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E’ stato consegnato ieri a Roma, in occasione della seconda edizione di Tecnosan, l’evento sulla sanità digitale italiana, il premio “Azienda The Best Privacy Guardian” nato con l’obiettivo di premiare l’impresa o l’ente che meglio delle altre ha salvaguardato la privacy del paziente nel rispetto della normativa vigente in Italia e in Europa.
Il vincitore di questa seconda edizione dell’award è stato: “Il programma di Telemedicina tra Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma e il Carcere Regina Coeli di Roma” del Dott. Michelangelo Bartolo, Dirigente Resp. UoS Telemedicina AO S. Giovanni Addolorata in collaborazione con Gianpiero Guerrieri, già Direttore UOC ICT AO S. Giovanni Addolorata, e Giorgio Scaffidi, Direttore Pronto Soccorso Cardiologico AO S. Giovanni Addolorata. Obiettivi del programma di telemedicina del Dott. Bartolo erano nell’ordine:
Al Regina Coeli dall’ottobre 2011 è attivo il servizio di telemedicina – unico a livello nazionale – tra la C.C. di Regina Coeli e l’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma. Il servizio, ideato e progettato dal Reparto di Telemedicina dell’Ospedale San Giovanni, ha preso il via dopo la firma di una convenzione tra gli attori coinvolti.
Il servizio realizzato permette di effettuare:
Esami e parametri vitali attualmente inviabili e consultabili nel servizio di telemedicina:
Il software gestionaleIl software usato per la telemedicina carceraria è stato interamente realizzato “in House” dall’A.O. San Giovanni Addolorata ed è di proprietà della stessa. Tale particolare è di notevole importanza in quanto l’intera soluzione progettuale, le licenze di utilizzo e il successivo sviluppo non dipendono da ditte esterne: questo permette di poter risparmiare sui costi di gestione e soprattutto di modificare ed adeguare il software a nuove esigenze. Il software permette la compilazione guidata dell’obiettività clinica del paziente ed è stato progettato per poter essere usato anche da personale non medico. Ad ogni richiesta inviata si attivano automaticamente degli alert mirati (sms, e-mail, fax) ai medici di guardia della struttura ricevente che provvederà a prendere in esame la richiesta e rispondere nei tempi concordati. Presso l’Ospedale San Giovanni di Roma è attivo il Centro Servizi di Telemedicina gestito da personale infermieristico che funge da “cabina di regia” che controlla, smista e coordina le richieste ricevute. Il software realizzato, le infrastrutture informatiche e il Centro Servizi sono già in condizione di poter replicare il servizio di telemedicina ad altri istituti penitenziari selezionati sull’intero territorio nazionale. Sicurezza dei datiLe problematiche tecniche risolte sono state dovute al fatto di dover “aprire” verso l’esterno una realtà che per la sua peculiarità deve essere chiusa. La sicurezza è stata particolarmente curata attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate.Il sistema sopra descritto veicola i dati dei pazienti attraverso l’etere e via web; per tale motivo si è dovuto provvedere ad attuare una serie di ulteriori accorgimenti per tutelare la riservatezza dei dati del paziente. Il problema della sicurezza è stato affrontato, oltre che con i tecnicismi dell’ICT quali trasmissioni crittografate basate su VPN, anche con misure di più alto livello (tunneling tra il Centro Servizi del Reparto di Telemedicina dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata ed una postazione posta nell’infermeria di Regina Coeli). La progettazione dell’intero sistema (Software, trasmissione dati, archiviazione in sicurezza nei server dell’ICT dell’ AO San Giovanni Addolorata) ha usato i più avanzati sistemi di sicurezza rendendo il modello invulnerabile anche in contesti critici. La flessibilità del sistema di telemedicina e la progettazione della sicurezza a diversi livelli, ha consentito di adottare questa soluzione nel rigido sistema di controlli del sistema carcerario. Il tutto è stato realizzato grazie all’attiva collaborazione e coinvolgimento del DGSIA (Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati) che nella persona dell’ Ing. Anfuso si è adoperato per garantire la sicurezza e il funzionamento del servizio di telemedicina.Un teleconsulto in urgenza viene invece automaticamente inviato al Pronto Soccorso Cardiologico dell’A.O. San Giovanni Addolorata dove è già presente personale medico specialistico H24. Il buon funzionamento della rete informatica, della tempistica di trasmissione e refertazione viene monitorizzato dal Centro Servizi di telemedicina dell’Ospedale San Giovanni Addolorata.Il progetto, secondo la Commissione esaminatrice ha primeggiato sugli altri in concorso in quanto, oltre al fatto di essere altamente innovativo e di grande valenza etica, organizzativa e scientifica, ha una progettualità realizzata rispettando tutte le normative più accurate sia per la tutela della privacy che per la gestione dei dati (considerando anche il parametro di complessità dell’ambiente); un servizio che ne deriva è essenziale per la tutela dei diritti dei detenuti nel pieno rispetto della privacy. E’ inoltre altamente realizzabile e potenzialmente affidabile sul territorio purchè seguita da professionisti scrupolosi e ben formati. La metodologia utilizzata è molto affidabile e originale, quindi in linea con il valore dell’innovazione. Pertanto il progetto è stato ritenuto un’ eccellente forma di possibiltà di applicazione della telemedicina considerandolo premiabileLe tematiche in gara dell’edizione 2014 erano:
Premio Azienda The Best Privacy GuardianIl premio Azienda The Best Privacy Guardian è stato ideato dall’ avv. Chiara Rabbito, coordinatrice nazionale del gruppo di ricerca “Sicurezza e Privacy” della SIT nel contesto dell’Officina Privacy e Misure di Sicurezza. Con il premio si intendono valorizzare le soluzioni migliori in linea con la normativa vigente in fatto di sicurezza di dati.
L’appuntamento del premio è al prossimo anno.
Il Regolamento, che entrerà in vigore in tutta l’Unione europea…
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