“E vissero per sempre felici e contenti…”. La vita di coppia però non è sempre una fiaba e ci sottopone talvolta a difficili prove.

I cambiamenti della società e del costume, fanno emergere problemi nuovi. Le “famiglie allargate”,  i divorzi, le convivenze, hanno profondamente trasformato i rapporti familiari. Oggi si dice che “la coppia scoppia”. Succede perché, a un certo momento del percorso sentimentale, si va in crisi.

E’ una crisi dovuta ad errori di valutazione, a idee diverse su come dovrebbe svolgersi la vita di coppia o alla sottostima di sé e dell’altro. Tra i diversi motivi di disaccordo, comuni a molte coppie e analizzati in “10 Segreti e 10 Soluzioni per un Matrimonio felice e duraturo” (GRATUITO)*, val la pena citare la mancanza di dialogo,  il non capirsi o non sentirsi capiti.

Quando due persone si conoscono e si attraggono reciprocamente, non percepiscono o ignorano inconsciamente i segnali di discordanza. Entrambi, l’uomo e la donna, hanno delle affinità ma provengono da vite ed esperienze diverse che li arricchiscono o dividono come coppia, a seconda di come essi affrontano queste individualità.

Crescere e percorrere il cammino insieme vuol dire prendere una direzione. Il tempo trascorso in comune può essere piacevole e faticoso e può portare a cambiamenti che, se mal accettati e gestiti, possono far svegliare la coppia, come in un film, a letto col nemico oppure, come accade né “La guerra dei Roses”, farla passare dai mazzi di rose alla distruzione dell’appartamento.

Un altro dei motivi più ricorrenti di disaccordo nella coppia, è certamente il denaro, anche se si tende a dare più risalto a motivi più filosofici. Lo sanno bene gli avvocati matrimonialisti. Può accadere che uno dei due partner tende a risparmiare mentre l’altro è più propenso a spendere ed entrambi convergono le entrate in un unico conto, per esempio. E se la crisi è dovuta al fatto che la donna dispone di maggiori entrate rispetto all’uomo…?

Una soluzione al problema dei soldi ci sarebbe. Basterebbe creare un conto unico dove far confluire uguali proporzioni (non quantità!) di denaro per le spese in comune e gestire entrambi in piena autonomia quel che rimane.

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 Lavinia Landi