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Crisi economica, l’acciaio è inossidabile

L’industria dell’acciaio ha conosciuto come tutte le altre industrie un drastico calo degli ordini negli ultimi mesi. Tuttavia resta sempre una delle produzioni fondamentali per il futuro, dato il basso impatto ambientale di questo materiale, la sua duttilità e affidabilità.

Proprio per questo motivo l’acciaio è sempre più usato anche nelle costruzioni dell’edilizia, dove il concetto di sostenibilità ambientale si sta facendo sempre più strada, essendo l’acciaio anche un materiale riutilizzabile un numero infinto di volte. Inoltre questo tipo di acciai moderni presentano, grazie alle moderne lavorazioni tramite laminazione termo meccanica, al taglio al laser e al basso contenuto di carbonio, un’alta resistenza e un’ottima saldabilità. Il loro impiego è particolarmente conveniente in progetti in cui si possono riscontrare problematiche legate all’aumento della dimensione dei componenti edilizi.

Grazie alla sua duttilità, flessibilità e sostenibilità, l’acciaio è sempre più usato non solo nell’edilizia ma anche nell’arredamento. In questo senso, è sempre più diffuso l’arredo urbano acciaio inox, usato sia nel campo della ristorazione che dell’arredamento di case e uffici.
Nel 2009 tuttavia abbiamo assistito ad un calo nella produzione mondiale dell’acciaio, a seguito della crisi economica mondiale, anche se alcuni segnali di ripresa potrebbero arrivare entro la fine dell’anno, anche sulla base del miglioramento della situazione favorevole che si sta consolidando in Cina. Il colosso asiatico, infatti, dovesse crescere dell’8 – 9 %, potrebbe contribuire a risollevare la congiuntura a livello mondiale. Questo segnale di ripresa proviene, in aggiunta alla Cina, da Brasile e Messico. In Cina inoltre è da poco nato il quarto colosso siderurgico mondiale, dall’unione di Tangshan Iron and Steel, Handan Iron and Steel e alla Chengde Xinxin Vanadium and Titanium, per costituire il quarto gruppo siderurgico mondiale.

La nuova società raggiunge una produzione stimata di acciaio pari a 31,1 milioni di tonnellate ed un valore di 4 miliardi di euro. La fusione vuole essere la risposta ad una crisi di mercato che sta facendo affievolire la domanda di acciaio e che costringe i produttori a minimizzare i costi fissi, oltre che ad aumentare l’efficienza industriale. Sarà nel contempo possibile guadagnare potere contrattuale nei confronti dei fornitori (vedasi Vale, Bhp, Billiton e Rio Tinto).

L’acciaio è il materiale base per l’intera attività industriale del Paese. È il propulsore per la ripresa della domanda nei beni di consumo come negli immobili e nelle infrastrutture. Attraverso lavorazioni innovative, come la saldatura acciaio inox orbitale, le nostre aziende cercano di mantenersi sempre all’avanguardia, per offrire prodotti di prima qualità, resistenti ed efficaci.
L’innovazione tecnologica, soprattutto in momenti di crisi, è fondamentale per non perdere terreno, e tenere il passo anche coi colossi dell’acciaio stranieri. Sperando che la ripresa non si faccia attendere troppo.

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