Dopo molti anni di attesta, Starbucks, la grande catena di caffetterie americana, è pronta per aprire anche in Italia. I giovani, amanti della cultura inglese e americana attendevano impazienti, domandandosi se e quando sarebbe arrivato nel nostro paese. Ora la notizia è ufficiale: l’apertura è prevista per la fine del 2016, o più probabilmente agli inizi del 2017, a Milano.
Il 30 marzo 1971, Howard Schultz, ex presidente esecutivo della compagnia, rivoluzionò l’originaria Starbucks. Inizialmente, i locali non erano altro che piccoli chioschi, dove non vi era spazio per sedersi e consumare i prodotti acquistati; ma fu proprio l’Italia ed un viaggio a Milano ad ispirarlo ad apportare le modifiche necessarie a creare Starbucks come lo conosciamo oggi. Venendo a contatto con l’amore dell’Italia per il caffè e la convivialità che esso portava tra le persone (che si sedevano a consumare la bevanda per chiacchierare o per avere un momento di relax), un anno dopo Schultz portò la compagnia a realizzare un nuovo concept di “coffe-house”, che ben presto si sarebbe espanso in modo capillare, in tutto il mondo.
Non una semplice caffetteria, bensì un luogo d’incontro, in cui l’estetica, la scelta del personale, la varietà del menù ed i gadget personalizzati per ogni città, veicolano una profonda attenzione alle differenze sociali e culturali. Chi entra in un locale Starbucks, infatti, oltre a godersi una tazza di caffè caldo, entra a far parte di una vera e propria comunità.
Dopo il suo primo viaggio in Italia, Schultz è ritornato a farci visita ogni anno, sognando insieme alla compagnia di ‘chiudere il cerchio ’ e di aprire uno store nel paese che ha dato ispirazione ed origine a tutto il progetto. Sarà il gruppo imprenditoriale Percassi, già famoso per la catena di profumerie Kiko a fare da partner e gestore dei locali per la catena.
Attualmente, la multinazionale è quotata in borsa e conta 22.500 store in quasi 70 paesi: in America del nord e del sud, in Oceania, Europa, Africa e Asia. Insomma, Starbucks è amata da grandi e piccoli in tutto il mondo per i suoi Frappuccini ed i suoi brownies.
Anche Hollywood conosce molto bene il marchio: dai film polizieschi alle commedie, Starbucks è spesso citato o mostrato in numerosi film, come in “Sex and the City”, “Un amore di testimone” oppure “Ti presento i miei”. Nessuno rinuncia al Frappuccino, nemmeno l’agente dell’FBI Sandra Bullock in “Miss Detective” o Brad Pitt in “Fight Club”.
Starbucks finalmente, è pronto a lanciarsi in una delle sue sfide maggiori, con un atteggiamento umile e rispettoso verso i bar tipici della tradizione italiana. “L’attenzione maniacale per i dettagli all’interno dello store, sarà senz’altro il primo passo per creare un luogo che seduce” rivela Schultz.
Non ci resta che augurargli buona fortuna e gustarci un dolcissimo cappuccino, magari passeggiando per la città!

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