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Quale alimentazione durante la gravidanza

Ci sono delle credenze popolari dure a morire quando si parla di alimentazione durante la gravidanza: una delle più ricorrenti in tutte le famiglie o nella cerchia di amici ed amiche è quella relativa alla necessità di mangiare per due da parte della gestante.
Per una donna in gravidanza è fondamentale controllare il peso corporeo garantendo con una sana alimentazione per sè e per il feto tutte le sostanza nutritive e l’energia necessarie per stare in buona salute. In effetti, il tempo che intercorre tra il momento del concepimento e le prime 10-12 settimane di gravidanza, non prevede un sostanziale aumento di peso, che incrementa dalle settimane successive: per le donne in sovrappeso è opportuno non superare gli 11,5 kg di peso acquistato lungo tutta la gravidanza; per le donne sottopeso è desiderabile un aumento medio di 15 kg

Ciò che può ritenersi a pieno titolo una dieta equilibrata deve comprendere nelle corrette dosi alimenti come pesce, carne, frutta, verdura, latte e derivati, uova, legumi, cereali e prediligere condimenti come l’olio d’oliva, a differenza del sale che sarebbe opportuno evitare o consumare con moderazione nelle dosi di non più di 5 grammi, l’equivalente di 1 cucchiaino raso, al giorno. Per integrare la dieta, può risultare utile, previo consulto con il proprio medico curante, assumere acido folico e ferro.
Qui di seguito alcuni alimenti da assumere con moderazione
– bevande contenenti caffeina o sostanza simili, come caffè, te, bibite analcoliche a base di cola
– bevande alcoliche, vino e birra in primis

Per stabilire le tempistiche di una corretta alimentazione in gravidanza, è consigliabile fare piccoli pasti e frequenti, evtiando in questo modo lunghi periodi di digiuno che potrebbero indurre la gestante a nutrirsi in quantità più abbondanti con il problema di una più lenta digestione.
Gli alimenti da evitare durante tutto il periodo della gravidanza sono superalcolici, carne crude, salumi o poco cotte. Il rischio di infezioni alimentari e la comparsa di patologie come la Toxoplamosi e la Salmonellosi, si riduce evitando il consumo di carne cruda e di verdure crude non ben lavate. Anche la dieta vegetariana è consigliabile, purchè sia ben bilanciata, ovvero a frutta verdure e cereali occorre accompagnare proteine date da legumi, derivati del latte e uova. Importante è consentire l’assunzione delle giuste quantità di calcio, ferro e vitamine B12 che purtroppo con la dieta vegetariana vengono assimilate in modo più ridotto dall’organismo. Dopo aver chiarito cosa è bene mangiare e cosa evitare in gravidanza, sembra opportuno approfondire in che modo i cibi e gli alimenti debbano esser cotti. Sull’apporto nutrizionale di un alimento, rendendolo più sano o, al contrario, sconsigliato, può influire il livello di cottura: in generale, preferibili sono i metodi di cottura al naturale, che non prevedono l’aggiunta di grassi, come alla griglia, al vapore, al forno.

Da evitare sono cibi e alimenti fritti, perchè la cottura ad alte temperature conferisce una quasi nulla salubrità agli stessi alimenti, nonchè all’organismo ed appesantiscono di molto la digestione. Come condimento ai cibi cotti si predilige olio extra vergine d’oliva al posto di burro, margarina e spezie al sale.

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