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La Battaglia di Canne i libri di Renato Russo

La battaglia di Canne, scritto nel 1999, narrativamente scorrevole e attendibile, tenta di compiere una rivisitazione dell’epico scontro tra Annibale e i Romani guidati da Lucio Emilio Paolo e Terenzio Varrone cercando di offrire al lettore una descrizione evocatrice dei suoni assordanti del combattimento.
Canne e la memoria, è come un grande libro di archeologia finora scritto soltanto in parte. Spogliata di un gran numero di preziose testimonianze andate distrutte per l’inesorabilità del tempo non sappiamo quanti capitoli manchino ancora al completamento della sua storia.
Per arricchire la sua plurimillenaria ricostruzione, è necessario frugare fra le nebbie che ancora avvolgono l’origine e il cammino della sua civiltà, è necessario continuare a cercare e a scavare per recuperare alla nostra conoscenza, dall’oscurità del tempo, pezzo dopo pezzo, reperto dopo reperto, i molteplici documenti lapidei della sua storia ancora nascosti.
La Cittadella di Canne dalla preistoria al medioevo, stampato in due edizioni, fra storia e archeologia, ripercorre le vicende della Cittadella di Canne attraverso il racconto di un viaggio a ritroso nel tempo, narrativamente scorrevole e storiograficamente attendibile, cercando così di offrire al lettore una descrizione vivace del sito, evocatrice dei suoni assordanti della famosa battaglia, ma al tempo stesso ricostruttrice di uno dei siti archeologici più notevoli della Puglia.
Nel 2008 l’Editrice Rotas pubblica La battaglia di Canne alla luce delle fonti classiche, che ripropone, l’antica querelle della mancanza di armi sul sito come motivazione escludente la tradizionale localizzazione dello scontro, per affermare invece la soluzione del dubbio nella rilettura integrata fra emergenze archeologiche e documentazione storiografica.
Canne nelle fonti storiche dal 216 a.C. al 1294, questo libro è stato scritto sotto l’impulso delle numerose lettere pervenute alla Gazzetta del Mezzogiorno dove alcuni appassionati ricercatori locali, stimolati dalle solleticanti provocazioni del direttore Lino Patrono, hanno ancora una volta messo in discussione – sia pure con povertà di argomentate valutazioni – la plausibilità di Canne come sito topograficamente attendibile dello svolgimento della battaglia.
Guida alla cittadella di Canne della Battaglia. Questa guida vi fornirà l’itinerario per esplorare la cittadella con un’ampia descrizione sulla Battaglia di Canne. Tradotta anche in lingua inglese. Guide to the citadel of Cannae.
Canne della Battaglia tra storia e archeologia, VI millennio a.C. – 1294 d.C. Dal villaggio preistorico a quello daunio-apulo, dall’epoca romana e paleocristiana fino all’epilogo dell’accorpamento del Tenimentum Cannarum a Barulum, la vicenda di Canne si snoda attraverso la storia di oltre settemila anni, contestualizzata con l’analisi cronologizzata di oltre duecento reperti archeologici che – scandendo le tappe di uno straordinario percorso – concorrono a definire un capitolo di particolare rilevanza per la storia della Puglia.
Canne 216 a.C. La più grande battaglia dell’antichità
Canne 216 a.C. The greatest battle of antiquity
La Battaglia di Canne
Lo scopo di questo libro, la rievocazione della grande battaglia di Canne che si svolse al centro della vallata dell’Ofanto, è quello di aiutare a non dimenticare il ricordo della battaglia più famosa dell’antichità.
La Battaglia di Canne Ristampata nel 2015 un vecchia edizione del 1999.
È tempo di dare ali alla nostra immaginazione, di svegliarci dall’inerte torpore nel quale siamo stati come narcotizzati nel corso di questi ultimi lustri e di recuperare alla nostra memoria uno dei più grandi e drammatici fatti d’arme dell’antica storia romana, la battaglia di Canne che rappresentò per Roma, pur sconfitta, l’inizio della sua grandezza. E questo cruento avvenimento è nostro, ci ap¬par¬tiene, perché si consumò nella nostra campagna, in un’assolata giornata ago¬sta¬na di oltre 2.200 anni fa, le cui ore scandirono i lugubri rintocchi di una disfatta implacabile e il massacro di una grande armata. Iniziata sulla piana ofantina, a ridosso dell’antico alveo fluviale, decisa dal geniale cartaginese, la battaglia si concluse fra le pieghe infracollinari dell’antichissima Canne.
È tempo che subentri una riflessione che contribuisca a renderci consapevoli delle enormi potenzialità turistico-culturali legate ad un più aggiornato richiamo della epicità del celebre scontro.
È pur vero che l’altra Canne – quella medievale – è più visibile, attraverso le periodizzate tangibili attestazioni di un passato scandito da una realtà storica archeologicamente stratificatasi in epoche che hanno sedimentato un gran numero di testimonianze. Ma la suggestione della famosa battaglia di Canne, ancorché le sue emergenze visibili si sono dileguate fra le nebbie di un remoto passato, è tuttavia presente ovunque, a Canne, e il suo immaginifico scenario è restato inalterato nei suoi elementi essenziali: il fiume, la piana del combattimento, il ventoso Volturno, l’accecante riverbero del sole sulla vasta pianura nelle giornate di agosto, la rocca della cittadella e le colline circostanti teatro dell’inaudito massacro. Tocca soltanto a noi e alla nostra fantasia evocatrice rianimare l’epica scena attraverso l’animazione degli avvincenti fotogrammi della grandiosa rappresentazione.

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