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Separate Ways – Il primo album di Daniele Stallone and his Loud Roll Shuffle

E’ uscito oggi “Separate Ways”, il primo CD della band Daniele Stallone and his Loud Roll Shuffle, che in quest’opera prima ci accompagna in un viaggio attraverso il Rock’n’Roll, dal rockabilly anni 50 alla ricchezza sonora dell’Elvis anni ’70.

Il titolo, che si rifà all’ultima canzone della raccolta di cover, Separate Ways di Red West e Richard Mainegra, rappresenta le due anime di questo gruppo, formatosi nel 2011: da un lato la ricerca di sonorità pura rockabilly anni ’50, con influenze Country e Blues; dall’altro l’elaborata esuberanza degli anni ’70.
La raccolta mantiene questa doppia anima: andiamo da brani Rockabilly come Baby Let’s Play House, alla struggente I’m So Lonesome I Could Cry, definita dallo stesso Elvis “the saddest song I’ve ever heard”.

– Dagli anni 50 agli anni 70: cosa cambiò nella storia della musica?

Norby Violano, lead guitar: “Gli anni ’50 sono la parte finale di un processo musicale cominciato già nei lontani anni ’20 in America: il Rock’n’Roll ha in se il Country, il Blues, lo Swing, il Gospel, il Boogie Woogie ed altre sfumature ancora, pur sembrando un genere semplice nella struttura musicale.”

Daniele Stallone, lead vocalist: “Con That’s all right Mama Elvis Presley, Scotty Moore e Bill Black, partendo dal rifacimento di un blues di Arthur Crudup danno vita al genere Rockabilly, che da quel momento definirà il modo di suonare il rhythm and blues del Sud.”

Norby Violano: “Infatti Gene Vincent negli anni ‘70 dirà “quello che voi conoscete come Rock’n’Roll noi lo chiamavamo Rockabilly agli esordi”. Negli anni ‘70 troviamo un panorama musicale completamente cambiato, stravolto dalla British Invasion degli anni ‘60 di bands come i Beatles e i Rolling Stones.”

Daniele Stallone: “Del periodo degli anni ‘70 abbiamo voluto omaggiare la ricchezza orchestrale e lo spessore dei testi, che accompagnano il complicarsi della struttura musicale e diventano parimenti importanti, mentre negli anni ‘50 era il ritmo ad attirare tutta l’attenzione”.

Norby Violano: “Del Rock degli anni ’70 ho imparato alcuni dei licks più usati da James Burton, chitarrista di Elvis di quel periodo, un vero innovatore della chitarra elettrica Country.”

– E durante gli anni ‘60, che ne fu di Elvis?

Daniele Stallone: “E’ il periodo cinematografico di Elvis, in cui le canzoni realizzate erano funzionali ai film nei quali venivano eseguite; ci sono comunque molti brani interessanti in quel periodo”

Norby Violano: “Solo alla fine degl’anni ’60 con il programma TV oggi conosciuto come ’68 Come Back Special Elvis si è ripreso il Rock’n’Roll, termine che ormai indicava tutto e niente per le nuove generazioni.”

– In quali artisti del passato vi riconoscete?

Daniele Stallone: “Per quanto io ammiri moltissimi artisti del periodo, devo ammettere che colui che sento più vicino e a cui mi ispiro maggiormente nella resa vocale è Elvis, di cui apprezzo soprattutto il periodo anni ‘70”
Norby Violano: “Il mio artista preferito è Eddie Cochran, è colui che mi ha spinto fortemente ad entrare in questo genere assieme ad Elvis e naturalmente Brian Setzer, chitarrista fondatore degli Stray Cats.”

– Progetti futuri?

Daniele Stallone: “Stiamo componendo canzoni originali, mantenendo le sonorità a noi care ed introducendo elementi di modernità nei testi e nella struttura ritmica”

http://www.danielestallone.com

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