una risposta a queste esigenze, sfruttando al meglio le tecnologie esistenti e mettendo a disposizione un team di esperti altamente qualificati in grado di rispondere con competenza alle richieste di chiunque abbia bisogno di supporto. Il team completo di Psicologo360 è composto da oltre 20 professionisti che lavorano quotidianamente per offrire sempre un servizio innovativo. La consulenza psicologica online fornita dal team di Psicologo360 offre risposte in tempi brevi, fornendo informazioni e prestando il dovuto supporto psicologico, il tutto garantendo la massima professionalità e rispettando quelle che sono le norme indicate dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.

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