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Presepe Morente: Cos’è il presepe e cosa l’abbiamo fatto diventare

 

Leggiamo nell’Esodo: «Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò
che ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò
che è nelle acque sotto la terra
» (Es.;
20, 4). Ci vuole un bel coraggio, allora, a fare il presepio. Se questo è un
comandamento allora dobbiamo chiederci come mai abbiamo cominciato a
trasgredirlo e infine ad ignorarlo, se è vero che tutta la storia
dell’Occidente cristiano è un profluvio di immagini, al punto che l’arte è nata
come rappresentazione del Sacro ed è morta quando il Sacro è stato dichiarato morto. Avanziamo dunque, forse
immodestamente, la nostra ipotesi: Dio aveva previsto che a forza di produrre
immagini senza conoscerne il vero significato avremmo finito per idolatrare le
immagini dimenticandone irrimediabilmente il significato. Un esempio? Il
presepe, che da rammemorazione dell’Evento cardine del Cristianesimo è
diventato un mito casalingo tra usanza e malinteso.

Nel nostro lavoro
partiremo dunque da questa considerazione: tutti credono di sapere che cosa sia Il
Presepe
; ne abbiamo visti di tutte le fogge e colori: presepi napoletani,
presepi germanici, presepi viventi, presepi autoctoni, presepi allogeni,
presepi mistici, presepi misti, presepi moderni, presepi post-moderni, presepi
futuristici o addirittura fantascientifici. Farsi un giro su internet non
guasta; cliccando a caso troviamo: “Natività in metallo argentato con capanna
in plexiglas”; “angelo in piedi in legno; angelo in ginocchio in legno; angelo
in legno”; “cammello sdraiato in legno, elefante in piedi in legno, pecore
mangianti in legno”; e infine… il “Presepio
Futuristico
” realizzato utilizzando tutto materiale di PC obsoleti; Maria e
Giuseppe sono 2 Hard Disk, i tre Re Magi sono condensatori. Cliccare per
credere. E pensare che il libro dell’Esodo contiene un’interdizione chiara e
incontrovertibile: «Non ti farai un dio
di metallo fuso
» (Es.; 34,13).
Forse l’aveva previsto, Dio, che qualcuno prima o poi avrebbe sostituito il
Bambino nella mangiatoia con una pila ricaricabile. Quello che forse non aveva
previsto è che quella pila è irreparabilmente scarica, non alimenta più alcuna
luce, e le luminarie del Natale che trasformano le nostre città in Luna Park
sono piuttosto lo scimmiottamento inconsapevole delle festività romane, la
riproposizione della pagana Festa del
Sole
, in occasione della quale a Roma si accendevano fuochi e lucernari.
Credevamo che fosse Natale e invece abbiamo allestito il set per un film sulla
Roma imperiale; e noi, comparse inconsapevoli, tutti in fila a comprare il Gesù
bambino di tendenza e la cometa semovente.

Sulla scorta di due dei
suoi predecessori, Paolo VI e Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha invitato a
Roma artisti da tutto il mondo per discutere intorno a quella che sembra una
crisi profonda dell’Arte Sacra, un silenzio dell’Arte di fronte al Divino. Forse
dovremmo ricominciare dall’inizio, visto che tutta l’arte occidentale è
teologia in immagini, a cominciare dal presepe, icona visiva della Natività.

 

Titolo:              Presepe morente
Autore:             Marco De Angelis
Pagine:             112
Casa editrice:    FAS editore
Prezzo:             12,00 €

Per ordinare la tua copia:
      •     C/c postale n 97319339 intestato a FAS s.r.l.
             Spese spedizione: 3,00 €
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      •     On-line: www.servizifas.it

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