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Lo smeraldo è una pietra preziosa affascinate di colore verde intenso, molto difficile da reperire in natura. Il suo colore verde è dovuto alla lega che lo compone, formata da: cromo, ferro e vanadio; appartiene, infatti, alla famiglia dei berilli.
Il termine smeraldo deriva dal greco e significa pietra verde, è una gemma molto dura ed è impiegata nella realizzazione di gioielli smeraldi: orecchini, anelli, collane, pendenti e bracciali, perché la sua durezza lo protegge da eventuali graffi e abrasioni.
Le sue caratteristiche e quindi il suo valore sono stabiliti in base al taglio, alla purezza, al colore e all’integrità, come per tutte le altre pietre preziose, dal brillante allo zaffiro.
Nell’antichità lo smeraldo fu scoperto e utilizzato per primo dalla Regina Cleopatra, tra il 3000 e il 1500 a.c. grazie ai giacimenti presenti in Egitto, precisamente sul Mar Rosso. Più tardi, gli smeraldi rinvenuti in Italia in epoca romana appartengono quasi sicuramente all’impero egiziano e alle miniere del Re Salomone. Per questo motivo, in epoca egiziana e in epoca romana alle pietre preziose era attribuito un forte potere magico collegato agli astri e si credeva veicolasse anche proprietà benefiche per la vista e la fertilità.
I giacimenti più grandi e conosciuti di smeraldi si trovano in Colombia, Brasile, Zambia e Zimbabwe. L’opera di estrazione dello smeraldo è molto difficoltosa, anche per questo è una pietra di grande pregio tanto da poter anche arrivare a costare più di un diamante delle stesse dimensioni e caratteristiche. Grezzo, lo smeraldo ha la forma di un prisma perfetto, ma non sempre ha le caratteristiche della pietra pura che solitamente si ricava dai giacimenti primari, poco diffusi, dove essa nasce e si sviluppa.
Gli smeraldi puri, di grandi dimensioni o di valore inestimabile, presenti sula terra, li possiamo contare sulle dita della mano, due di questi sono conservati in musei, come quello di Storia Naturale di New York che ospita uno smeraldo colombiano di 632 carati; oppure il Tesoro dell’Iran in cui è conservato un diadema con incastonato uno smeraldo, appartenuto all’imperatrice Farah.
Gli smeraldi puri, caratterizzati da brillantezza e lucentezza indescrivibile sono rarissimi, in quanto, le inclusioni presenti composte di acqua ne intaccano la luminosità e la trasparenza naturale. Al fine di renderli ugualmente preziosi e brillanti si operano delle lavorazioni per avvicinarlo maggiormente alla sua purezza originaria, attraverso l’oleatura (olio inserito nelle fenditure) che ne ravviva il colore e la lucentezza, aumentandone quindi il valore economico altrimenti inadeguato a causa delle inclusioni e delle fenditure presenti nella pietra estratta.
Diversi sono i tagli operati nella gemma, da quello ovale a quello a goccia, ma il taglio classico dello smeraldo è di forma quadrata o rettangolare, con contorno ottagonale e a gradini.
Per l’elevato valore economico e naturale della pietra è sempre consigliabile richiedere, al momento del suo acquisto, un certificato gemmologico che ne attesti la purezza e la sua autenticità; poiché proprio per la stima e il pregio dello smeraldo sono molto diffusi i falsi, le copie e le imitazioni.
Tags: pietre preziose, smeraldo colombiano, verde smeraldo
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