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Lavoro a Roma: più sicurezza e formazione.

Nell’ambiente
capitolino moltissime aziende soffrono per mancanza di organizzazione nel
settore della sicurezza. Incidenti sul lavoro, scarsa attenzione per la salute
e l’integrità psico-fisica dei dipendenti. 

Grazie
alle normative degli ultimi anni, specie il Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro (D.
Lgs.81/08) dai cantieri alla valutazione dei rischi, passando per
l’informazione ai dipendenti, ogni azienda dovrà sempre più considerare il
fattore sicurezza come fondamentale. Anche per migliorare la qualità del
lavoro, la competitività e soprattutto promuovere
una cultura del valore lavoro che sia fondata sulla sicurezza
.

Per
adempiere agli obblighi di stesura del documento valutazione rischi (DVR) e di
formazione del personale dipendente, i datori di lavoro possono comunque contare
su una varietà di corsi sicurezza a Roma.

Tra
i tanti obblighi del legislatore per garantire che le parti sociali siano
tutelate ma soprattutto informate, ci sono appunto i corsi di formazione obbligatori per i dipendenti, per i RLS Rappresentanti
dei Lavoratori per la sicurezza e per i RSPP
Responsabili Servizio Prevenzione e Protezione
. Il D.Lgs. 106/2009
ha infatti ribadito questo vincolo, insieme alla sospensione delle attività per
tutte le imprese che non siano a norma rispetto alla sicurezza sul lavoro. E,
spesso, ce ne sono alcune che non rispettano neanche le più elementari regole
per la salvaguardia e tutela sia dei lavoratori sia, a volte, dei consumatori. Pensiamo
alle norme per la sicurezza alimentare che coinvolgono tutti, a partire dai
supermercati, negozi, fino ai ristoranti o alle gelaterie.

Per
quello che riguarda le norme di sicurezza di pronto soccorso e antincendio, è
sempre necessario frequentare corsi di formazione e aggiornamento per rimanere
informati dei continui cambiamenti non solo normativi ma anche pratici nelle
varie procedure aziendali.

La sicurezza sul lavoro a Roma
potrà, nel tempo, acquisire dei contorni molto più definiti
e finalmente essere
un riferimento positivo e non solo una mancata occasione nelle notizie di
cronaca di incidenti sul lavoro. Da questo punto di vista il triste primato lo
detengono i cantieri edili, che sono quelli maggiormente soggetti a pericoli
per l’integrità dei lavoratori.

L’attività
edilizia è continua e la capitale, si sa, da questo punto di vista ha
un’economia sempre vivace. Per questo è necessario salvaguardare la sicurezza
proprio in un settore in continuo fermento, con situazioni a rischio e
materiali a volte nocivi, o comunque da valutare e testare.

 

Il
decreto del 2009 anche in questo ha modificato e precisato molti punti sui
cantieri temporanei o mobili, in modo da coprire a livello normativo anche le
realtà di periodo e raggio d’azione minore rispetto ai grandi lavori.

Unica
nota dolente per la sicurezza ma positiva per il datore di lavoro, è che tutta
la parte relativa alle sanzioni è diventata meno onerosa sia dal punto di vista
economico che penale: si riducono i costi delle multe e i mesi di reclusione.

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