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Corretta Alimentazione: non chiamarla semplicemente “dieta”

Da tempo gli esperti di nutrizione hanno cambiato il modo di parlare della corretta alimentazione, smettendo di utilizzare il termine “dieta” ma parlando di “alimentazione equilibrata” E’ infatti l’equilibrio il criterio più importante nella scelta quotidiana degli alimenti che consumiamo. Ma vediamo in dettagli cosa significa “alimentazione equilibrata”.

  • Non troppe calorie, innanzitutto: secondo un recente documento circa 2300 per una donna adulta, che svolga una moderata attività fisica, e circa 2600 per un uomo con le stesse caratteristiche. Qualche caloria in più (circa 200) per chi fa più attività fisica, 200 in meno se, al contrario, la vita è del tutto sedentaria.
  • Fonti di energia: nonostante la grande popolarità delle diete “low carb”, o addirittura “no carb” (e cioè a basso o nullo tenore di carboidrati), sono proprio i carboidrati a dover fornire la maggior parte dell’energia (circa il 50-60% del totale). Preferendo i cibi integrali – questa è forse la novità principale degli ultimi anni – i carboidrati a “basso indice glicemico”: quelli cioè che rilasciano più lentamente il glucosio nel sangue quando vengono digeriti dal nostro organismo. (sulle confezioni vi è scritto indice IG)
  • Meglio la pasta cotta al dente del pane e delle patate, quindi. E meglio, comunque, se i cereali sono integrali, e quindi più ricchi di fibra (che rallenta l’assorbimento del glucosio) e di altri componenti con interessanti effetti metabolici (antiossidanti, vitamine, minerali).

Anche mangiare cibi troppo salati è una brutta abitudine per la nostra salute. Come si fa con olio e altri condimenti, è bene tenere sotto controllo la quantità giornaliera che ne viene assunta. Il nostro palato si adatta nel tempo, per questo è importante abituare i bimbi dalle prime pappe a non mangiare cibi troppo saporiti, o nel tempo il loro palato si abituerà, facendo sembrare cibi poco saporiti addirittura insipidi. Quindi, come iniziare a ridurre la quantità di sale assunta? – In gravidanza evita cibi troppo salati o conditi – Inizia a ridurre gradualmente, poco alla volta, il sale nelle tue preparazioni – Nella pappa dei bimbi, almeno il primo anno, evita di aggiungere sale – Scegli linee di prodotti a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, cracker senza sale, etc.) – Consuma saltuariamente alimenti ricchi di sale come patatine fritte, snacks salati, salumi e formaggi stagionati, capperi e olive da tavola. Molto importante è assumere giuste quantità di Beta Carotene, che deve il suo nome alle carote, infatti è da questo alimento che per la prima volta è stato isolato il nutriente tanto noto. La dose giornaliera raccomandata di beta carotene è di 5000 UI (unità internazionali) la stessa quantità è adatta per i bambini.
5.000 UI di beta-carotene sono disponibili in una carota di medie dimensioni, quindi è sufficiente mangiare una carota al giorno per assumere la quantità giornaliera necessaria al nostro organismo.
Numerosi sono gli alimenti ricchi di Beta-Carotene, quelli più noti sono: carote, pomodori, zucca, peperoni, albicocche, cachi, mango, meloni, ma sono presenti anche in molte verdure a foglia verde scuro come spinaci, rape, broccoli e cicoria, a in alcuni alimenti di origine animale come: tuorlo d’uovo, latte e i latticini, e fegato.

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