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COME IDEARE E SCRIVERE UN CORTOMETRAGGIO – 2 di 10

COME IDEARE E SCRIVERE UN CORTOMETRAGGIO – 2 di 10

IL PUNTO DI VISTA

Masticata la prima lezione? Com’era: facile? Difficile? Troppo tecnica? Poco? Attendo i vostri commenti: presto attiveremo un servizio di feedback per tracciare le vostre impressioni sugli argomenti proposti e valutarne di nuovi.

Ripartiamo da un altro argomento determinante, se avete in mente di scrivere soggetti originali. Assai vicino al tema dell’istanza narrante, il cosiddetto “punto di vista” (spesso contratto nell’acronimo p.d.v. oppure pdv) identifica una particolare scelta del narratore-regista. Si intende – per capirsi – quella particolare posizione (spaziale, temporale) che consente allo spettatore di vedere alcune cose e non altre.

La determinazione di un corretto punto di vista è fondamentale e non può avvenire casualmente o per tentativi. Elemento necessario alla riuscita di un prodotto narrativo, il punto di vista consiste nella perfetta conoscenza dello spazio scenico e dei campi di ripresa. Diciamolo in altre parole. La scrittura per immagini non può fare a meno dell’occhio, e non può prescindere la conoscenza dei fondamenti della tecnica video. In fase di scrittura, infatti, è bene tenere presente elementi concreti di spazio e ambiente, fondamentali per la successiva realizzazione delle riprese. Da qui arriviamo diretti ad una delle regole auree – da tenere presenti quando parliamo di scrittura legata al video.

Regola aurea n° 1 – Una delle fasi cruciali della produzione è – per paradosso – la pre-produzione. Ovvero quel momento che, con la ripresa fine a se stessa, non ha nulla a che fare.

Lo studio dei luoghi di lavoro (le tanto decantate locations) serve a chiarire la posizione della telecamera, degli illuminatori, della microfonazione, dei tecnici e così via. Inoltre attraverso uno studio accurato dei luoghi e delle posizioni verranno affinati gli elementi estetici dell’inquadratura e si ottimizzeranno i tempi di setting, il calcolo degli spazi necessari, l’ideale fusione tra la luce naturale ed illuminatori artificiali, la distribuzione delle risorse umane e così via.

La pratica di regia consiglia di identificare i punti di vista in modo assai preciso. Prima di posizionare la telecamera è necessario effettuare un sopralluogo dello spazio scenico, onde evitare di trovarsi di fronte ad imprevisti (cantieri, ostacoli, costruzioni indesiderate, flora ingombrante, rumori molesti – solo per citare alcune variabili) che dequalifichino le immagini o che possano compromettere radicalmente il progetto su carta. In questo modo si minimizzeranno i rischi, e si allungherà notevolmente il tempo disponibile per le riprese, il lavoro degli attori e gli affinamenti.

Leggi il seguito su: http://www.thomasgraziani.com/articoli-editing-compositing-teoria-del-cinema/il-punto-di-vista-come-ideare-e-scrivere-un-cortometraggio-2-di-10

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