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Abbiamo intervistato aziende operanti nei più disparati settori merceologici e continuiamo a farlo, sia perché ci fa piacere ospitare “Storie di successo”, ma soprattutto perché rappresentano la testimonianza più tangibile e presumibilmente efficace della qualità del nostro lavoro.
È possibile chiamare la gestione della produzione in diversi modi e utilizzando vari acronimi: MRP II è uno di questi. Esso identifica un preciso sistema di gestione della produzione, che può essere scomposto in 5 fasi distinte.
Uno dei classici “interrogativi aziendali” del responsabile produzione è “Come posso ottimizzare il mio reparto, aumentare la produttività, la resa e l’efficienza delle risorse uomo, macchina e materiali?”, in altre parole come “posso controllare al meglio l’avanzamento della produzione per ottenere il meglio da tutto il processo”?
Oggi è impensabile gestire la produzione a rate, occuparsene solo saltuariamente, non avere ben chiaro cosa sta realmente accadendo nel processo produttivo, in un preciso istante. Pena non consegnare commesse in tempo, accumulare ritardi, costi, inefficienze, scarti.
L’ acquisizione di dati in tempo reale, fornisce un quadro completo dell’andamento della produzione e migliora anche l’efficacia e la validità del processo di pianificazione della produzione, che con dati sempre aggiornati è in grado di formulare piani atti a ridurre i tempi complessivi della produzione, i tempi di set up e attrezzaggio, contraendo i costi di produzione.
La produzione nelle aziende manifatturiere rappresenta il cuore del business; pertanto, esiste una connessione totale tra gli obiettivi di business e i processi produttivi. Ciò richiede una gestione in tempo reale di quanto accade all’interno dei reparti e una centralizzazione dell’informazione raccolta.
Le aziende di ogni dimensione necessitano di ottimizzare i processi produttivi, sfruttare al meglio gli impianti disponibili e minimizzare qualsiasi forma di spreco delle materie prime. Questo diventa un fattore ancor più rilevante quando la concorrenza non è più solo nel mercato interno, ma la sfida viene giocata su un terreno molto più ampio, a livello internazionale.
Una risposta valida all’interrogativo: “Come hanno fatto alcune aziende manifatturiere a superare la crisi?” è “conoscevano la loro produzione e sono state in grado di ottimizzarla, grazie ad una costante raccolta dati”.
Schedulare significa assegnare all’impianto un tempo e una sequenza di esecuzione ad ogni lavoro. Questa attività costituisce un presupposto fondamentale non solo per ottenere un programma di lavoro efficace e attuabile per ogni centro o linea massimizzandone la produttività, ma anche per ridurre il lead time e minimizzare i problemi legati a modifiche non previste, nella sequenza delle operazioni di reparto (diminuzione della resa quantitativa e qualitativa, materiale in coda, mancato rispetto delle previsioni di approntamento, ordine di influsso negativo).