No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Cagliari, una città al centro del Mediterraneo

Mentre tutto il mondo straparla di cuore, organo-oggetto conteso tra Marketing e Pubblicità, qui sul Blog di Autodifesalimentare abbiamo deciso di parlarne sul serio!

Cominciamo con la causa originaria più comune delle malattie di cuore: si chiama "Sissite" ed è una delle malattie degenerative più diffuse (e allo stesso tempo più sconosciute) della nostra società occidentale, malattia che noi della Redazione di Autodifesa Alimentare – abbiamo l’ardire di proclamare – stiamo portando allo scoperto!

"Sì sì lo so che dovrei, ma…" seguito da una excusatio non petita, è il sintomo principale che indica il lento e progressivo estendersi della "Sissite" che intossicherà lentamente i vari organi del discernimento… …Tanto che il malcapitato affetto da questa malattia, da questa sorta di amnesia selettiva, protrarrà comportamenti (alimentari e di stile di vita) sconsiderati che, piano piano, lo porteranno da un piccolo lieve disturbo (mal di testa, stipsi, ansia, depressione, gonfiore, stanchezza etc…), seguito da una cronicizzazione del problema, prima, e al divampare della malattia, poi …

In poche parole abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone pensa di sapere esattamente cosa deve fare per stare bene, ma chissà perchè non ha la minima coscienza delle conseguenza delle sue azioni ed ha legato a qualche monelleria infantile l’esigenza di fare esattamente l’opposto di quello che sa essere giusto. Eppure in cattedra alla scuola della salute non abbiamo un bonario maestro che si lamenta con i nostri genitori alla riunione trimestrale, ma un medico chirurgo armato di bisturi. Se va bene!

Soprattutto parlando di prevenzione cardiovascolare, un argomento molto conosciuto dagli italiani ma davvero poco consapevolizzato, la "Sissite" è la trappola più pericolosa!

Teoria senza il perch̬, senza il domani, senza Рin parole povere Рla pratica!

Da un’indagine di qualche mese fa, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, è emerso come l’89% degli italiani conosca quale sia la norma per almeno 1 tra i 3 livelli di pressione, colesterolo e glicemia e come quasi la totalità degli intervistati (il 98%) sappia il suo specifico valore di almeno 1 di questi 3 fattori. Al contrario, molto pochi quelli coscienti dell’importanza di monitorare la pressione regolarmente e di come questi 3 valori concorrano ad alzare il rischio cardiovascolare.

La "Sissite" imperversa, infatti ben il 45% degli intervistati, colto sul fatto, ammette di averne almeno 1 fuori della norma, colesterolo in prima linea con un grasso 20%, "eh, sì si lo so che dovrei abbassare il colesterolo…", seguito da pressione "eh, sì si lo so che la mia pressione è un po’ altina…"

La cosa incredibile è che sebbene il oltre 2/3 degli ipertesi segua una terapia specifica, il 70 per cento di questi (7 su 10) non riesce a mettere sotto controllo la pressione con i farmaci… cannando pericolosamente l’obiettivo.

Sarà per caso che affidare alla "pillola della pressione" tutta la vicenda, continuando imperterriti con uno stile di vita alimentare sbagliato, senza un minimo di movimento, sia alquanto inutile? Il dramma delle pillole magiche impera, persone che "a vita" assumono farmaci che – per altro – non sortiscono sempre l’effetto desiderato! E chissà perchè pochi hanno interesse ad evidenziarlo!

Ed ogni volta che ci sono articoli su queste tematiche è raro che si ponga l’attenzione sull’alimentazione nel modo corretto. Sì l’alimentazione è lì, come spauracchio fastidioso sempre in agguato, difficile che si parli di educazione alimentare, mai che si diano consigli davvero pratici, si promuovano iniziative non sponsorizzate da Big Pharma o che si trovi un sistema per rendere l’argomento simpatico… (esclusi i presenti, ovviamente, meno male che in rete c’è un progetto indipendente che si chiama "Autodifesa Alimentare") …

Sempre le solite frasi fatte che sono subito archiviate dal lettore nello speciale compartimento mentale "sì sì lo so che dovrei", tanto poi l’articolo continua e, scandalosamente, appare sempre l’ultimo farmaco, l’ultimo ritrovato miracoloso… facile, si compra, si ingoia ed è molto rassicurante. Sfortunatamente per il 70% inefficace. Soldi buttati, chimica in giro, salute persa.

