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Per Nichi pannello gratis al sud. Ghella costruzioni bloccata in Argentina per lavori sporchi

Accordo con Enel e Beghelli per la solarizzazione della Puglia, vent’anni di energia gratis per tutti ENERGIE ECOSOSTENIBILI | Nichi Vendola vuole solarizzare la Puglia. Nichi Vendola vuole dare un pannello fotovoltaico gratuito a tutte le famiglie della sua regione. Nichi Vendola, per fare tutto questo, ha firmato un contratto con Enel e con Beghelli. Queste le notizie di cronaca spiccia… Ma i piani per il finanziamento del fotovoltaico esistevano già, e non solo in Puglia… quindi dov’è la novità? L’innovazione sta nel fatto che le società energetiche partecipanti al progetto, si accollano tutti i costi di gestione del pannello per vent’anni dal momento dell’istallazione, sollevando il comune cittadino da qualsiasi preoccupazione. Scaduto il termine dell’accordo ventennale, senza costi aggiuntivi il privato otterrà la proprietà assoluta sul suo pannello. Nichi Vendola lo aveva dichiarato fin dall’inizio del suo mandato come Presidente della regione, mostrandosi molto coinvolto nel dibattito sulle rinnovabili e prodigandosi per raggiungere degli obiettivi riguardevoli. Del resto il suo partito si chiama Sinistra, Ecologia e Libertà… la Puglia lo ha votato per ben due volte, quindi si dimostra di sinistra, adesso manca solo l’ecologia. Per la libertà non si sa… .
GLI SFORZI PAGANO? – L’impegno della Puglia sembra essere ripagato, nell’analisi presentata ieri in serata dal GSE – gestore dei servizi energetici che garantisce agli operatori il sostegno economico che le normative nazionali assicurano per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili – in cui la regione pugliese ha passato a pieni voti l’esame energetico. I dati mostrano infatti una Puglia che assolve da sola un quarto dell’intera produzione fotovoltaica dello stivale, con una stima annua di 450 Mega Watt sui 2100 MW totali. La Puglia è una delle regioni più virtuose, parlando di fotovoltaico, il monitoraggio degli impianti nell’ultimo biennio lo dimostra. Fermati i lavori per i tunnel acquiferi a Buenos Aires
corruzione, disastro ambientale e parentopoli in atto RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA – 29 DICEMBRE 2010
ARCHIVIO RASSEGNA STAMPA

29 DICEMBRE 2010 – ECONOMIA TRIBALE Finanza cannibale
si mangia i Piigs! Gli italiani sanno cucinare solo ricette autarchiche
e gli americani, 14%, vanno alla mensa dei poveri
ECONOMIA E FINANZA GLOBALE | ULTIMISSIME DALL’EUROPA – La Banca Centrale Europea, il centro di potere sovrannazionale che risponde solo ai mercati finanziari altro che agli Stati dell’Unione, sta santificando le feste natalizie con l’acquisto di bond dei Paesi Piigs, o bond spazzatura, raddoppiandolo rispetto alla settimana precedente. Nulla di straordinario di eclatante in valore assoluto, 1,1 miliardi, donazioni “disinteressate” a favore dei poveri portoghesi, irlandesi, italiani, greci e spagnoli. La vera notizia è che in queste settimane i mercati borsistici che si stavano preparando al rally di fine d’anno, proprio mentre la BCE stava accatastando debito sovrano dei Paesi già in default tecnico… non hanno fatto una piega. …e già c’era stato il Soccorso “rosso” all’Euro, rumors asserviti ai rally dei mercati di un’economia drogata dagli stimoli artificiali… Come negli USA, ormai anche in Europa si è creato un netto “disallineamento” (decoupling) tra mondo-bond e mondo-borse, come se i problemi del debito pubblico dei Paesi non riguardassero l’azionario e le economie…quanto piuttosto appartenessero a mondi paralleli.

Da quando la BCE ha raddoppiato il capitale, il 16 dicembre per la prima volta dopo 12 anni, e messo in azione il “Dispositivo Permanente di Salvataggio” che incatenerà milioni di noi europei apatici ha anche portato alla massima potenza il rapporto di indebitamento cioè hanno innescato l’azzardo morale motore principale del capitalismo finanziario catastrofico della nostra era. L’Europa desidera scacciare dalla testa degli investitori l’idea che l’euro sia un progetto fallito, e che sia destinato a rompersi. Desidera che possa esserci il default ordinato di chi ha un bilancio fuori controllo, ma non subito visto che allo stato attuale il deleveraging collettivo porterebbe danni devastanti. Infine desidera che gli stanziamenti di aiuto del FMI siano provvisori, perché viceversa potrebbero essere annullati, generando di nuovo tensione e panico sui mercati. Quindi la vera causa di questo aumento di capitale sarebbe proprio la preoccupazione in merito alle perdite potenziali sui PIIGS-Bond-spazzatura che la BCE sta raccattando: secondo le stime queste piigs-perdite-potenziali (per ora) sarebbero quantificabili proprio in 5 miliardi di euro…

LA BCE UNA BAD BANK – La BCE starebbe diventando una sorta di bad bank multinazionale che raccatta titoli-di-stato spazzatura (accettandoli come collaterali) e finanzia in modo illimitato le banche private che non riescono più a finanziarsi in modo indipendente&conveniente sul mercato (per es. con il collocamento di bond). Nel caso di alcuni PIIGS, tali finanziamenti “illimitati” alle banche nazionali arriverebbero anche al 25-30% del PIL!

Ricordate quando, un mese fa, la BCE ha minacciato l’Irlanda di tagliarla fuori dalla liquidità che provvede a tutti i paesi se non accettava il piano di sacrifici dandogli 24 ore di tempo e dando un ultimatum “se non cedi entro stasera ti tagliamo fuori, non ti diamo più un euro” (e ti facciamo crollare sui mercati finanziari che è peggio che essere invasi). Prima dell’euro, ogni paese aveva la sua Banca centrale che ovviamente rispondeva al proprio governo in qualche modo e non si poteva sognare di dare ultimatum del genere. Draghi non può ricattare il parlamento o il governo italiano. Ma oggi la BCE può, perché è stato trasferito a lei il potere vero, quello di creare moneta, noi o gli irlandesi o gli spagnoli non ce l’abbiamo più.

LA CUCINA ECONOMICA ITALIANA – nel Bel Paese fervono le discussione tra i cuochi, alias analisti economici, sulla ricetta ideale per imbandire la tavola della ripresa economica … Italia fuori dall’euro? No grazie, ma solo perché uscire costa troppo … Italia della deflazione da super debiti e della bolla nei bilanci immobiliari delle banche: tagliamo le pensioni e facciamo una bella tassa patrimoniale … già gli italiani stanno facendo fuori il “capitale” e l’economia del Paese si sta sudamericanizzando … ci manca solo l’Italia del sequestro della democrazia e dell’esproprio dei beni degli italiani, anche la via italiana per uscire dalla crisi sarebbe socializzare le perdite e privatizzare i profitti.

LA RICETTA AMERICANA – Un americano su tre senza neanche un soldo da parte. Paurosa erosione della classe media. Un divario da paesi del Terzo mondo. All’1% della popolazione il 20% del reddito nazionale: livelli da pre-Grande Depressione. C’è poi un fenomeno invisibile ancora più grave: 43 milioni di americani, il 14% della popolazione della superpotenza, per mangiare si affida ogni giorno ai buoni pasto, i sussidi del governo ai più poveri.

QE1, QE2 … QE …. 3 IL PIATTO LO CUOCE LA FED USA – Quando Bernanke compra 100 miliardi al mese di titoli di stato, ovviamente stampa moneta, crea depositi, crea cash con il suo computer e li usa per comprare titoli di stato da investitori che se ne liberano. Monetizza il debito pubblico, “monetizza” significa che crea moneta per finanziare il debito pubblico. Cioè per paura che nessuno lo compri ora che cinesi, giapponesi, asiatici e arabi hanno smesso lo compra lui. Con che soldi ? Stampando moneta.
Dal 3 novembre, il giorno in cui Bernanke ha annunciato che comprerà 100 miliardi di Treasury al mese per 8 mesi di fila in questo modo i tassi di interesse su tutti i Treasury sono balzati. Sui Treasury a 5 anni da un 1% in settembre siamo ora al 2%, sul 10 anni sono saliti di uno 0.6%… Quindi è successo il contrario esatto di quello che ha detto Bernanke. Perchè appunto vedendo che stampa moneta il mercato vende il reddito fisso, sapendo che dopo un anno o due o la FED rivende questi titoli di stato e allora crollano. Oppure continua a comprarne e allora a forza di finanziare la spesa pubblica stampando moneta finisce come in Argentina. … solo ieri vi raccontavamo che gli americani stanno disertando in massa tutti i canali finanziari traditori e corrotti, anticipavamo che la Grecia ristrutturerà il debito pubblico e il Bel Paese, pizza e mandolino sta per intonare Don’t cry for me Italia …quando sarò una colonia!

E pensate che non è finita la sequela di buone notizie… l’immobiliare ormai è marginale per l’economia USA… e non è cosa da poco … in quanto per gli americani che hanno vissuto pressoché tutti al di soprà delle proprie possibilità … la casa era la leva dell’economia domestica … tutor del benessere nell’indebitamento che saliva ma supportato dalla crescita di valore della propria casa a garanzia del prestito a getto continuo delle banche americane. Ora vederlo crollare è e sarà uno shock per tutto il popolo a stelle e strisce e
le previsioni per il 2011 si annunciano ancor più nefaste.

Qui è una questione di ignoranza dei fatti elementari che nessuno si può più permettere di non sapere se si vuole sopravvivere con dignità. L’informazione, intellettualmente onesta, passa da Reuters, Bloomberg, Financial Times o persino NY Times oltre che da molti blog italiani ed effettivamente le verità non si capiscono al volo se uno guarda solo i titoli dei giornali italiani.
Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS

ECONOMIA
INCHIESTA SU PIAZZA AFFARI, ANNO NERO E DECLINO ASSOLUTO, PEGGIO SOLO GRECIA
E PORTOGALLO
• La Stampa | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf
PIAZZA AFFARI IN DECLINO, PRADA SCEGLIERÀ DI INVESTIRE AD HONG KONG O RITIRERÀ
LA PROVOCAZIONE
• La Stampa | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf
ISTITUITA DA PAPA BENEDETTO XIV L’AUTORITÀ DI CONTROLLO PER VIGILARE SUL DENARO VATICANO, LA SANTA SEDE MIRA AD ENTRARE NELLA LISTA BIANCA DEI PAESI ECONOMICAMENTE VIRTUOSI
• La Stampa | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf
MOODY’S TAGLIA PER LA TERZA VOLTA IL RATING DELL’IRLANDA, GLI INVESTITORI PERDONO
LA FIDUCIA E SCAPPANO DAGLI INVESTIMENTI EUROPEI
• Il Messaggero | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf
NELLA GUERRA DELLA CRISI DEL DEBITO SOVRANO TRICHET COMBATTE ACQUISTANDO TITOLI
DI STATO PER 1,212 MILIARDI DI EURO
• Il Giornale | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf

29 DICEMBRE 2010 – LA MACCHINA DELLA PROPAGANDA L’expo 2015 sarà
una Spa new age Slow Food? No, Happy hour a Milano!

Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è il tema scelto per la Esposizione Universale di Milano 2015 Questa scelta vuole trattare delle tecnologie, dell’innovazione, della cultura, delle tradizioni e della creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo. Riprendendo tematiche già sviluppate in precedenti edizioni della manifestazione (come ad esempio il tema dell’acqua dell’Expo 2008 di Saragozza) le si vuole riproporre alla luce dei nuovi scenari globali e dei nuovi problemi, focalizzandosi sull’asse principale del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.

Ma non doveva o dovrebbe essere Milano e l’area metropolitana l’epicentro di un nuovo modello di realtà diffusa e sostenibile … già c’è un “effetto boomerang” che accompagna gli Expo come dimostra quanto accade, sul finire del 2010, alla città di Shangai, modello di centro urbano sostenibile nato con l’Expo 2010 dedicato a “Better City – Better Life”. Questa immagine si è sfuocata subito dopo la chiusura del mega evento più imponente nella storia perché, appena chiusi i cancelli dell’Esposizione, è ripreso massicciamente, nelle strade e nelle piazze l’inquinamento da scarichi industriali e da traffico facendo peggiorare la qualità dell’aria. Il quotidiano nazionale “China Daily” ha spiegato con una punta polemica per il grande ruolo assunto dalla “provinciale” Shangai, che finita l’Expo, non solo sono rallentati i controlli delle autorità locali sulle limitazioni imposte alle attività inquinanti nella città di 4.000 grattacieli e di venti milioni di abitanti, ma che si sono rilassati anche i comportamenti ecologici dei singoli cittadini. L’eredità materiale che Expo ha lasciato a Shangai, che in cinese vuol dire “sopra il mare”, è enorme: i ponti e i porti della città sul fiume Huangpu sono raddoppiati e le linee metropolitane sono salite da tre a sette. … continua a leggere Milano e l’“effetto boomerang” che ha colpito Shangai.

Più che la macchina dell’expo si continua a mettere in moto la macchina della propaganda … L’Expo arruola Armani e Libeskind – qui sotto il pdf dell’intervista all’Ad Sala di Expo 2015 del Corriere della Sera di oggi – Vogliamo che Expo offra ai visitatori spunti sia culturali che estetici indimenticabili … per questo stiamo lavorando sulla visitor experience … al piacere del gusto, della vista, dell’olfatto che ci porterà nei profumi dei prodotti di tutto il mondo … queste le risposte ufficiali sulla domanda … e i contenuti?

Alla fine l’Expo 2015 – se queste sono ancora una volta le premesse – non sarà nulla più che una tranquilla fiera. Dopo mesi, anni spesi in discussioni per trovare l’accordo per le aree su cui dovrebbe sorgere l’Expo e dove si era paventata anche l’idea che alla fine si sarebbe utilizzato lo spazio e le strutture dell’attuale fiera di Milano disegnata da Fuksas. Oggi siamo alla creazione delle atmosfere per l’allestimento di una spa olistica del gusto con percorsi new age. Insomma, addio alla città verde, alla città d’acqua e al conceptual masterplan del missing architetto Stefano Boeri. Si farà, sembra, un gioioso caravanserraglio ludico che forse avrà il vantaggio di costare poco. Ma che da tutto il mondo arrivino milioni di persone per vedere il packaging di Libeskind rivestito da Armani di sacchi di legumi sfavillanti provenienti dai vari continenti è un ipotesi abbagliante e che questo inneschi un modello ripresa sostenibile dell’economia lombarda o addirittura nazionale non è visionario ma più che velleitario.
Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS

LA MACCHINA DELL’EXPO SI METTE IN MOTO ARMANI E LIBESKIND LE DUE STAR ARRUOLATE
• Corriere della Sera | 29 dicembre 2010 | • Scarica il pdf
29 DICEMBRE 2010 – VIRTUOSISMI E SOLARIZZAZIONE Per Nichi il pannello è gratis
virtuosismi energetici al sud Accordo con Enel e Beghelli per la solarizzazione
della Puglia, vent’anni di energia gratis per tutti
ENERGIE ECOSOSTENIBILI | Nichi Vendola vuole solarizzare la Puglia. Nichi Vendola vuole dare un pannello fotovoltaico gratuito a tutte le famiglie della sua regione. Nichi Vendola, per fare tutto questo, ha firmato un contratto con Enel e con Beghelli. Queste le notizie di cronaca spiccia… Ma i piani per il finanziamento del fotovoltaico esistevano già, e non solo in Puglia… quindi dov’è la novità? L’innovazione sta nel fatto che le società energetiche partecipanti al progetto, si accollano tutti i costi di gestione del pannello per vent’anni dal momento dell’istallazione, sollevando il comune cittadino da qualsiasi preoccupazione. Scaduto il termine dell’accordo ventennale, senza costi aggiuntivi il privato otterrà la proprietà assoluta sul suo pannello. Nichi Vendola lo aveva dichiarato fin dall’inizio del suo mandato come Presidente della regione, mostrandosi molto coinvolto nel dibattito sulle rinnovabili e prodigandosi per raggiungere degli obiettivi riguardevoli. Del resto il suo partito si chiama Sinistra, Ecologia e Libertà… la Puglia lo ha votato per ben due volte, quindi si dimostra di sinistra, adesso manca solo l’ecologia. Per la libertà non si sa… .
GLI SFORZI PAGANO? – L’impegno della Puglia sembra essere ripagato, nell’analisi presentata ieri in serata dal GSE – gestore dei servizi energetici che garantisce agli operatori il sostegno economico che le normative nazionali assicurano per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili – in cui la regione pugliese ha passato a pieni voti l’esame energetico. I dati mostrano infatti una Puglia che assolve da sola un quarto dell’intera produzione fotovoltaica dello stivale, con una stima annua di 450 Mega Watt sui 2100 MW totali. La Puglia è una delle regioni più virtuose, parlando di fotovoltaico, il monitoraggio degli impianti nell’ultimo biennio lo dimostra.
Redazione HOUSE LIVING AND BUSINESS

NICHI VENDOLA, IN PUGLIA IL SOLARE SARÀ GRATIS PER TUTTI
• Repubblica.it | 20 dicembre 2010 | • Vai all’articolo
NICHI VENDOLA FIRMA UN ACCORDO CON ENEL PER SOLARIZZARE TUTTA LA PUGLIA
• Rinnovabili.it | 17 dicembre 2010 | • Vai all’articolo
PUGLIA, DOPO L’ACCORDO CON ENEL FIRMATO ANCHE QUELLO CON BEGHELLI
• Adnkronos.com | 27 dicembre 2010 | • Vai all’articolo
• Rinnovabili.it | 27 dicembre 2010 | • Vai all’articolo
• Radiocor.Ilsole24Ore.com | 27 dicembre 2010 | • Vai all’articolo

GENOVA PROPOSTA COME SEDE DELL’AGENZIA PER IL NUCLEARE
• IlGiornale.it | 29 dicembre 2010 | • Vai all’articolo

29 DICEMBRE 2010 – CORRUZIONE E INTERNAZIONALITÀ Ghella costruzioni bloccata
in Argentina lavori sporchi Fermati i lavori per i tunnel acquiferi a Buenos Aires
corruzione, disastro ambientale e parentopoli in atto
COSTRUZIONI | L’Argentina di Maradona punta il dito contro un’italianissima impresa edile ingaggiata a Buenos Aires per la costruzione di due tunnel, le accuse sono pesanti: corruzione, sleale concorrenza nell’acquisizione dell’appalto e inquinamento ambientale. Se non bastasse questo, un operaio è morto cadendo dall’impalcatura poiché lavorava senza le adeguata misure di sicurezza. Così sono stati dati i fermi dei lavori alla Ghella, società di costruzioni romana con cantieri aperti negli stati dell’America del Sud, il cui legale rappresentante è Giandomenico Ghella, anche Vicepresidente di ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Ingaggiati per costruire due tunnel cittadini per la salvaguardia dei quartieri ricchi dall’invasione dell’acqua. Infatti ad ogni acquazzone argentino, la città di trasforma in una novella Venezia per colpa del Rio de la Plata mal incanalato sottoterra. Stanchi di viaggiare per le vie della città con il gommone, i signori della capitale hanno chiesto l’intervento del sindaco, Mauricio Macri, appartenente al partito della vecchia destra argentina. Uno dei due tunnel è stato terminato, ma a caro prezzo. Una delle prime accuse mosse alla Ghella costruzioni è un legame poco trasparente proprio con il primo cittadino della capitale argentina, cugino diretto del proprietario dell’azienda argentina socia del progetto, che avrebbe affidato l’appalto dei lavori all’italiana azienda in nome del legame parentale. Da aggiungere anche la questione legata ai costi: una delle accuse, infatti, riguarda la mancata onestà nella previsione iniziale del progetto. Prima di vincere l’appalto i costi erano bassi e assolutamente concorrenziali, ma una volta aggiudicatasi il lavoro, sono comparsi 12 milioni in più nel budget progettuale.
contunua a leggere su House livig and business

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