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Ancora negativo il bilancio settimanale delle borse mondiali

Mercato azionario italiano Piazza Affari Settimana molto difficile per la Borsa Valori di Milano, che ha chiuso con il peggior risultato in Europa. Le vendite hanno investito tutti i comparti concentrandosi pesantemente sui finanziari, dove la crisi economica è sentita in maniera particolare, anche in vista dell’esposizione dei principali istituti italiani ai paesi dell’Est Europa a rischio di default. Non hanno inoltre aiutato le parole allarmanti pronunciate dal presidente della Bce, durante la conferenza stampa in occasione dell’annuncio del taglio del costo del denaro, orami al minimo storico. Rivolgendo gli occhi verso il listino è evidente come in fondo si pongano i bancari con le pesantissime perdite di Banco Popolare (-31%), Unicredit (-28%) e Intesa Sanpaolo (-25%). Perdite anche per gli assicurativi dove si segnalano il 12,5% di Generali e il 15 di Unipol. Le quotazioni petrolifere altamente volatili hanno penalizzato tutto il comparto e soprattutto il titolo Eni (-22%), mentre fra le utilities soffrono in modo particolare Enel (-12%) e Seat Pagine Gialle (-29%). In controtendenza Fiat (+10,6%), galvanizzata dai risultati ANFIA relativi alle vendite di veicoli commerciali: nonostante l’ulteriore calo degli ordini, la casa torinese mantiene stabilmente la leadership di mercato, con una quota che arriva al 41%. Guadagna anche Lottomatica (+6,46%), grazie ai risultati annunciati in settimana.
Mercati azionari europei Non vanno meglio i mercati europei come sottolineato dall’indice Dow Jones Stoxx600, in calo per la quarta settimana consecutiva. La fiducia ispirata dal piano economico presentato dalla Cina non ha sortito gli effetti desiderati, consumandosi velocemente nella giornata di mercoledì. I timori principali sono legati al mantenimento del sistema bancario, dopo l’ulteriore peggioramento della qualità del credito e dello scenario congiunturale, che ha spinto la Boe e la Bce ad un’altra stretta monetaria. In complesso i finanziari hanno perso il 17%: in fondo troviamo Ing Groep (-31,8%) e Aviva (-43%). Crollano le banche inglesi con Lloyds in calo del 28%, dopo che il governo inglese ha aumentato la partecipazione nell’istituto al 65%; pesante anche il risultato del colosso Hsbc (-27%). Guadagnano i titoli del settore auto dove segnaliamo le buone performance di Volkswagen (+8,8%) e Daimler (+3%).
Mercati Azionari Internazionali: Stati Uniti / Asia / Paesi emergenti Indici statunitensi in rosso per la quarta settimana consecutiva. In settimana altre notizie negative hanno peggiorato un quadro economico già sotto pressione: disoccupazione all’8,1%, ordini industriali in calo per il sesto mese consecutivo. Il colosso assicurativo Aig (-16,67%), ha annunciato una perdita trimestrale di 61,7 miliardi di dollari, la più alta mai registrata in Usa, rendendo necessario un nuovo aiuto governativo. Ritorna lo spettro del fallimento per General Motors, che nel corso dell’ottava ha lasciato sul terreno il 35,56%. I bancari hanno perso complessivamente quasi il 23%: male i big Bank of America, Wells Fargo. JPMorgan e Citigroup. In perdita tutti i settori: industriali 10,05%, consumi discrezionali 7,9%, materiali di base 5,44%, consumi di base e farmaceutici (oltre il 4%).
Le perdite sui mercati asiatici industrializzati, sebbene consistenti, si sono rivelate inferiori a quelle registrate in America ed Europa. In Giappone pesano bancari e produttori di auto. A Hong Kong ha pesato il crollo del gigante anglo-asiatico Hsbc, che ha annunciato un consistente aumento di capitale. Anche i mercati australiani hanno risentito della debolezza del comparto finanziario.
Nel complesso negativi i paesi emergenti, fatta eccezione per Shangai e Mosca, che sono riuscite a sfruttare a pieno l’ottimismo portato mercoledì dal piano di salvataggio economico cinese. L’area più colpita, invece, è quella dell’America Latina, sempre molto esposta ai movimenti statunitensi. Particolarmente colpito il Messico.

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