E’ partito il 7 luglio da Ancona il nuovo tour estivo di Jovanotti, Backup Tour, in cui il cantante calca di nuovo gli stadi dopo il trionfo del bellissimo Ora e del tour annesso promettendo un concerto colosso, in cui la musica si affiancherà alle installazioni, alle acrobazie, a spettacolari stampati.

Concepito per presentare Backup Lorenzo 1987-2012, la raccolta da poco nei negozi che raccoglie inediti, rarità e hit remixate secondo l’attuale sensibilità di Jovanotti, il tour non deluderà chi già conosce i concerti dell’artista o chi si aspetta “il più grande spettacolo dopo il big bang”: uno schermo full HD da 500 metri quadri, effetti di luce e video-installazioni che moltiplicano le immagini e le figure sul palco, amplificatori colossali e stampati olografici che rifrangono gli effetti video, laser per creare atmosfere da club, che Jovanotti cavalca con le sue giacche stampate nei modi più variopinti (in chiusura, una giacca tutta d’oro).

A questo apparato si sposa la vitalità di Jovanotti e della sua band, che irradiano energia dagli strumenti e dalla loro fisicità e che si può apprezzare solo dal vivo. E’ questa la filosofia ormai dell’industria musicale, come si diceva parlando dei concerti estivi, e Jovanotti sa incarnarla da tempo: la musica come elemento di una forma d’arte e spettacolo totale, in cui la stampa ha il suo ruolo primario.

E’ partito il 7 luglio da Ancona il nuovo tour estivo di Jovanotti, Backup Tour, in cui il cantante calca di nuovo gli stadi dopo il trionfo del bellissimo Ora e del tour annesso promettendo un concerto colosso, in cui la musica si affiancherà alle installazioni, alle acrobazie, a spettacolari stampati.
Concepito per presentare Backup Lorenzo 1987-2012, la raccolta da poco nei negozi che raccoglie inediti, rarità e hit remixate secondo l’attuale sensibilità di Jovanotti, il tour non deluderà chi già conosce i concerti dell’artista o chi si aspetta “il più grande spettacolo dopo il big bang”: uno schermo full HD da 500 metri quadri, effetti di luce e video-installazioni che moltiplicano le immagini e le figure sul palco, amplificatori colossali e stampati olografici che rifrangono gli effetti video, laser per creare atmosfere da club, che Jovanotti cavalca con le sue giacche stampate nei modi più variopinti (in chiusura, una giacca tutta d’oro).
A questo apparato si sposa la vitalità di Jovanotti e della sua band, che irradiano energia dagli strumenti e dalla loro fisicità e che si può apprezzare solo dal vivo. E’ questa la filosofia ormai dell’industria musicale, come si diceva parlando dei concerti estivi, e Jovanotti sa incarnarla da tempo: la musica come elemento di una forma d’arte e spettacolo totale, in cui la stampa ha il suo ruolo primario.
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