Un ampio catalogo di ricambi originali per moto d’epoca: ecco la grande offerta di pezzi di ricambio per moto americane vitange del sito www.gaetantogranata.com.
Se desiderate restaurare autonomamente la vostra moto d’epoca il nostro sito vi offrirà una vasta scelta di ricambi originali tra cui: Cambi, Carburatori, Claxon, Contachilometri, Fari, Generatori, Magneti, Motori, Parti Motore, Serbatoi.
Ricambi moto originali per ogni vostra esigenza. Le principali marche trattate sono Harley, Indian. Tra i nostri pezzi di ricambio più richiesti i carburatori Harley Davidson, i carburatori schebler.
Richiedi informazioni su disponibilità e prezzi. Il nostro staff è a tua completa disposizione!
Presentazione aziendale
Gaetano Granata dispone di motociclette americane d’epoca, come Harley Davidson, Indian, Excelsior, Henderson ecc, oltre ad alcune moto italiane, inglesi e tedesche.
E’ specializzato nel restauro di moto antiche, cura ogni particolare tecnico ed estetico rispettando l’originalità di ogni motocicletta, grazie anche al fatto di possedere molte documentazioni originali dell’epoca.
Dispone di ricambi originali dell’epoca o parti nuove per il restauro delle moto americane dal 1920 al 1955.
Vi può anche seguire nelle pratiche per l’immatricolazione e la messa su strada della vostra amata compagna di viaggi.
In fase di vendita valuta l’eventuale ritiro del vostro usato d’epoca o prende in considerazione eventuali scambi.
Sicuro di darvi un servizio impeccabile vi augura una buona navigazione dell’interno sito.
La Storia
Un certo giorno decisi di andare in vacanza in Australia. Era estate e immaginavo il continente selvaggio, con il deserto e gli aborigeni ad Ayers Rock. Coltivavo la malcelata speranza di incontrare canguri e qualche koala appeso ad un albero, come un peluche. Invece, in uno store di Sidney trovai una vecchia Panhead e la comprai”: così comincia attorno agli anni 80, una storia che continua ogni giorno a Rezzato, in provincia di Brescia dove, nel silenzio di un capannone industriale, vive la Harley Davidson & Indian Revival.
Gaetano Granata, protagonista di questa storia, si sente oggi nei panni del pioniere, nel senso dell’atavica passione che lo spinge alla ricerca del pezzo o della moto, in tutto il mondo. “E’ la pazienza meticolosa, la cura certosina con la quale si persegue un obiettivo che alla fine premia, che da i suoi frutti”. Infatti, ben allineati sugli scaffali sono presenti centinaia di pezzi di Harley Davidson e Indian con una caratteristica fondamentale, provengono quasi tutti dagli Stati Uniti (Florida o Texas) dove erano state stoccate e catalogate le moto che parteciparono al secondo conflitto mondiale. E poi pezzi che vengono dal Sud America, dal Sudafrica, dall’Asia.
Buona parte dei ricambi sono della 750cc e della 1200cc Flathead a valvole laterali; da Orlando (Florida) provengono pistoni, colli di bielle, bielle e alberi motori; e poi cilindri e carter motore ancora conservati in grasso meccanico e carta tipo pacco! Si tratta di pezzi originali degli anni ’40 o primi anni ’50, perché solo esclusivamente quelle sono le moto e i pezzi trattati a Rezzato. Questi pezzi sono ancora allo stato di origine con le relative targhette sulle quali sono indicati giorno, mese e anno (1940 o 1941) di costruzione. Le moto restaurate a Rezzato, attingono, ovviamente, ai ricambi originali dell’epoca provenienti da ogni dove. Ma le attenzioni di questi anni si sono rivolte anche alle Indian.
Tra gli scaffali tons of spares: telai, pistoni, manubri, bielle, cilindri, teste, carburatori, parafanghi, fari nuovi e usati motori e cambi completi di Sport Scout, Chief, modelli 741 e Scout: una vera manna per gli appassionati, roba che ha talvolta quasi ottant’anni! Una overdose di metallo e vernice, di cromo storico, di bronzo, rame e metallo di mezzo secolo fa, un’orgia di manettini, manopole, pedane e minuteria: cose che, anche se non servono, verrebbe voglia di farsele vendere, per possederle, toccarle, guardarle. I ricambi storici originali: una passione che suscita grandi emozioni e che suggeriamo a tutti di coltivare, perché insegna a meditare, sul tempo e sul lavoro dell’uomo. Su chi, con dolore, fatica, ma anche con amore, costruiva, in uno spazio dove i nostri padri vivevano le nostre stesse passioni.