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La donna moderna risolve i suoi problemi con la “Filosofia per Dame” di Maurizio Ferraris

La carta e la memoria vestono, anche nell’era digitale, la nostra nuda vita e le danno una identità sociale” Maurizio Ferraris.
Al Circolo dei Lettori di Torino è stato presentato un libro di Filosofia spicciola che rimanda nel nome al vademecum per licenziosi del ‘600 Filosofia delle dame ma qui lo scandalo è assente e la scrittura è lontana anche dal dotto Dizionario Filosofico di Voltaire che voleva diffondere il sapere per chi non conosceva il latino ma che si rivolgeva comunque all’erudito. L’autore quale filosofo è autorizzato a parlare di qualunque cosa raccogliendo in un libro le fantasie dei lettori della sua gustosa rubrica su Donna Moderna. Maurizio Ferraris è un pessimista che sorride, per cui niente di sociale esiste fuori del testo e l’esistenza dell’individuo è determinata dalla sua carta d’identità.“La Fede consiste nel credere non in ciò che sembra vero, ma a ciò che sembra falso al nostro intelletto ed è evidente che esista un essere supremo ed eterno ma questa non è fede ma soltanto religione”. Per il lettore che voglia approfondire il suo pensiero è interessante avventurarsi sul suo Blog e leggere la lettera del dottor Maurizio Morabito sulla classificazione degli atei pubblicata sul Sole 24H il 16 novembre 2006 per farsi una idea degli scambi epistolari tra Ferraris ed i suoi colti visitatori o leggere sull’Enciclopedia Multimediale il suo approccio all’Amicizia e le interviste dei suoi studenti. Professore ordinario di filosofia teoretica a Torino dal 1989 al 2010 ha collaborato al supplemento culturale del Sole 24H ed è stato condirettore della rivista “Alfabeta” sulla quale scriveva anche Umberto Eco e dal 2010 compone su Repubblica. A supporto dell’evento c’erano altri tre membri della “scuola torinese di sinistra”. Il divertente ed arguto Gramellini dal posto fisso alla Stampa con il suo quotidiano “Buongiorno”ed ospite gradito del cerimoniere Fabio Fazio su Rai3 in “Che tempo fa”. Ex direttore di Specchio ha scritto come suo primo romanzo “L’ultima riga delle favole” e si diverte quotidianamente a criticare con la sua penna arguta il nostro quotidiano male di vivere con politici di mezza tacca. Il filosofo Gianni Vattimo, ex docente ordinario di Estetica all’Università di Torino ed anziana guida dello studente Ferraris. Editorialista della Stampa scrive partendo dall’Ontologia Ermeneutica fino alla creazione della sua filosofia personale il “pensiero debole” che è la chiave per “la democratizzazione della Società, la diminuzione della violenza e la diffusione del pluralismo e della tolleranza”. Per mettere in pratica il suo credo filosofico, entra nel Partito Radicale, Alleanza per Torino, Democratici di Sinistra, Comunisti Italiani fino a diventare parlamentare Europeo nelle liste dell’Italia dei Valori portando avanti un odio personale verso il Premier definendolo un “caimano mangia carne umana”.Il matematico impenitente Piergiorgio Odifreddi laureato con lode in logica all’Università di Torino, autore di fama internazionale e creatore di una “teoria della calcolabilità che studia potenzialità e limitazioni del computer”. Ha una rubrica personale su Scienze ed è artefice di sagge risposte nel blog su Repubblica “Il non senso della Vita” affrontando temi di penosa attualità. Candidato nel Partito Democratico, è stato eletto in passato nel collegio di Torino Centro. Condannato dal Vaticano per “Il Vangelo secondo la scienza” dove afferma che “la vera Religione è la matematica, il resto è superstizione o la religione è la matematica dei poveri di spirito”. E’ presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici razionali e consiglio la lettura del divertente ed erudito saggio “Penna, pennello e bacchetta- le tre invidie del matematico” che affronta magistralmente il tema della matematica nell’arte. Filosofia per Dame secondo Odifreddi è una autobiografia di Ferraris che rivela nelle risposte ai quesiti, i suoi comportamenti compulsivi come quando prima di addormentarsi si copre la testa con il lenzuolo come se fosse Giulio Cesare davanti ai congiurati. Per Vattimo è un trattato che non distingue l’etica dall’etichetta, il vero dal verosimile, un filosofare in un orizzonte condiviso di quotidiane volgarità per una ideologia messa in forma. L’attesa per l’incontro è stata di un ora e le duecento persone che erano presenti all’evento mediatico sono state costrette a partecipare in gran parte, guardando la ripresa video nella saletta accanto che faceva eco alla presentazione in diretta nella sala grande del Circolo. L’evento è stato creato per promuovere un filosofo che non vende come tutti i filosofi e che cerca a 55 anni di sfondare come scrittore di banalità. “L’uomo è un animale politico e come tale si deprime se resta solo”dice Ferraris e per non farlo sentire un autore inutile vanificando la promozione di un giornalista, di un filosofo e di un matematico comprate i suoi libri, ma quelli veri che sono tanti e che meritano la lettura. Rainbow7

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