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Un aspetto molto importante della batteria è l’utilizzo dei piedi, nel nostro caso del piede che suona la cassa. E’ fondamentale capire quale tecnica utilizzare e perché, in modo tale da sviluppare una giusta muscolatura che ci permetta di avere un ottimo controllo e un’ottima scioltezza del piede.Le tecniche per suonare il pedale della cassa sono numerose, e ognuna ha uno scopo ben preciso, ma è importante analizzare quella con cui ogni batterista dovrebbe iniziare, ovvero la “Heels Down”, con il tacco e la punta del piede abbassati. Usando questa impostazione il nostro piede occuperà la superficie del pedale e terremo la pianta abbassata cercando di dare dei colpi rilassati. Una caratteristica molto importante è quella di non attaccare il battente alla pelle della cassa, poiché in questo modo stopperemo il suono e non lasceremo vibrare a pieno il tamburo. E’ come se noi suonassimo il rullante rimanendo attaccati con la punta della bacchetta su di esso e quindi fermando il suono.Ovviamente questa tecnica all’inizio risulterà un po’ scomoda e dovrete prenderci dimestichezza, ma vi permetterà di sviluppare un’ottima muscolatura della gamba e se applicata nel giusto modo vi permetterà di dare colpi precisi e decisi.Una volta che abbiamo preso la mano con questo movimento e l’abbiamo praticato per diverso tempo con costanza, sarà arrivato il momento di applicare anche un’altra tecnica che è quella dell’ “Heels Up”, ovvero la punta del piede rimarrà sul pedale mentre il tacco si alzerà. Usando questa nuova impostazione, se abbiamo praticato a dovere quella precedente, riusciremo a dare dei colpi molto più potenti e veloci. Tutto ciò avverrà poiché la nostra muscolatura è già ben sviluppata e ci permetterà di adattarci al meglio al nuovo tipo di movimento. Anche qui la cosa molto importante è di non attaccare il battente e quindi lasciar vibrare a pieno la grancassa.Una volta arrivati a questo punto avrete la possibilità di suonare due tecniche differenti che però padroneggerete bene e in maniera fluida.
Quando utilizzare “Heels Down” e quando “Heels Up” Una volta che gestiamo perfettamente le due tecniche avremo modo di gestirle come vogliamo e usarle a seconda delle nostre esigenze. Per esempio la “Heels Down” ci tornerà utile in contesti jazz o latin, dove le dinamiche sono ridotte e necessitiamo di meno suono, ma allo stesso tempo dovremo riuscire a gestirla perfettamente anche in velocità ed eseguendo tutti i colpi in maniera chiara e distinta. La “Heels Up” invece la applicheremo in contesti Pop o Rock dove abbiamo bisogno di un colpo di cassa più forte e deciso.
In conclusione Prestate sempre attenzione all’utilizzo della giusta tecnica, in modo tale da riuscire a suonare in maniera fluida e rilassata, raggiungendo alte velocità senza essere in tensione o nel peggiore dei casi rischiare tendiniti. Cercate di praticare nella maniera corretta e con l’aiuto di un insegnante che vi seguirà passo dopo passo nella vostra crescita tecnica e musicale.
Fonte: www.lucatiraterra.altervista.org
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