No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

I principali traumi sportivi: curiosità

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che svolgono un allenamento fisico molto intenso e che spesso ignorano i pericoli e le insidie legate alle problematiche articolari e agli infortuni che possono derivarne. Per allenarsi al meglio e più a lungo, occorre prevenire gli infortuni, in modo da evitare i lunghi periodi di inattività che caratterizzano il post infortunio dell’atleta e che possono portarlo a disinteressarsi allo sport.
Di seguito vediamo quali sono i traumi sportivi più frequenti, allo scopo di fornirvi una sorta di promemoria per non dimenticare i rischi legati alla troppa attività. Le informazioni che seguono non vogliono sostituirsi al parere del medico anzi, se avvertite dei dolori particolarmente localizzati in seguito ad un elevato allenamento fisico, rivolgetevi ad un ortopedico, come questo di Roma ad esempio, che vi guiderà attraverso la giusta terapia riabilitativa.
Traumi sportivi: per saperne di più
Il trauma sportivo è originato da un infortunio o da un incidente improvviso ed involontario che agisce sull’organismo durante lo svolgimento di una prestazione sportiva, provocando delle alterazioni strutturali all’organismo stesso.
Il danno sportivo invece è di origine diversa, in quanto non ha un’origine traumatica, ma si genera lentamente a causa di sollecitazioni scorrette perpetuate nel tempo. Queste sollecitazioni possono favorire l’insorgere di infiammazioni e dolori, che logorano il fisico e causano l’alterazione della funzionalità dell’organismo.
Per quanto riguarda i traumi articolari invece, esistono dei tipi di traumi sportivi maggiormente diffusi degli altri:

  • distorsioni: si tratta della fuoriuscita di una porzione o di un capo articolare dalla sua sede, con un immediato e spontaneo rientro. La distorsione è provocata da traumi momentanei, che non rompono le ossa ma danneggiano le capsule articolari ed i legamenti, perché sottoposti a brusche trazioni. Esistono diversi gradi di entità delle distorsioni, in base al grado di coinvolgimento degli apparati legamentosi, che posso essere illesi, parzialmente lesi, o lacerati interamente. I sintomi della distorsione cambiano a seconda della gravità del danno e possono presentarsi sotto forma di un dolore localizzato, un gonfiore post-traumatico, un colore blu violaceo, oppure un’impotenza funzionale dell’arto che può essere parziale o totale. In questo caso è particolarmente indicato il riposo forzato, con impacchi di acqua fredda o ghiaccio e se necessario, si può bendare la parte interessata, purché la fasciatura non sia troppo stretta.
  • lussazioni: si tratta della fuoriuscita completa e permanente di un capo articolare dalla sua sede, con l’impossibilità di tornare al suo posto autonomamente. Questo può comportare la rottura della capsula articolare e dei legamenti. L’articolazione presenta delle deformazioni nell’assetto e dei dolori, specialmente nel momento in cui si prova a muovere l’arto, che solitamente è caratterizzato dall’impossibilità di movimento, sia attivo che passivo. In questo caso ci si deve rivolgere immediatamente ad un ospedale, prestando attenzione a non muovere l’arto durante il trasporto. Evitate di cercare di mettere a posto l’articolazione, perché il rischio è quello di peggiorare lo stato dell’arto provocando fratture, lesioni ai vasi sanguigni o ai nervi.
  • fratture: si tratta di rotture traumatiche dell’osso che possono essere di diversa entità, come le fratture complete, incomplete, semplici, multiple, composte, scomposte, non esposte ed esposte. In ogni caso il dolore è violento ed è spesso seguito da gonfiori e da coloriti blu violacei, mentre l’arto è limitato, o impossibilitato a compiere movimenti e può presentare delle deformazioni e posizioni innaturali. È assolutamente vietato manipolare l’arto in alcun modo; bisogna immobilizzarlo e provvedere al trasporto immediato in ospedale.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing