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Umidificatore per sigari: ecco un po’ di storia..

L’hobby ben noto di fumare e collezionare sigari, che in alcuni ambienti è considerata una forma d’arte, è ricca di raffinatezza e stile.
La conservazione, la manutenzione, e il processo di polimerizzazione, in generale, sono una capacità che si riesce a padroneggiare col passare del tempo, e non può essere appresa senza la necessaria conoscenza.

Gli humidor sono diventati estremamente avanzati: dai secoli scorsi, intarsiati con un igrometro naturale a molla; ai più moderni, con esterno in fibra di carbonio, e igrometro digitale attivo e automatizzato.
Con il passare degli anni il concetto dietro un umidificatore per sigari è rimasto lo stesso: far durare e mantenere i sigari in un ottimo stato di conservazione per ottenere risultati ottimali da esso.

Nonostante i progressi della tecnologia e il cambiamento di atteggiamento verso gli stessi sigari,
gli intenditori non hanno mai smesso di mettere passione e amore in quest’arte e, con l’aiuto del loro umidificatore per sigari, di godersi questi frutti per periodi prolungati.
Gli umidificatori per sigari sono affascinanti sia nella loro costruzione e caratteristiche, sia nella storia delle loro origini. Vi è una controversia su chi fosse il primo inventore dell’humidor. Con un certo livello di certezza possiamo dire che Terrance Manning of Ireland e la sua famiglia sono stati indicati dagli storici come primi inventori e venditori di umidificatori per sigari.
Si dice che Mannings lavorasse in Sud Africa nel 1887, per padroneggiare e affinare le sue tecniche di lavorazione del legno, e cercare di aggiungere contatti internazionali che gli permettessero di importare le migliori qualità di legno e materiali.

umidificatore per sigari

Dopo 4 generazioni i successori della famiglia Manning continuano a produrre umidificatori della stessa eccellente qualità, sotto il ben conosciuto nome di “Ashton”.
Il primo vero umidificatore per sigari utilizzava un igrometro analogico, che operava attraverso una molla tonda come principale componente, per determinare il grado di umidità.
Il cambiamento di umidità provoca il restringimento o l’allungamento della molla che collegata ad una lancetta mostra il grado di umidità su un’apposito quadrante.
Gli igrometri analogici negli umidificatori del passato erano sempre situati nella parte interna potendo essere visualizzati solo aprendo la scatola.
Le versioni più recenti degli umidificatori hanno l’igrometro nella parte esterna del coperchio, così da poter permettere la lettura senza aprire l’humidor.

Vi sono altre versioni di igrometri analogici, come quelle fatte con capelli naturali o sintetici che superano la precisione di quelli a molla, ma richiedono una regolare cura e taratura. Molto spesso quelli con capelli sintetici sono utilizza ti perché sono precisi come quelli fatti con capelli naturali ma senza il necessario aggiornamento.

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