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Composizione delle chitarre acustiche ed elettriche

Le prime chitarre, anche se non con la forma a noi consueta, nacquero
molti secoli fa nel medio oriente. Nel corso dei secoli, questo
strumento cordofono (ovvero a corde), che utilizzava un sistema di
amplificazione a cassa armonica, subì innumerevoli trasformazioni, fino
ad arrivare infine allo strumento che conosciamo noi.

Naturalmente
anche adesso ne esistono svariati tipi, ma il più comune è la chitarra
a sei corde. La chitarra è composta da molti pezzi, cominciando
dall’alto troviamo: la paletta che insieme con le chiavi serve a tenere
in tensione le corde ed a cambiarne l’accordatura. Di seguito troviamo
il manico, la cui lunghezza può variare a seconda del tipo di chitarra;
il manico è suddiviso in tasti che servono a tendere le corde ed
ottenere le note desiderate. Infine poi troviamo il corpo con la cassa
armonica ed il ponte da dove si dipartono le corde.

Naturalmente nelle chitarre elettriche
non troveremo la cassa armonica ma un corpo solido (full body) che per
catturare e diffondere i diversi suoni utilizza dei pick-up che sono
posti dove sarebbe il foro per la cassa armonica. È importantissimo
ricordare che nel caso delle chitarre non elettriche la qualità del
suono e la sua unicità dipendono totalmente dal tipo di legno usato per
costruire la cassa ed il tipo di incastri all’interno.

Anche
nelle chitarre elettriche il legno è molto importante poiché il manico
è sottoposto ad una tensione di molto superiore alle chitarre acustiche
infatti presenta anche un anima in metallo; un buon manico deve saper
sopportare la tensione e i suoi variare quando si cambia accordatura e
inoltre deve essere scorrevole per farci scivolare bene la mano. Una
delle parti più importanti sono di certo le corde, che pizzicate con le
dita o con il plettro emettono il suono caratteristico di questi strumenti musicali accessori.

Le
corde sono tese in maniera differente al fine di ottenere note diverse.
L’accordatura più comune, è mi-sol-re-la-mi, ovvero la scala dalla
corda più acuta alla più grave. Questa accordatura, in cui l’intervallo
tra due corde adiacenti è di una quarta giusta (tranne che tra seconda
e terza corda, che distano di una terza maggiore) si è imposta per la
sua praticità nel formare accordi. Nelle chitarre con più corde come
quelle con sette o otto corde vengono aggiunte note più gravi per
ottenere un suono più cupo e potente, caratteristica peculiare della
musica metal.

La potenza del suono della chitarra elettrica è
data principalmente dal tipo di pickup installati che caratterizzano la
potenza ed il tipo di suono che verrà espresso tramite l’ utilizzo di
amplificatori che possono alterare in vari modi il sound. Gli
amplificatori più comuni sono i combo e quelli costituiti da una
testata più un diffusore o casse acustiche.

La
detrizione tecnica però non rende giustizia alle emozioni e sensazioni
che si provano suonando questi strumenti. In conclusione quando suoni
scopri una parte di te che non sapevi che esistesse.

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