Le cardiopatie, lo ricordiamo, sono la prima causa di morte nel mondo occidentale, il corpo invecchia male, non ne può più di tante disattenzionie, ed il cuore semplicemente si rompe. Oppure si intasa una vena o scoppia un’arteria nel cervello. Oppure il diabete consuma il cuore, e anche lì, poco da fare…

E stando all’indagine gli Italiani sono molto sereni riguardo alle loro condizioni di salute… solo poco più della metà, è un po’ preoccupato per il suo cuore, un po’ di più si preoccupa se pensa all’ictus. Eh già, l’ictus spaventa un po’ di più… la possibilità di restare inabili, di non riuscire a gestire un pezzo di sè, di finire la propria esistenza su una sedia a rotelle e dipendere dagli altri in tutto. E’ una prospettiva davvero angosciante per sè e per le persone che ci amano e ci assistono.

Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, gli italiani non conoscono la glicemia, uno dei fattori risultati meno familiari, e quanto questa, a braccetto con il diabete, possa incidere sulla salute del cuore! Appena 1/5 dei nostri connazionali è al corrente di questo legame. Ma in fondo perchè preoccuparsi?

Oltre il 77% delle persone nel Bel Paese – forse grazie anche alla fantastica campagna di disinformazione campanilista su quanto sia salutare in realtà la dieta mediterranea "pasta e pane tutti i giorni" – è convinta di mangiare bene. Alla faccia dell’epidemia di obesità e sovrappeso che dilaga in tutte le classi di età dai bimbi agli anziani…

Ignara dei meccanismi perversi dei picchi glicemici che innescano un circolo vizioso che porta a desiderare cibo di continuo, gli italiani pensano "sì sì lo so che dovrei (mangiare meno / fare un po’ di sport) ma… è più forte di me!" … una considerazione assolutamente fuori luogo quando con un semplice programma di nutrizione si può tranquillamente arrivare a spezzare questa catena, avere più energia e iniziare a stare meglio.

E lo sport? Neanche a parlarne. Il 53% degli over 40 intervistati non sanno neanche cosa sia. Che dire? Per ricominiciare a volersi bene c’è sempre il nostro progetto di Autodifesa Alimentare… Ed insieme consiglio un bel libro, un libro che dovrebbe stare in ogni casa ci sia un adulto, uomo o donna sopra i 30 anni.

Un libro che – al di là di cuori di pezza e pelouche sintetici pieni di cioccolatini – potrebbe essere un vero regalo per San Valentino. dire_no_alle_malattie_cardiache.jpg

Un libro sul cuore. Dire NO alle Malattie Cardiache Come l’Ossido Nitrico può prevenire e far regredire le malattie cardiache.

Un manuale di facile e piacevolissima lettura scritto dal Premio Nobel Lou Ignarro, chimico e ricercatore italo-americano. Un uomo eccezionale che ho avuto l’opportunità di ascoltare più volte dal vivo. E che mi ha reso ancora più consapevole! Leggi i dettagli qui.

E allora, a San Valentino, facciamo un regalo davvero con il cuore alle persone che ci vivono accanto e che amiamo!

Decidiamo di regalargli il nostro cuore sul serio, un cuore nuovo e revisionato. E soprattutto concediamoci di vivere insieme a loro una vita longeva, sana, piena, vitale, fino all’ultimo meraviglioso giorno!

Viviana Taccione Wellness Angel Coach e Trainer Autodifesa Alimentare www.autodifesalimentare.it/blog

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing