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LA PROFONDITA’ DI CAMPO – TECNICA E TEORIA DELLA FOTOGRAFIA MODERNA – 3 di 4

Andiamo avanti con il nostro studio sulla profondità di campo. “Studio” è una parola che non piace molto: ricorda la scuola, aule polverose, banchi cui stare chini a ripetere nozioni a memoria.
Ma studio è anche la parola di chi ha passione, di chi vuole essere professionale, di chi approfondice. Noi vogliamo avere questa disposizione di animo e di cuore, anche verso argomenti – come questo – che potrebbero essere derubricati a semplice insieme di nozioni per tecnici del settore. Perchè guardare con occhio incantato il proprio lavoro è il solo modo per fare davvero la differenza tra eccellenza e mediocrità.

Elemento n° 2 – La lunghezza focale della lente
La lunghezza focale è il secondo fattore che influenza la profondità di campo: il più importante dopo l’apertura del diaframma.
Si intende con questa misura (espressa quasi sempre in millimetri) la distanza tra il centro della lente (o del gruppo di lenti) e il punto di raccolta della luce (pellicola, sensore delle reflex digitali ecc.).
Le varie lenti possono essere divise – in base alla lunghezza focale – in tre categorie:

  1. I grandangoli (ogni lente sotto i 35mm)
  2. Le lenti cosiddette “normali” (da 35mm a 65 mm)
  3. I teleobiettivi (ogni lente sopra i 65mm)

Qui ci riferiremo soltanto a quelle lenti che hanno una lunghezza focale fissa, ovvero le cosiddette lenti “primes”. Vi sono poi le ottiche zoom, ovvero che possono allungare o accorciare le loro lunghezze focali in base alla necessità di ripresa. Ma di queste, al momento, non ci occuperemo.
Una curiosità terminologica: lo sapete che i cosiddetti 35mm non indicano solo la lunghezza focale della lente ma pure il riferimento al tipo di supporto che con quella lente deve essere usato? Ovvero: una lente da 35mm è semplicemente una lente (di qualsiasi tipo) progettata per funzionare con camere che hanno alla base una pellicola da 35 mm oppure un sensore di quelle misure. Quindi per indicare una lente cinematografica da 85 mm, volendo esser corretti, bisognerebbe definirla come “una lente da 35mm con una lunghezza focale di 85 mm“. Interessante, vero? Ma torniamo alle nostre focali.

La terminologia:
Una lente wide è caratterizzata dalla possibilità di riprendere una grande parte della realtà. Si dice quindi che possiede una larga visuale di campo.
Una lente normale copre la visione della realtà secondo un angolo che è approssimativamente di 45 gradi, quindi possiede una media visuale di campo. Assomiglia molto all’angolo visuale dell’occhio umano.
Una lente tele è infine caratterizzata dalla possibilità di riprendere una piccola parte della realtà. Si dice quindi che ha una stretta visuale di campo.

Leggi il seguito su: http://www.thomasgraziani.com/articoli-video-dslr-fotografia/la-profondita-di-campo-tecnica-e-teoria-della-fotografia-moderna-3-di-4

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