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In Usa, sui pignoramenti immobiliariscandalosi è già Class Action In settimana è probabile che assisteremo all’assalto alla diligenza, la volatilità borsistica è in aumento, il che potrebbe generare una vera e propria corsa alle azioni… da parte di chi ha posizioni corte e da parte di chi non ha valutato il rischio. Molti investitori si accoderanno insieme agli scalpers e alle macchinette… Il mercato oramai è caratterizzato da bassi volumi… quindi facilmente manovrabile e pronto ad accendersi in caso di rottura della fase di mercato priva di tendenze. È ovvio che la vicinanza dei massimi sul mercato americano… porterà i player sul mercato a vedere la formazione di una tendenza rialzista con l’apparizione di un primo ripiegamento, un seguente rimbalzo a livello del precedente picco e, infine, un ultimo ribasso al disotto del supporto che passa per l’avvallamento formatosi tra i due picchi… “Moltissimi sono (o fanno finta di essere) dei Guru della Borsa e dei Mercati: continuamente ci sottopongono i loro Oroscopi in su od in giù (50% di possibilità per tutti…). Visto che ormai le Borse sono solo un vaghissimo Leading Indicator dell’Economia, che sono principalmente una bisca a controllo statale e che impattano sempre meno sul benessere della maggioranza dei cittadini… a rigor di logica ne consegue che questi oroscopi borsistici impattano solo sulla vita di una minoranza di persone e per la maggior parte di essi permettono solo di arrotondare un po’ il proprio budget, mediamente alla voce acquisto di beni superflui e voluttuari (sempreché la lettura degli “astri” proposta si riveli poi quella giusta…)”. Naturalmente non c’è nulla di male a cercare di investire al meglio i propri risparmi… anzi è un proprio dovere morale e materiale. …a questo proposito vi invitiamo a leggere l’illuminante post di Beatotrader sulla corsa al debito pubblico Debito: fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima… … Qualcuno oggi si sforza di suggerire che questa non è affatto una guerra valutaria, qualcun altro parla di aggiustamenti necessari, ma al di là della diplomazia e delle chiacchere politiche questo è il tempo del tutto per uno e ognuno per sé. I politici americani farebbero meglio ad osservare la trave che continua ad oscurare la loro responsabilità piuttosto che continuare ad insistere sulla pagliuzza che si intravvede negli altri. Gli irresponsabili monetaristi che da tempo occupano le oscure stanze del potere economico americano stanno buttando benzina sul fuoco dell’inflazione dei Paesi emergenti per cercare di distogliere l’attenzione dalla imponente dinamica deflattiva che attenaglia il mondo occidentale. La svalutazione competitiva in corso, attraverso l’innondazione fallimentare di liquidità non è altro che l’anticamera del futuro protezionismo globale. La speculazione, gli sciacalli e gli avvoltoi sono più attivi che mai ora che l’economia mondiale si avvia agonizzante verso il proprio destino. Qualunque decisione verrà presa in riferimento al famigerato allentamento quantitativo, il fallimento è assicurato nei Paesi occidentali intenti a delevereggiare il sistema, mentre l’inflazione continuerà a salire nei Paesi emergenti in un crescendo di sfide valutarie.Molti analisti e giornalisti dicono che gli ultimi pessimi dati che arrivano dal mondo del lavoro USA obbligheranno la FED al QE2. Cosa vuol dire? Semplice, significa che per aumentare gli occupati, la FED acquisterà dai 500 ai 1000 miliardi di dollari di debito governativo! … Esiste una correlazione così forte fra acquisti della FED di debito pubblico e aumento degli occupati??? Affinchè gli occupati aumentino è veramente necessario che la banca centrale americana acquisti una tonnellata di debito pubblico? Questa è la domanda che si pone Mercato Libero in un post di oggi da non perdere.Ultima questione all’ordine del giorno di oggi… Le banche in questi mesi hanno cercato di sospendere i pignoramenti, confidando nel fatto che l’economia si sarebbe ripresa. Invece ad ascoltare le dichiarazioni del direttore della Restrepo Consulting Group, immobiliare a Las Vegas, oggi vi è una chiara presa di coscienza da parte delle stesse banche e dei mutuatari che il mercato non si riprenderà in maniera sufficiente a salvare molti progetti commerciali dal pignoramento.E pensare che il tutto era stato diluito in attesa di tempi migliori, dai prossimi mesi anche i pignoramenti nel mercato immobiliare commerciale contribuiranno a mettere ulteriore pressione sul sistema bancario americano. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, chissà chi avrà il coraggio da oggi in poi di comprare un’abitazione il cui pignoramento torna in discussione. Un dirigente anonimo inoltre si è affrettato a dichiarare a rischio il recupero dell’intero mercato immobiliare a causa dell’estensione delle eventuali cause legali, che si possono comprendere nel migliore interesse dei consumatori ma che continuano a ritardare l’impatto di una eventuale stabilizzazione finanziaria e un eventuale riequilibrio dell’economia americana. Questi sciacalli prima producono documenti falsi per accelerare le procedure di pignoramento e poi si lamentano che le eventuali cause interrompono la ripresa del mercato immobiliare. Quanto tempo manca per una rivoluzione in America?
ECONOMIA GLOBALE IL CICLO RIALZISTA DELLE BORSE MONDIALI È FINITO• Affari e Finanza | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdfLA GRANDE CORSA AL PROTEZIONISMO MONETARIO• Corriere Economia | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdfLA GRANDE CORSA DELL’EURO IN QUESTO PAZZO PAZZO MONDO• Il Sole 24ORE | 7 ottobre 2010 | • Scarica il pdfSTEPHEN ROACH, I PAESI NON CRESCONO SVALUTANDO LE MONETE• Corriere Economia | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdfIRLANDA IN BANCAROTTA ORA LE PERIFERIE SONO UN FANTASMA• Affari e Finanza | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdf
ECONOMIA ITALIANA DRAGHI “NON VEDO UN RITORNO FORTE ALLA SPECULAZIONE FINANZIARIA”• La Stampa | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdf DRAGHI ALL’ITALIA SERVONO CRESCITA E AUSTERITÀ• Corriere della Sera | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdf L’ITALIA È DEBOLE MA NON CI SONO RISCHI DI CRACK• La Stampa | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdfLA POLITICA DEL RIGORE ITALIANA FATTA DALL’ECONOMISTA TREMONTI• La Stampa | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdfLA SCALATA A MEDIOBANCA• Affari e Finanza | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdf
BRACCIO DI FERRO IMMOBILIARE SULLA PELLE DELL’EXPO• Affari e Finanza | 11 ottobre 2010 | • Scarica il pdf CONTINUA A LEGGERE QUI
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Venerdì 19 febbraio, ore 18.30, per la Rassegna Un museo…
Può una passione trasformarsi in un lavoro? La risposta è…
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