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Chi parla da solo ha probabilmente un’intelligenza superiore alla media Ci sono persone che hanno questa “strana” abitudine di parlare da soli, di confrontarsi con loro stessi, di fare delle grandi chiacchierate interpersonali. Scherzi a parte, la scienza conferma che chi parla da sola gode di un’ottima salute mentale.
Contro qualsiasi credenza popolare che indicava “pazzi” coloro che parlottavano da soli per le vie della città, oggi abbiamo una spiegazione scientifica per ricrederci. Il parlare da soli è sempre stato visto in maniera negativo perché collegato ad un bisogno di comunicazione inespresso, quasi un grido di aiuto verso l’esterno e un modo per indicare un sentimento di solitudine nel non trovare un interlocutore pronto ad ascoltare.
Molte persone parlano con loro stessi non perché sono fuori dalle righe ma semplicemente per organizzare al meglio le idee e metterle in ordine. Questa caratteristica è comune nelle persone dalla personalità estroversa, le quali hanno bisogno di più stimoli sensoriali per raggiungere l’equilibrio; il solo pensiero mentale non basta, deve essere coadiuvato dal parlato.
La psicologia indica questa particolarità come discorso auto-diretto o egocentrico, è molto tipico nei bambini, infatti è collegato allo sviluppo e fa parte di un normale processo di crescita. Soprattutto nei momenti di gioco, i bambini tendono molto a parlare da soli. Più cresciamo più il nostro discorso auto-diretto diminuisce ma non per tutti è così. Secondo la scienza, più precisamente secondo gli studi di Daniel Swigley e Gary Lupyan, le persone che parlano da sole sono più intelligenti rispetto alla media. L’esperimento che ha confermato questa tesi ha chiesto ai partecipanti di comprare diversi articoli al supermercato, la lista della spesa è stata detta una sola volta senza possibilità di prendere appunti. Coloro che hanno ripetuto, senza vergogna, le cose da ricordare ad alta voce mentre cercavano tra gli scaffali hanno raggiunto decisamente un miglior risultato. Questo metodo, infatti, fa sì che sia più facile elaborare i dati immagazzinati nel cervello dirigendo così il nostro processo cognitivo. Ecco perché è sempre consigliato, durante lo studio, di ripetere ad alta voce le nozioni.
Insomma, la prossima volta che sentirete qualcuno parlare da solo o se sarete voi stesso a farlo complimentatevi: probabilmente davanti a voi c’è una persona estremamente brillante.
FONTE: dilei.it IMMAGINE: pixabay.com
Tags: adv20, processo cognitivo
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