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Dopo molti anni di attesta, Starbucks, la grande catena di caffetterie americana, è pronta per aprire anche in Italia.
Esistono svariati tipi di applicazioni per i nostri smartphone, dai giochi più disparati, alle app casalinghe o di bilancio familiare, a quelle di compravendita di oggetti, diete e molto altro. Perché non inventarne una anche per il caffè?
Sta per arrivare anche in Friuli, nel comune di Martignacco, uno dei primi Cat Cafè d’Italia. Già presenti in varie parti del mondo, tra cui Giappone, Australia, Vienna, Budapest e Parigi, hanno fatto capolino anche nel nostro paese già alcuni anni fa. Ma di cosa si tratta?
Prima della nascita della Moka, utensile immancabile nelle case degli italiani, faceva capolino la Cuccumella. L’antica caffettiera tipica del Mezzogiorno italiano, al quale era stata attribuita la provenienza per anni, avrebbe in realtà origini francesi.
In data 29 febbraio 2016, l’azienda torinese Lavazza ha firmato il closing dell’operazione di acquisizione di Carte Noir, leader del caffè in Francia. A darne la notizia è Giuseppe Lavazza.
Sono attualmente 110 mila i bar in Italia ed ogni anno producono 380 mila tonnellate di fondi di caffè, destinati alla raccolta dell’organico, alla discarica o agli inceneritori.
Vent’anni di storia dedicati al biologico. Ernesto Marcigaglia, fondatore di The Bridge, azienda che produce latti vegetali bio, già nel 1994 aveva aperto la strada a nuovi stili di vita pionieristici, fedeli ai principi di salubrità e benessere. Oggi l’azienda, ad un importante giro di boa, cresce e si rinnova nell’immagine, che enfatizza i forti valori di sostenibilità al di là del biologico fine a se stesso.
Come per olio e vino, esistono numerosi fattori che rendono specifico l’aroma ed il gusto del caffè. Prodotto apprezzato da sempre, vanta numerosi luoghi di provenienza, numerose modalità di tostatura e altrettante caratteristiche organiche.