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Il Consiglio Malese per l’Olio di Palma risponde alle false accuse contro l’olio di palma in Italia

Kuala Lumpur, 7 giugno 2015 – Il Consiglio Malese per l’Olio di Palma (MPOC) risponde alle false accuse contro l’olio di palma e intende illustrare le verità riconosciute e scientificamente provate sull’olio di palma. Il CEO di MPOC, Dott. Yusof Basiron, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La campagna contro l’olio di palma promossa da Il Fatto Alimentare, Altroconsumo e Coldiretti è basata su falsità e disinformazione. La Malesia è un ottimo partner commerciale per l’Italia e l’MPOC chiede al governo italiano di respingere pubblicamente questa campagna dannosa e malevola, priva di rigore scientifico”.

Ambiente
L’accusa mossa contro la Malesia secondo la quale sarebbe in atto una deforestazione selvaggia volta alla distruzione delle foreste pluviali e della fauna selvatica è manifestamente falsa e ciò è facilmente dimostrabile. Il governo malese si è impegnato a preservare il 50% almeno del territorio nazionale sotto copertura forestale – un impegno per l’ambiente audace e lungimirante che nessun altro paese ha corrisposto, nemmeno l’Italia. Questo impegno da parte della Malesia è stato riconosciuto, tra gli altri, dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale.
La Malesia è anche impegnata in una politica equilibrata che tiene conto sia dello sviluppo del territorio per l’agricoltura (fra cui l’olio di palma) sia della protezione delle foreste. L’olio di palma copre solo lo 0,3% della superficie agricola mondiale e ha una resa maggiore rispetto a qualsiasi altra coltura di semi da olio. L’incredibile produttività di questa coltura permette la conservazione e la protezione di più terreno forestale rispetto ad altre colture, e consente ai paesi più poveri di svilupparsi.
A proposito del migliore impatto ambientale dell’olio di palma il CEO di MPOC, Dott. Yusof Basiron, ha dichiarato: “L’olio di palma è la coltura di semi da olio più efficiente e più produttiva al mondo. L’olio di semi di girasole, di colza e di soia, per esempio, consumano molto più suolo per la produzione del loro olio e questo è un dato scientifico. Ciò dimostra che l’olio di palma è l’olio migliore per quanto riguarda la conservazione del terreno ed è anche il migliore rispetto a una produzione alimentare efficiente”. Il CEO di MPOC ha poi aggiunto: “Il regime di protezione forestale della Malesia è uno dei migliori al mondo, come riconosciuto al Vertice della Terra delle Nazioni Unite. I tentativi di raccontare falsità contro il primato ambientale della Malesia sono vergognosi e disonorevoli. Questa campagna portata avanti da Coldiretti e dal Movimento 5 Stelle non è scientifica ed è un insulto alle centinaia di migliaia di famiglie malesi che coltivano e vivono grazie all’olio di palma “.

Salute & Nutrizione
L’olio di palma è un olio naturale privo di OGM e non contiene i pericolosi grassi trans. Si tratta di un olio equilibrato, con il 50% acidi grassi saturi e il 50% di grassi insaturi. Questo equilibrio fornisce ottime qualità per la cottura e la produzione alimentare. L’olio di palma è stato anche utilizzato come sostituto dei dannosi grassi trans, contribuendo a ridurne l’uso prevalente fatto in Europa. I grassi trans infatti aumentano il colesterolo cattivo (LDL) e diminuiscono i livelli di colesterolo buono (HDL).
Articoli recenti, promossi da interessi protezionistici e pubblicati sui media italiani, hanno sostenuto che l’olio di palma possiede aspetti negativi ed è quindi dannoso per la salute. Purtroppo, questi articoli sono fuorvianti e contribuiscono alla disinformazione verso i consumatori italiani. L’olio di palma – come tutti gli olii – è un componente sano all’interno di una dieta equilibrata. Numerosi ricercatori ed esperti di tutta Europa hanno confermato che è sicuro e non dovrebbe essere temuto, tantomeno demonizzato.
Un recente studio della Fondazione Francese per l’Alimentazione e la Salute, inoltre, ha spiegato che l’olio di palma non è affatto pericoloso né dannoso e che la quantità consumata in Europa non è eccessiva come molti sostengono, anzi. Lo studio ha anche elogiato il ruolo dell’olio di palma nella riduzione del consumo di grassi trans in Europa.
Allo stesso modo uno studio realizzato nel 2014 dall’Istituto Mario Negri, condotto dalla Dr.ssa Elena Fattori e dal Dott. Roberto Fanelli, ha confermato un punto significativo: non vi sono, infatti, riscontri che l’olio di palma sia dannoso né tantomeno cancerogeno.
L’olio di palma è la fonte mondiale più ricca di carotenoidi, un composto chimico naturale, contenuto 15 e 30 volte di più nell’olio di palma rispetto a carote e pomodori. Il palma è anche una delle fonti più ricche di tocotrienoli e tocoferoli, che contengono vitamina E, ritenuta dagli esperti in grado di aiutare nella protezione contro il cancro e nel processo di reversione della neuro-degenerazione.
Il colore rosso dell’olio di palma non raffinato è dovuto al suo elevato contenuto di carotenoidi, circa 500/2000 mg per kg rispetto a circa 100 mg per kg negli altri oli vegetali. L’Istituto Francese di Ricerca per lo Sviluppo ha condotto una ricerca sull’utilizzo dell’olio di palma per affrontare la carenza di vitamina A nei paesi in via di sviluppo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la carenza di vitamina A affligge più di 250 milioni di bambini in tutto il mondo ed è la causa della morte di un numero oscillante fra i 125.000 e 250.000 bambini ogni anno.
Il CEO di MPOC, dottor Yusof Basiron, ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla salute e la sicurezza dell’olio di palma: “E’ importante che in Italia si dica la verità, invece di spaventare i consumatori come stanno facendo Il Fatto Alimentare, i grillini e gli ambientalisti. L’olio di palma è un olio sano, naturale che viene consumato da miliardi di persone in tutto il mondo. Si tratta di un ingrediente alimentare come molti altri ed è riconosciuto dagli scienziati come estremamente prezioso in quanto privo al 100% dei pericolosi grassi trans. I tentativi di intaccare la reputazione dell’olio di palma sono falsi e fuorvianti”.

Background
La Malesia è il secondo più grande produttore mondiale di olio di palma ed è uno dei principali esportatori in Europa, compresa l’Italia. Il Consiglio Malese per l’Olio di Palma (MPOC) rappresenta gli interessi dei produttori di olio di palma e dei piccoli agricoltori, in Malesia.
Il 40% delle piantagioni di olio di palma in Malaysia è di proprietà dei piccoli agricoltori, che hanno beneficiato di queste coltivazioni per uscire dalla povertà nelle comunità rurali. L’olio di palma è stato un fattore importante per la Malesia nella riduzione della povertà passata dal 50% nel 1960, fino a meno del 5% di oggi. Oggi, l’industria dell’olio di palma è uno dei maggiori datori di lavoro del paese, impiegando direttamente più di 570.000 persone, con altre 290.000 persone impiegate indirettamente.

Secondo gli analisti economici della stimata società di consulenza Europe Economics l’olio di palma fornisce un contributo sostanziale per l’economia italiana: 14.000 posti di lavoro in Italia dipendono dalle importazioni di olio di palma. Quest’ultimo fornisce poi un gettito fiscale pari a 500 milioni di euro e ha un impatto positivo sul PIL italiano pari a 1 miliardo di euro.

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