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A quando un sussidio di disoccupazione per tutti i disoccupati?

Il Centro per l’Impiego .
“Se avete grandi doti, il lavoro non farà che migliorarle, se avete doti soltanto modeste,
il lavoro rimedierà alle loro deficienze”. Joshua Reynolds
In base al decreto anticrisi dell’Accordo Quadro Regione Piemonte e Parti Sociali possono accedere alla cig tutti i lavoratori subordinati che abbiano maturato 90 giorni di attività lavorativa con una durata del trattamento di 8 mesi per le aziende cassa integrabili e 4 mesi per le altre aziende con proroga per entrambi di un massimo di 12 mesi. Il trattamento economico corrisposto ai lavoratori è l’80% della retribuzione con il tetto di 886,31 euro lordi. Sono destinatari del trattamento economico di disoccupazione speciale i lavoratori a tempo determinato cui sia scaduto il contratto con una anzianità aziendale di 90 giorni presentando la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto, con una durata del trattamento di 6 mesi durante il quale il disoccupato percepirà un trattamento pari al 60% della retribuzione. Per quanto riguarda i lavoratori a Progetto occorre aver lavorato almeno tre mesi per lo stesso committente e si ottiene un sussidio che è puramente simbolico non avendo i datori di lavoro versato sufficienti contributi per giustificare la sua erogazione. Avendo lavorato per più di due anni con questi contratti, ho fatto richiesta al mio Centro per l’Impiego di residenza di un colloquio informativo per sapere se esiste un progetto rivolto a lavoratori nelle mie condizioni. Ho scritto una lettera pietosa al dirigente responsabile e la settimana successiva sono stato ricevuto. Il Centro per l’Impiego pubblico non è come quello privato dove vieni ricevuto da fotomodelle laureate che con eleganti sorrisi ti sconsigliano di ripresentare la tua candidatura per lavori impiegatizi perchè hai superato i limiti di età. Il funzionario che ti riceve è sulla cinquantina, di sesso femminile ed ha la simpatica disponibilità di una mamma che con garbo giustifica la tua utilità ed esistenza. Con una anzianità di iscrizione di almeno due anni si ha diritto di fornire al datore di lavoro uno sgravio contributivo in base alla legge 407/94 ma senza nel frattempo godere di alcun sussidio. Nel momento in cui sottoscrivi un contratto a Progetto anche se part time, di un solo mese e con uno stipendio indecoroso, vieni cancellato dalle liste fino alla cessazione del contratto, dopo la quale devi fare una nuova iscrizione. Nel frattempo non puoi accedere ad un mutuo, chiedere un prestito, attivare un contratto d’affitto e non hai la garanzia di un sostegno al reddito. Le offerte di formazione che mi sono state proposte sono state quelle del corso per badanti il cui elenco sul tavolo era composto da extracomunitari o presso centri convenzionati con il servizio pubblico che sono gratuiti ma possono impegnare lo studente anche full time senza alcuna garanzia di impiego futuro. La mia esperienza decennale come impiegato ed i due anni come operatore al call center mi consente di partecipare alle chiamate pubbliche per funzionario, entrando in una graduatoria a lunga scadenza per la quale bisogna sottoscrivere a pagamento una dichiarazione presso il Caf denominata Isee che non è altro che una radiografia dettagliata dello stato di contribuente alla quale oltre al reddito dichiarato ed al contratto di affitto devi allegare l’estratto conto bancario. Credo che il Collocamento Pubblico sia diventato obsoleto ingaggiando una inutile concorrenza con i portali del lavoro e con le agenzie interinali . La sua utilità sarebbe giustificata se facesse assistenza ai lavoratori nelle fascie a rischio e garantisse delle linee preferenziali per una rapida collocazione per coloro che sono esclusi dal mercato privato. Il corso di formazione andrebbe retribuito e finalizzato ad un impiego reale con una effettiva richiesta da parte del mercato di determinate figure professionali e non l’occasione per poter disporre in maniera equivoca dei fondi europei. Bisognerebbe adottare uno Stato Sociale alla francese debito pubblico permettendo. Per tutti coloro che risultano non occupati, l’Inps dovrebbe garantire un sussidio di disoccupazione intorno ai 500€. Per i lavoratori che hanno raggiunto una età di difficile collocazione attraverso il collocamento privato come quelli ultra quarantenni una idennità minima intorno agli 800€. In Italia i conflitti sociali sarebbero risolti se in questo Paese il sistema assistenziale funzionasse in tempo prima di costringere i lavoratori a salire sulle torri o a barricarsi sui tetti delle loro fabbriche. L’apertura di una partita iva potrebbe essere l’occasione per intrapprendere una attività gratificante proiettata verso il futuro e non la scusa per non pagare i contributi ai lavoratori precari che sono tanti e chiedono solo una esistenza dignitosa. Rainbow7

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