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I linfonodi: come scoprirli, cosa sono, a cosa servono

Al giorno d’oggi lo sviluppo di tumori e di malattie neoplastiche sta divenendo più insistente e, naturalmente, anche molto preoccupante: sebbene la ricerca nel settore della lotta contro il cancro ed altre forme tumorali – tumori solidi, linfomi, mielomi e leucemie – stia facendo dei grossi passi in avanti, la paura di essere affetti da una di queste patologie è molto radicata, specialmente se in famiglia vi è già stato un caso di tumori o di altre malattie neoplastiche.
La paura, poi, cresce quando percepiamo uno o più sintomi che vengono generalmente associati a queste malattie: basta tastarci il collo e sentire un linfonodo gonfio per temere il peggio e, nella maggior parte dei casi, correre dal medico.
Sebbene in genere il rigonfiamento di un linfonodo non sia collegato ad una patologia grave – anche perché, in questi casi, vi sarebbe in genere anche la presenza di altri sintomi più o meno gravi – è anche vero che esiste ancora una buona parte di persone che prende “sottogamba” la situazione, magari rimandando una visita dal medico e temporeggiando: in realtà, nonostante sia giusto non creare allarmismi – proprio perché i linfonodi non sono sempre legati alla presenza di patologie neoplastiche o di forme tumorali – è bene comunque rivolgersi ad un medico sia quando i linfonodi continuano a gonfiare, sia quando all’ingrossarsi di questi piccoli organi si associano altri sintomi.
La presenza dei linfonodi nel nostro organismo è molto importante: essi fungono infatti da campanello d’allarme per il nostro corpo, dando prova della loro presenza – ed ingrossandosi – quando il normale equilibrio che regola le funzioni vitali del nostro organismo inizia ad incontrare degli ostacoli.
Per questo motivo è sempre bene tenere sotto controllo i propri linfonodi e rivolgersi ad un medico quando la loro presenza si fa “sentire”: pur senza voler creare allarmismi, il rigonfiamento di diversi linfonodi potrebbe voler dire che qualcosa non va, e che sia appunto il caso di tenere sotto controllo la situazione.
Internet è una grossa fonte di informazioni, ma sempre più spesso tendiamo ad affidarci solo a ciò che leggiamo online, con la conseguenza che a volte prendiamo sottogamba una situazione che invece andrebbe chiarita, mentre in molti altri casi ci allarmiamo per nulla: sul sito web linfonodi.com, che dedica intere pagine a questi importantissimi organi, ci viene chiarito che se da un lato la loro presenza sia del tutto benevola – e spesso associabile solo ad una banale infezione – in altri casi è importante andare a fondo e valutare appieno la situazione.
Solo un medico, infatti, saprà chiarire con estrema certezza cosa indichi quel fastidioso rigonfiamento che abbiamo percepito, per caso, tastandoci il collo: in genere, tuttavia, un linfonodo che indica la presenza di una malattia neoplastica si presenta in maniera diversa rispetto ad un linfonodo che indica una banale infezione. La dimensione, la sede del linfonodo ed alcune particolarità che si presentano al tatto, sapranno dare immediate indicazioni della sua presenza, ma ricordiamo che solo una figura medica saprà chiarire con sicurezza se ci si trova di fronte ad una patologia importante oppure se si è semplicemente affetti da una banale infezione.

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