No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Il Vesuvio, uno dei vulcani piu pericolosi al mondo

La nascita del Vesuvio viene fatta risalire a circa 400.000 anni fà , questo vulcano di medie dimensioni, con precisione di 1.281 m. , è famoso in tutto il mondo per la sua attività esplosiva, sorge nel versante sud-orientale della città di Napoli, e questa sua posizione, così vicina all’intera città abitata, rende la sua osservazione ancora più frequente ed interessante, secondo gli scienziati infatti un’eventuale eruzione potrebbe provocare danni devastanti ed irreversibili.
Oggi il Vesuvio viene inserito nell’immagine iconografica della città di Napoli, è diventata famosa in tutto il Mondo la foto da cartolina scatta sulla collina di Posillipo, che immortala la struggente bellezza di questo territorio,nella foto viene immortalato, in una splendida giornata di sole, il Golfo di Napoli abbracciato dalla montagna.
Il Vesuvio come anticipato, è continuamente oggetto di studi ed analisi, l’osservatorio che se ne occupa è l’osservatorio Vesuviano che fù istituito nel 1841, per opera del Re Ferdinando II delle due Sicilie, ed è il primo ed il più antico osservatorio vulcanologico del Mondo.
Nel 1995 è nato il Parco Nazionale del Vesuvio, che si sviluppa intorno al Vulcano e ad Ottaviano, questo meraviglioso parco offre la possibilità di percorrere degli affascinanti sentieri per giungere al Vesuvio, durante la visita al parco, si possono ammirare circa 612 specie appartenenti al mondo vegetale, e 227 specie appartenenti al mondo animale.
La più famosa eruzione del Vesuvio, divenuta negli anni oggetto di interesse anche da parte del cinema hollywoodiano che ha cercato di riprodurre nei film quanto accaduto, e’ l’eruzione del 24 agosto del 79 d.c che distrusse le città di Pompei, Ercolano, Stabia e Oplontis .La testimonianza di quanto accaduto viene raccontata in due lettere di Pilinio il Giovane, che racconta a Tacito, la morte dello zio Pilinio il Vecchio, partito da Miseno e giunto nei luoghi interessati dall’eruzione per prestare soccorso a degli amici.
Testimonianza indiscutibile di quanto è accadduto e’ data dagli scavi di Ercolano e Pompei, scavi famosi in tutto il Mondo, affollati in tutti i periodi dell’anno, da milioni di turisti increduli ed incuriositi. Gli scavi riproducono fedelmente le città seppellite dall’eruzione, la loro ottima conservazione è stata favorita da circa 6 metri di lapilli, pomici e ceneri, le quali hanno “protetto” le rovine delle due sfortunate città.
Gli scavi di Pompei sono stati a lungo oggetto di studio, i primi lavori vengono attribuiti all’Imperatore Alessandro Severo il quale però non riuscì a riportare alla luce nulla di interessante a causa del manto di cenere e lapilli che si era creato. Il lavoro di ricerca e di scavo riprese poi negli anni successivi durante i quali vennero rinvenute monete ed edifici a cui non fù data la giusta importanza. Fù sotto i Borbone che si cominciarono ad avere degli importanti ritrovamenti, ad esempio furono ritrovate e studiate le Terme del Foro, anche se la vera e propria ri-nascita della città si avrà solo grazie al lavoro sistemico e meticoloso di Giuseppe Fiorelli.
Fiorelli organizzò e diresse i lavori, uno dei suoi più grandi meriti è stato indubbiamente quello di versare del gesso liquido negli spazi vuoti del terreno a Pompei, nella zona scavata, dai quali ottenne i calchi delle persone che morirono durante l’eruzione. Le immagini di quei corpi accovacciati ed impauriti hanno fatto il giro del Mondo.
Oggi passeggiando per Pompei è possibile ammirare le antiche terme del Foro, chiamate anche Terme della Fortuna, dove gli abitanti più ricchi andavano a rilassarsi, è possibile immaginare le strade, le case e gli edifici dell’epoca, è possibile imbattersi nel Lupanare che erano all’epoca romana delle case di appuntamento dedicate al piacere sessuale, dei veri e propri bordelli, si possono ammirare tutti i dipinti decorati con il celeberrimo Rosso Pompeiano, colore che poi è risultato essere dopo diversi studi, un giallo ocra bruciato e colorito dalla lava e dai gas, e divenuto poi uno splendido rosso, il Rosso Pompeiano.
E’ possibile quindi immergersi in posti in cui l ‘imponenza e la potenza del Vesuvio sono percettibili ad occhio nudo, la sua presenza di avverte in generale in tutta la città di Napoli, ma in particolare in alcuni quartieri come Pompei ed Ercolano.
L’attività eruttiva del Vesuvio tuttavia, non si è interotta all’eruzione del 79 d.c, è continuata negli anni, il periodo di eruzioni frequenti vieni identificato dal 1631 ed il 1944, l’ultima eruzione quella del 1944 distrusse definitivamente la funicolare che permetteva di salire in cima alla montagna, inaugurata nel 1880, questa funicolare fù distrutta tre volte sempre a causa delle eruzioni, e fù sostituita poi da una seggiovia inaugurata nel 1953 ed interrotta nel 1984.
Come visitare il vesuvio che ormai, dorme da anni ed è assolutamente auspicabile che lo continui a fare, al fine di tutelare la bellezza paesaggistica e la storia della città di Napoli e del suo popolo

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing